Abbiamo visto come Apple Arcade tenda a valorizzare le idee originali e ne abbiamo già esaminate diverse, ma la recensione di Solitaire Stories mette in risalto un gioco che, sinceramente, coglie alquanto di sorpresa. Difficile pensare infatti a una variazione con innesti narrativi del buon vecchio solitario, uno dei giochi di carte universalmente più apprezzati nel mondo e anche storicamente immutabile nel tempo.
Invece, Red Games è riuscita a mettere in scena qualcosa di più completo e sfaccettato, sotto diversi aspetti un vero e proprio videogioco più che un semplice adattamento in digitale del classico gioco di carte: la meccanica di base è sempre la stessa, ma tutto ciò che la circonda riesce a modificarne l'esperienza fino a farla diventare qualcosa di più ampio e interessante, anche decisamente sorprendente.
In questa interpretazione, il vecchio e tranquillo passatempo tanto caro a impiegati annoiati in uffici sonnacchiosi diventa una specie di avventura, dotata di una storia, sfide diverse e una vera e propria progressione, pur restando di fondo sempre il vecchio e rassicurante gioco della nonna.
Questo, di conseguenza, comporta sempre una distinzione fondamentale: se apprezzate il solitario, allora Solitaire Stories può rappresentare una proposta davvero irresistibile, pur tenendo conto dei limiti intrinseci del gioco di base, ma se non siete interessati alla meccanica di fondo, allora questo titolo ha davvero ben poco da offrire, nonostante tutti gli arricchimenti, anche significativi, che gli sviluppatori hanno applicato. Dal punto di vista del gameplay cambia ben poco dalla simulazione integrata in Windows che tanto ha spopolato nel mondo, ma le nuove modalità, le storie e soprattutto le sfide e il senso di progressione che lo caratterizzano possono incrementare notevolmente il coinvolgimento.
Il solitario che non ti aspetti
Il gameplay è quello del solitario, nella versione standard del "Klondike solitaire", ovvero sostanzialmente quello classico: si tratta di impilare le carte per seme e secondo la scala di valore, cercando di esaurire il mazzo a disposizione. Non ci sono vere e proprie modifiche alla meccanica di base, ma Solitaire Stories propone delle interessanti variazioni che arricchiscono notevolmente l'esperienza, in particolare l'introduzione delle "storie" che rappresentano l'aggiunta principale: ognuna di queste è caratterizzata da un particolare "scenario" che influenza il design del mazzo, delle animazioni e degli elementi presenti sullo schermo.
Ovviamente sono presenti anche delle vere e proprie storie, raccontate da un narratore e incentrate su vari racconti che spaziano dall'impiegato che cerca di portare avanti le partite al solitario in mezzo a montagne di lavoro alla musicista che cerca di affermarsi con la propria arte, o ancora leggende di mostri abissali, bizzarre avventure cavalleresche e molto altro, tutto filtrato attraverso uno stile alquanto umoristico.
Al di là dell'impianto narrativo, le storie propongono anche una vera e propria progressione, disponendo le partite lungo delle linee composte da diverse sfide a difficoltà progressiva. Questo è probabilmente l'elemento di novità maggiore introdotto dal gioco nella dinamica classica del solitario, perché introduce degli stimoli a proseguire, di partita in partita, anche al di là del semplice divertimento o relax dato dalla meccanica stessa delle carte.
Non ci sono solo le storie, comunque: è ovviamente presente la modalità "partita rapida" che consente di lanciarsi subito nel solitario classico, ma sono molto interessanti anche le sfide giornaliere, tramite le quali è possibile competere in maniera asimmetrica con la community di giocatori e anche conquistare ricompense con cui sbloccare ulteriori storie, mazzi e contenuti di gioco. Ricordiamo che Solitaire Stories è distribuito nel catalogo del servizio Apple Arcade, dunque non ci sono micro-transazioni o elementi pay-to-win a sbilanciare in alcun modo l'esperienza.
Conclusioni
Non è facile valutare un gioco antico e sedimentato come il solitario - perché di questo in effetti si tratta - nella recensione di Solitaire Stories. Possiamo però prendere in considerazione il videogioco nella sua interezza, e valutare la sua capacità di costruire un'esperienza interessante a partire da un passatempo che fa ormai parte della cultura popolare da una quantità di tempo indefinibile. Da questo punto di vista, Red Games è riuscita a mettere insieme una sovrastruttura convincente, dando un notevole senso di progressione alle partite e aggiungendo qualche elemento caratterizzante come le storie e gli scenari che rendono il tutto più interessante, sebbene si limitino ad essere orpelli estetici. Resta, di base, un gioco che può non piacere a tutti, specialmente nella variante Klondike, ma se già vi perdete facilmente nel solitario classico, questo Solitaire Stories può portare la vostra passione su un livello ben più avanzato.
PRO
- Il solitario in stile Klondike è un gioco praticamente immortale
- Bella caratterizzazione, tra elementi grafici e storie
- Progressione e modalità aggiuntive arricchiscono l'esperienza
CONTRO
- Chi non apprezza il solitario non cambierà certo idea
- Narrazione non propriamente sconvolgente