SoulWorker è stato costruito a tavolino da GameForge per fare leva su diversi elementi popolari per il pubblico asiatico e per gli appassionati di anime in generale e, come vediamo in questa recensione di SoulWorker Anime Legends, anche il gioco mobile punta sulle medesime caratteristiche, aggiungendovi anche l'ubiquità data dai dispositivi portatili. Una combinazione che potrebbe essere esplosiva e che probabilmente lo sarà per coloro che si fanno ingabbiare facilmente dal meccanismo di progressione costante e personalizzazione dei vari combattenti. Essendo un MMORPG free-to-play e visti i precedenti della serie, come SoulWorker: Anime Action su PC, sappiamo dove gli sviluppatori vogliono andare a parare: si tratta di costruire un mondo di gioco abbastanza interessante e soprattutto dei personaggi carismatici, sfruttando la caratterizzazione anime un po' stereotipata ma tecnicamente notevole e puntare su questi aspetti per garantire un collegamento forte tra giocatore e personaggio, la cui evoluzione costante diventa un traino irresistibile e può portare anche alla facile spesa di denaro in micro-transazioni.
Questo per quanto riguarda gli elementi più deteriori del gioco, che derivano d'altra parte dalla struttura stessa del genere su cui è improntato, ma bisogna dire che SoulWorker Anime Legends non si limita a questo e propone anche alcuni aspetti convincenti. Il gameplay, prima di tutto: pur trattandosi di un MMORPG abbastanza classico sotto molti punti di vista, i combattimenti sono veloci e dinamici, con il controllo diretto sul personaggio e una "tastiera" a schermo che consente l'accesso immediato a numerose abilità e tecniche speciali, in attacco o difensive, che consentono di innescare delle combo veramente spettacolari. Poi la realizzazione tecnica: pur essendo un gioco creato appositamente per le piattaforme mobile, l'impianto grafico è di notevole fattura, soprattutto per quanto riguarda personaggi e animazioni ma si rileva anche una notevole varietà delle ambientazioni, anche se l'esplorazione è chiaramente limitata. Già su questi due aspetti, SoulWorker Anime Legends quantomeno risalta in mezzo ai numerosi titoli simili, anche se le storture della sua struttura e del free-to-play emergono comunque sulla distanza.
Combattenti speciali in un mondo in rovina
La storia non è proprio il massimo dell'originalità ma riprende gli stilemi classici dell'anime post-apocalittico, un ottimo spunto per far partire un MMORPG basato su eroi, mondo in rovina e ultime speranze di un'umanità allo stremo. Il mondo di SoulWorker è stato sconvolto, quindici anni prima degli eventi narrati nel gioco, dall'arrivo di un cataclisma dimensionale chiamato "The Void", una sorta di canale interdimensionale che ha risucchiato gran parte degli umani e distrutto edifici e intere città, trasformando la Terra in una sorta di deserto di rovine e civiltà distrutte, percorsa da terribile creature provenienti dal Void stesso. Tuttavia, l'umanità è sopravvissuta e ha cercato di riorganizzarsi intorno ad alcuni piccoli centri, assediati dall'oscurità ma in grado di dare una nuova speranza grazie soprattutto all'iniziativa di alcuni gruppi di combattenti. Non tutto è perduto, dunque, in particolare con l'avvento di una nuova tipologia di individui dotati di poteri sovrumani, chiamati SoulForcer, in grado di sfruttare la SoulForce, una sorta di energia spirituale in possesso di coloro che sono riusciti misteriosamente ad uscire indenni dal Void, dopo essere stati risucchiati. Tra questi, i SoulWorker sono esseri ancora più potenti e in grado di cambiare lo svolgersi degli eventi, elementi centrali nel tentativo di ricostruzione della civiltà umana e, ovviamente, tra questi troviamo anche i protagonisti del gioco.
All'inizio di SoulWorker Anime Legends scegliamo il nostro personaggio fra i sei protagonisti predisposti, ognuno caratterizzato da un proprio background specifico ma con la storia che prosegue sostanzialmente identica per tutti, tranne i contenuti dei dialoghi e alcuni momenti specifici della trama in cui emergono le diverse motivazioni e legami che li caratterizzano. Quello che distingue maggiormente i vari eroi sono le caratteristiche che emergono nel sistema di combattimento, con una differenziazione di classe e stile di lotta date dal modo diverso in cui sfruttano la SoulForce nella forma di armi e poteri diversi. Troviamo dunque combattenti corpo a corpo e a media distanza in base all'arma specifica che li caratterizza, oltre a specializzazioni molto meno marcate sullo stile di combattimento, anche se su questo aspetto non si ritrova propria la profondità tipica dell'RPG classico.
