Space Trainer non è gioco davvero nuovo, la sua prima apparizione risale, infatti, a quasi sei anni fa: venne usato come demo per mostrare la VR più avanzata verso le fine del 2015, debuttò ufficialmente insieme ad HTC Vive nel 2016, lo stesso anno arrivò su Oculus e dopo un bel po' di aggiornamenti, nel 2017, si fece un giro anche su PlayStation VR. Torniamo a parlarne oggi perché da qualche settimana è stato aggiornato alla versione DX, un upgrade gratuito per chi già possedeva il gioco e oramai unica versione acquistabile a 24,99 Euro, sei in più di quanto veniva chiesto per il vecchio Space Pirate Trainer.
Le novità sulle quali ci concentreremo lungo questa recensione di Space Pirate Trainer DX sono tre, tre nuove modalità che girano attorno alla stessa coraggiosissima idea: offrire delle arene da affrontare in "room scale", quindi muovendoci letteralmente da un posto all'altro, in un'area di ben 100 metri quadrati.
Vi togliamo subito il dubbio: è una roba straordinaria.
Ve ne togliamo subito anche un altro: organizzare una partita non è semplice.
High Score
Prima di approfondire i contenuti della versione DX, un velocissimo riepilogo per chi Space Pirates Trainer non lo conosce e magari ha appena acquistato un visore VR. Il gioco degli I-Illusion è un piccolo portento se ci si vuole sentire avvolti da un arcade anni '80. Quando inizi una partita è come se qualcuno ti avesse miniaturizzato e successivamente lanciato all'interno in una versione futuristica dei più malfamati classici dell'era d'oro delle sale giochi. Space Pirates Trainer DX è l'incubo che facevi dopo 20.000 Lire di gettoni spesi in una giornata, ma qui ne hai il pieno controllo e il divertimento è garantito.
Il gioco ti mette al centro di un'arena, nella quale è possibile muoversi liberamente, circondato da nemici che si presenteranno e attaccheranno ad ondate sempre più difficili. Negli anni di giochi così ne sono usciti tantissimi per la realtà virtuale, alcuni molto belli, ma Space Pirate Trainer è rimasto sempre tra i più amati per la resa grafica, la precisione del sistema, il fascino delle sue armi e degli strumenti difensivi offerti. Poi, da quando si è liberata del filo, grazie alla versione per Oculus Quest, questa iridescente battaglia si è fatta ancora più viscerale: ti butti da un lato per evitare i colpi, ti sporgi, t'arrotoli, ti pieghi, t'allunghi.
Una fatica, certo, ed è anche quello il bello perché ti senti come in Tron, dannazione; è il cyberspazio, amico. Ecco insomma perché qualche copia sono riusciti a venderla e altrettante ne venderanno ancora per molto.
Agile come un videogiocatore
Questa cosa che la gente si diverte da morire a muoversi come veri pirati delle stelle (Alan Sorrenti Intensifies) l'ha capita anche il team di sviluppo, e per il più grande aggiornamento di sempre ha scelto proprio di alzare l'asticella di questa funzionalità al massimo volume consentito. Space Pirate Trainer si evolve così in Space Pirate Trainer DX, lo stesso gioco di prima, ma ora con una nuova porzione tutta incentrata su delle grandi arene nelle quali correre, saltare e strisciare contro droni e altri essere umani, attraverso la rete o in un fantascientifico versus in locale, dove ognuno naturalmente indosserà un Oculus Quest per ritrovarsi nel medesimo campo da gioco virtuale.
Per sfruttare questa funzione serve però spazio, dei proibitivi dieci metri per dieci, ma vista l'eccezionalità della cosa, organizzarsi appositamente non è così scemo come si potrebbe pensare. Davanti a questo piccolo problema tutti sono spinti a pensare alla soluzione più ovvia: andare in un parco. Il problema è che per come funziona il tracking del dispositivo è estremamente importante, in questo specifico caso, avere a disposizione anche un soffitto per non incorrere in problemi tecnici. Un garage? L'androne di un palazzo? Un campetto da tennis al chiuso? Sono diverse le opzioni, starà a voi capire qual è la più adatta e accessibile nel vostro personale caso (noi abbiamo optato per il parcheggio di un centro commerciale in notturna).
