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Spectrobes: Oltre i Portali - Recensione

Cosa succederebbe se Ash Ketchum diventasse archeologo, esploratore spaziale, guerriero e soprattutto firmasse un contratto con la Disney?

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   23/02/2009
Spectrobes: Oltre i Portali
Spectrobes: Oltre i Portali
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Succederebbe che innanzitutto diventerebbe molto più "cool", con un look manga- fantascientifico piacevole anche per un pubblico più adulto, così come i suoi Pokémon; poi succederebbe che si troverebbe in un universo di gioco estremamente più complesso, sia per struttura dell'universo stesso (magari un intero sistema solare da esplorare pianeta dopo pianeta...), sia per cose da fare e modalità in cui farle... Succederebbe, in una parola, Spectrobes, la risposta Disney ai Pokémon che, dopo il non prevedibile successo del primo episodio e in attesa di sbarcare su Wii, tenta la consacrazione definitiva con il secondo episodio portatile.

Spectrobes: Oltre i Portali - Recensione
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Squadra che vince…

Come dicevamo il primo Spectrobes non uscì tra i clamori del pubblico, che vedeva nella mossa di Disney una risposta molto tardiva al fenomeno Pokémon, eppure riuscì a guadagnarsi un'ampia fetta di consenso, di critica e di pubblico, in virtù semplicemente della bontà del gioco, sviluppato dai giapponesi Jupiter co-autori tra l'altro dello straordinario The World Ends With You, quindi non proprio i primi venuti. Il secondo titolo della serie riprende praticamente tutti gli elementi del prequel, declinandoli però in maniera più approfondita, a partire da ambientazione, trama e personaggi. Di nuovo prenderemo i comandi del Dinamico Duo composto da Rallen e Jeena, ufficiali della polizia del Sistema di Nanairo (stavolta possiamo controllare direttamente anche Jeena, sebbene solo in particolari sezioni di gioco), e di nuovo siamo alle prese con l'invasione degli alieni e misteriosi Krawl. Stavolta però i nostri avversari non sono semplicemente un'indefinita ed impersonale minaccia, ma presentano nella figura degli Alti Krawl dei veri e propri "cattivi" con tutti i crismi, dotati di motivazioni proprie e (malvagi) sentimenti il che, pur senza uscire neanche per sbaglio dai cliché dal genere, dona comunque una certa profondità all'altrimenti banalissimo dipanarsi della trama.
Anche le modalità mediante le quali i nostri eroi combattono i Krawl non sono granché differenti: tutto regolare finché si tratta di allenarsi ed equipaggiarsi al Quartier Generale, viaggiare di pianeta in pianeta esplorandone la superficie nel tentativo di estirpare ogni presenza Krawl e controllare Rallen mentre combatte una particolare forma di alieni con un sistema Action in tempo reale. Le peculiarità di Spectrobes escono fuori quando si viene a parlare delle creature che danno il nome al gioco, le uniche in grado di sconfiggere veramente i Krawl: mentre infatti Rallen si limita ad affrontare i Krawl Polvere, per eliminare i Vortici che li generano sono necessari questi strani animali.

Spectrobes: Oltre i Portali - Recensione
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…Non si cambia!

Come avete già capito gli Spectrobes riprendono un po' il concetto dei Pokémon, nel senso che bisognerà trovarli, allevarli, farli combattere e gestirli al meglio; sono di tre tipologie diverse ognuna delle quali è forte contro una e debole contro l'altra e ciascuna delle quasi duecento specie diverse ha caratteristiche peculiari, non solo visive. Gli Spectrobes nascono dai fossili che trovate in giro per i pianeti: è infatti caratteristica di uno Spectrobe cucciolo (ne avete uno sin dall'inizio del gioco), cioè non ancora evoluto, il poter analizzare il terreno circostante per trovare vari oggetti, tra cui appunto i fossili di Spectrobe, i minerali coi quali nutrire gli animaletti nonché vari bonus, e per questo è obbligatorio lasciare almeno uno Spectrobe per ogni tipologia allo stato di cucciolo. Infatti vi potete imbattere anche in particolari Portali, che danno accesso alle aree più succulente dal punto di vista dei bonus, che però non potete attraversare se non dotati dello Spectrobe cucciolo della tipologia opposta. Una volta scovato il bonus, parte la modalità "archeologo", che fa ampio uso del touch screen e degli strumenti acquistati lungo il corso del gioco: più scavi fate, meno correte il rischio di rompere i reperti. Una volta trovato un fossile, questo va risvegliato, attraverso una procedura particolare che richiede anche l'uso del microfono; poi va gestita la squadra, potendo portare con voi in giro fino ad un massimo di sei creature "combattenti" ma solo un cucciolo, e bisogna fare attenzione alla crescita degli Spectrobes, che aumentano di livello con il combattimento ma anche tramite l'Incubatrice e i minerali... Quando ci si imbatte in un Vortice, infine, va analizzato il colore del vortice, vanno selezionati solo due (dai sei che ci portiamo appresso) animaletti del colore opposto, e finalmente si può andare al combattimento prendendo il controllo diretto di uno degli Spectrobes mentre l'altro è governato dall'IA: in qualsiasi momento però potete cambiare personaggio controllato. Anche questi scontri avvengono in tempo reale, ed è qui che si vede chiaramente quanto ogni Spectrobe sia diverso dall'altro come caratteristiche e come mosse utilizzate.