La personalizzazione del protagonista è un elemento di grande importanza nel gioco e la spinta maggiore allo sfruttamento delle micro-transazioni. La forte caratterizzazione dei personaggi aiuta a creare un legame, vista anche la diversità di caratteri e stili con cui sono stati costruiti, ma è solo un base per far partire la customizzazione, che si apre a una quantità di possibilità veramente impressionante. Non si parla solo di armi ed equipaggiamenti utili al combattimento, ma anche di vestiti, acconciature e outfit vari, sempre in stile anime, che stimolano i giocatori a personalizzare l'aspetto dei propri personaggi ed eventualmente ad acquistare i vari pacchetti tra gli acquisti in-app.
Quest, combattimenti e interfaccia
L'impostazione è quella classica del MMORPG: si tratta di accettare le varie quest proposte, recarsi nelle varie aree richieste e ripulire i dungeon dalle minacce presenti o eventualmente salvare qualche NPC all'interno di ambientazioni diverse e parzialmente esplorabili, in verità all'interno di sezioni di scenario abbastanza chiuse. Il livello di sfida è progressivo e dipende dal livello di esperienza del giocatore e quindi dalle quest che possono essere attivate in base a questo, con dei momenti più impegnativi e stimolanti che emergono durante i boss fight presenti alla fine dei "dungeon", ma tutto questo tende ben presto ad appiattirsi non appena si attiva l'autoplay, che diventa una conseguenza inevitabile quando subentra il grinding più serrato. Questa opzione, tra l'altro, consente anche l'auto-completamento delle quest con tanto di spostamento automatico del personaggio, dunque per mantenere una parvenza di gioco si consiglia di non abusare dell'autoplay.
Nel vivo dell'azione, SoulWorker Anime Legends è praticamente un button masher, nel quale ci troviamo sostanzialmente a sferrare attacchi in mischia stando attenti al cooldown che caratterizza le diverse mosse speciali, come unico elemento tattico presente nel sistema di combattimento. Il personaggio si controlla con un pad virtuale sul touch screen, con una serie di icone poste nell'angolo in basso a destra che consentono l'attivazione diretta delle mosse speciali, degli attacchi standard e delle manovre evasive e difensive.
La meccanica di gioco è molto simile a quella vista in Lineage 2: Revolution ma qui tutto sembra più affinato sulla fruizione mobile, con un'interfaccia piuttosto chiara facilitata anche dallo stile grafico pulito e ben curato. La quantità di informazioni sullo schermo è sempre molto ampia quando ci si trova nei menù, con scritte e icone necessariamente piccole e non facili da vedere sugli schermi più piccoli, ma se non altro nel corso dell'azione lo schermo non è eccessivamente invaso da informazioni poco comprensibili e il semi-automatismo per l'upgrade e l'equipaggiamento di armi e armature semplifica molto l'utilizzo dei menù.
Conclusioni
Nel bene e nel male, SoulWorker Anime Legends rappresenta l'attuale evoluzione del MMORPG mobile free-to-play, in grado di condensare le caratteristiche basilari del genere standard semplificandole quanto possibile per la fruizione mobile e aggiungendo anche una caratterizzazione mobile piuttosto carismatica. D'altra parte, ci troviamo davanti anche alle solite derive deteriori di questa tipologia di gioco, con micro-transazioni spinte dalla struttura free-to-play e una sorta di sovrasemplificazione del gameplay derivata dall'autoplay, ovviamente facoltativo ma quasi necessario quando si innesca il grinding. Se ci si fa prendere dall'ambientazione anime un po' stereotipata ma sempre efficace, ben evidenziata dall'ottimo stile grafico e character design, è facile immergersi almeno per un po' di ore all'interno di questo mondo post-apocalittico portatile.
PRO
- Ottima caratterizzazione in stile anime
- Combattimento dinamico e spettacolare
- Interfaccia funzionale alla fruizione mobile
CONTRO
- Grinding e micro-transazioni sono sempre in agguato
- Le quest sono alquanto ripetitive