Laser Tag
Il premio per aver trovato un posto giusto nel quale giocare alle nuove modalità di Space Pirate Trainer DX, è un'esperienza di gioco effettivamente straordinaria. Se nel gioco classico era possibile fare tutto in uno spazio definibile addirittura esiguo, vista anche la semplicità dell'unica mappa circolare, qui siamo obbligati a muoverci fisicamente per il livello che è composto da diversi elementi come ostacoli, muri, vetrate. Non c'è nessun modo di muoversi nel gioco che non sia muoversi anche nella realtà. Da buon italiani starete subito pensando a come barare, magari oltrepassando gli ostacoli, tanto mica esistono veramente... ma non ve lo consigliamo visto che oltrepassando la consistenza virtuale del livello si perde energia o addirittura una delle tre vite che si hanno a disposizione.
Le arene possono essere affrontate attraverso tre diverse modalità: in singolo dovremo vedercela contro dei droni anche rimanendo offline, mentre nel multiplayer avremo la possibilità di sfidare altri utenti online oppure un amico con un altro Oculus Quest a disposizione.
Qui Space Pirate Trainer DX dà assolutamente il massimo: dopo aver fatto un sync delle posizione rimanendo al centro dell'arena, le distanze tra i due giocatori rimarranno perfettamente allineate durante la partita, potremo quindi alla fine di una battaglia darci il cinque toccandoci nel medesimo istante nel gioco e nella realtà. L'esperienza è galvanizzante, è come quei laser tag ann'90, ma resi virtuali e portatili. E per finire, ecco un editor che permette di creare tre nuove mappe da aggiungere alle cinque presenti: il sistema è semplice quanto potente, supporta il coop quindi potrete creare il vostro prossimo campo di battaglia in compagnia, ma non permette di raggiungere la complessità delle mappe costruite dagli sviluppatori, almeno per il momento.
In punta di duello
In qualsiasi modalità Arena, le regole rimarranno essenzialmente le stesse: armati di una blaster, che permette anche di caricare dei potenti colpi in grado di rimbalzare sui muri, e uno scudo da attivare con il grilletto sinistro per proteggersi dai laser avversari, dovremo cercare di eliminare le minacce senza perdere le nostre tre vite a disposizione. La difficoltà cambierà in base al giocatore che avrete davanti, ma come nel gioco base anche nelle arene non è furbo sottovalutare i normali droni gestiti dalla IA.
Le regole sono semplici, si capiscono al volo, e non dovendo gestire telecamere e altro, non c'è nessuno che non sappia imparare a giocare a Space Pirates Trainer DX in men che non si dica. Durante la serata, e fino a quando siamo rimasti a secco di batteria, abbiamo fatto indossare i Quest a diversi amici anche non giocatori, e nessuno ha avuto problemi. Il bello è che anche quando non è il tuo turno per giocare, puoi goderti comunque la scena di due fessi che si sparano per finta con un visore in testa, e che rischiano pure di sfracellarsi a terra in ogni momento.
Davvero bellissimo, ma quando riusciremo a farlo di nuovo? Fortuna che è possibile sfidare gente a caso via Internet e fortuna che questo Space Pirate Trainer DX include anche una terza nuova modalità sempre incentrata sul multiplayer, ma che non necessita di così tanto spazio libero per giocare: in versus, torneremo a giocare al classico Space Pirate, ma con un twist particolare: tutti i droni che distruggeremo compariranno istantaneamente nel campo del nostro avversario, un po' come accade con le gemme di Super Puzzle Fighter.
Conclusioni
Space Pirate Trainer è sempre stato un bel gioco, e con queste nuove modalità è destinato ad essere ricordato a lungo. Non è facile accedere ai nuovi contenuti, ma quando ci si riesce tutta la potenza della VR ti esplode davanti e ti regala ore ed ore di divertimento sfrenato, scioccante e fanciullesco stupore. Come sempre quando si parla di VR, figuriamoci quando totalmente wireless, ci sono dei limiti, ma per quanto acerbo questo è pur sempre futuro, o perlomeno uno tra quelli possibili. Il voto può sembrare un po' alto, ma qui si usano espedienti tecnici nuovi e questo va sempre premiato.
PRO
- Le nuove modalità sono portentose
- Gameplay semplice ma avvincente
- Si impara in un secondo
CONTRO
- Trovare lo spazio necessario potrebbe non essere facile
- Nessun contenuto aggiuntivo per il gioco classico