Spectrobes: Oltre i Portali - Recensione
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Ma squadra che perde?

Avete capito che ci troviamo di fronte ad un gioco parecchio complesso e profondo; in effetti, quelle testé elencate sono solo le grandi linee del concept di Spectrobes, perché se poi volessimo analizzare i dettagli ci dilungheremmo ben oltre i termini concessi ad ogni normale recensione. Non si può dunque imputare all'ultima produzione Disney qualsivoglia difetto di scarsa progettazione, e anzi, chi viene catturato dal meccanismo ne diventa assolutamente schiavo, ansioso di provare tutte le creature, allevarle al meglio, scovare tutti gli oggetti nascosti, guadagnare tutti gli Emblemi che il gioco vi dà quando soddisfate particolari requisiti. Una struttura del genere, però, ha bisogno di un'interfaccia chiara, lineare, mai scomoda e ripetitiva, altrimenti si corre il rischio del disinnamoramento precoce, ed è un rischio che Oltre i Portali, purtroppo, corre molto spesso. Sorvolando su alcuni difetti del sistema di controllo legati al movimento di Rallen e al lock on durante i combattimenti, che sono fastidiosi ma non clamorosi, non si possono invece tacere la complessità e la farraginosità della gestione di tutto il complesso, che sono veramente enormi e in tanti casi inutili: ogni volta, per salvare ed accedere all'Incubatrice, dovrete ritornare all'astronave; ma accedere all'Incubatrice è necessario per cambiare Spectrobe cucciolo, quindi o tornate all'astronave ogni volta che trovate un Portale rifacendovi poi daccapo tutto il livello, o semplicemente ripetete ogni livello tre volte ognuna con un cucciolo di colore diverso; il funzionamento dell'Incubatrice stessa è poi per nulla intuitivo ed immediato. Ancora, la fase di ritrovamento degli oggetti sa essere molto irritante perché lo scavo è fondamentalmente ripetitivo: il problema potrebbe essere di poco conto se il gioco ci desse qualche indizio su dove si trovano fossili e oggetti più importanti in modo da evitare tutto l'ambaradàn per trovare poi un misero minerale poco utile, ma non c'è modo di distinguere gli oggetti veramente utili prima di averli trovati... E' insomma il nuovo Spectrobes un gioco progettato veramente con tutti i crismi, ma alla cui progettazione non si è poi accompagnata una realizzazione altrettanto attenta alle esigenze di un appassionato del genere: non siamo di fronte ad un disastro, e anzi chi riuscirà a superare questi scogli troverà tutto il fascino di un sistema così ricco, ma certamente se questi scogli non ci fossero proprio stati sarebbe stato molto meglio... E chi supererà questi scogli troverà anche, a sottolineare quanta carne al fuoco ci sia, diverse modalità multiplayer sia offline che online, tra le quali si segnalano un vero e proprio mercato degli Spectrobes da vendere ed acquistare tra i giocatori di tutto il mondo, ed una singolare battaglia a turni nella quale si vince affrontando diversi minigiochi, nonché una grafica 3D neanche troppo dettagliata per un DS ma molto fluida e attenta allo stile, e per finire un reparto sonoro assolutamente nella media del genere.

Spectrobes: Oltre i Portali - Recensione
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Commento

Il problema di Spectrobes era già in embrione nel primo episodio, e stavolta rifulge in tutto il suo splendore: questa serie è ambiziosissima, vuole essere tutto quello che Pokémon non è mai stato e probabilmente non sarà mai, e per questo ha fatto il passo più lungo della gamba. Tutti i concept di gioco sulla carta tendono a creare un'esperienza ricca, complessa e appassionante che unisce l'Action RPG ai gestionali della miglior specie; ma controlli, interfacce e meccaniche di gioco poco lineari e mal strutturate rischiano seriamente di rovinare il tutto. Potreste superare in agilità tutti i problemi e trovare tutto il buono che c'è in Spectrobes, ma lì è veramente questione di quanto siete sulla lunghezza d'onda del gioco: se non lo siete, lo abbandonerete ben presto.

Pro

  • C'è tantissima carne al fuoco
  • Ottimo il multiplayer
  • Lo stile manga piacerà a molti
Contro
  • Interfacce complicate e farraginose
  • Spesso ripetitivo
  • Sul sonoro poteva essere fatto di più