Nostalgia canaglia
Il primo impatto con il gioco, scaricabile gratuitamente nella versione demo, è destabilizzante. Se avete più di 20 anni risulterà impossibile non provare un balzo al cuore di fronte alla storica introduzione, quella scazzotata cittadina, la telecamera che mostra pigramente un grattacielo di vertiginosa altezza, l'ipnotico motivetto. E' Street Fighter 2, è la storia, ed è sul nostro televisore. Ma nuovi menu squisitamente consolari ci fanno ricordare che questo è anche il presente, e si esprime nella presenza di apposite opzioni per adattare il vetusto formato 4:3 ai nuovi display Lcd, con risultati molto incoraggianti. Il pieno supporto Live e le classifiche ci ricordano l'invito di Capcom a rivivere il passato da una nuova prospettiva. Ed i protagonisti del mito sono ancora tutti li: Dhalsim, Ken, Honda, pronti coi loro buffi, fumettosi avatar a riaccendere milioni di storie in milioni di cuori. E' l'appuntamento con una ex storica, così familiare e imprevedibile, capace di dimostrarti quanto mille avventure non siano sufficienti a dimenticarla. Ed è esattamente ciò che succede durante le prime risse cittadine del gioco, riassaporarne gli arcani meccanismi del gameplay con inaspettato stupore verso eventuali, mai scoperte, possibilità. SF2 proviene da una vecchia scuola, austera, divertente, magnetica. La scuola di un artigianato ludico sconosciuto in questi tempi moderni, un'opera di rifinitura, di levigazione scrupolosamente orchestrata, avanti nei tempi, affilata come rasoio nel giocare tra indulgente nostalgia e inedito criticismo. Ed è questo perfetto equilibrio a rappresentare l'arma migliore di questo revival,a scongiurare la sensazione di blando tentativo di rimpolpare l'offerta Live Arcade. La verità è che SF2HF mostra difficilmente i propri anni. Seppur indubbiamente aretrato rispetto agli ultimi capitoli, Zero o Alpha che siano, resta un capolavoro che lascia ancora ben poco al desiderio, e dimostra altrettanto poco il fianco ai picchiaduro di nuova generazione. E ancora, è un testamento di quanto il bitmap abbia ancora tanto da dire, di come il divertimento elettronico non sia esclusivo affare di poligoni e bump mapping. La perfetta direzione artistica che, oggi come ieri, regala personaggi dall'irresistibile fumettosità orientale, carismatici come gli scenari che li ospitano, secondi solo agli intramontabili motivetti che li impreziosiscono.
Ma è un arcade perfect!
Ogni Haduken e Sonic Boom ritrovati non sono semplici sonde nella memoria per ritrovare le combinazioni dei tasti atte ad eseguirli, ma piccole imronte nella spiaggia dell'esperienza di ogni videogiocatore che si rispetti, testimonianze delle innumerevoli monete consumate in cabinati di ogni forma e gusto. Rivivere oggi questa pietra miliare, in un sistema così fortemente contestualizzato come quello Microsoft, sprigiona una tale forza emotiva che nessun emulatore riuscirà mai a eguagliare. Forza che si dipana su due distinti piani: da una parte l'incontenibile flusso dei ricordi, che rimanda agli inaccettabili compromessi sul Commodore 64, alla straordinaria fedeltà della versione Snes, al sogno mai celato di avere tra le mani l'arcade perfect. Dall'altra la nuova identità online, dimensione dove rapportare tali ricordi con quelli del mondo, la fuori.
E' l'appuntamento con una ex storica, così familiare e imprevedibile, capace di dimostrarti quanto mille avventure non siano sufficienti a dimenticarla.
Ma è un arcade perfect!
Significativa la scelta di Capcom nella versione Hyper Fighting, una remix indemoniato della Champion's Edition, imbastardito oltremisura e accelerato, tanto che alla sua uscita molti dubitavano della sua legittimità. Ma è quella migliore, oggi, per elevare Live Arcade verso nuove vette, vette popolate da un numero sempre maggiore di hardcore gamers, nostalgici e rabbiosi. Lasciando un piccolo spiraglio alle nuove generazioni, che avranno la possibilità di scoprire un classico. E scusate se è poco. Certo, sarebbe stato auspicabile un restyling grafico, ma abbandonarsi ai ricordi è facile e indolore, specialmente quando ritrovi un comparto visivo così poco permeabile ai fasti odierni. Quel magnifico parallasse del pavimento stupisce ancora oggi, e non sono da meno le infinite intercalazioni nell'animazione dei combattenti, dai nervosi ballonzolamenti di un Guile, al perfetto tremore dei muscoli di un Blanka, al contrasto tra la femminilità e la robustezza di una Chun Li. E tutto qui, rinchiuso in 800 mp.
Mazzate estive
E' ovviamente online che Sf2 regala le emozioni più forti, oltre alla canonica modalità versus, è da menzionare l'inedita possibilità di scontri fino a quattro giocatori, denominata quarter match. Mentre i primi due combattono, gli altri attendono il loro turno come spettatori, in modo da analizzare la tecnica degli avversari. Gli avatar dei contendenti sono sempre in bella vista ai lati dello schermo, mentre chi perde viene prontamente sostituito da un altro sfidante. Inevitabili le classifiche online e gli incontri funzionali al ranking mondiale. Purtroppo non è tutto rose e fiori, abbiamo riscontrato dei lievi problemi di lag in alcuni match, che provocano rallentamenti e ritardi nei comandi. In poche parole, per girare in completa fludità il gioco richiede la piena disponibilità di banda dei giocatori coinvolti, segno di un codice non ottimizzato. Nulla di tragico, ma ad ogni modo è un inconveniente che speriamo Capcom risolva presto.
Street Fighter 2: Hyper Fighting è la prima vera killer application di XBLA, molto più di una sterile riproposizione di un capolavoro seminale, ma un'occasione ghiottissima per mettere faccia a faccia i combattenti di tutto il mondo. Dimostrazione di come questo progetto Microsoft, tutt'altro che velleitario, farà da battistrada per operazioni simili, entusiasmanti ritorni al passato nella concezione online del presente. Il voto di Multiplayer non ha la pretesa di giudicare un classico senza tempo, riprodotto in totale fedeltà nei vostri salotti, un cabinato in casa, a tutti gli effetti, ad un prezzo abbordabilissimo. Le uniche riserve sono nel mancato aggiornamento grafico, che ad ogni modo non sfigura ancora oggi, e che si presenta efficacemente anche sui display di nuova generazione. Più preoccupante la modalità Live, afflitta da sporadici lag, legati più che altro alla banda dei giocatori coinvolti, che provoca un lieve ritardo nella risposta ai comandi. Considerando il carico di lavoro assolutamente esiguo (è sempre un picchiaduro ad incontri in 2d) c'è da sperare in un'ottimizzazione dei server da parte di Capcom, in modo da tollerare bande meno generose. A prescindere da questo, si tratta di un titolo che tutti, appassionati e non, dovrebbero avere.
- Pro:
- E' il cabinato di Street Fighter 2, a casa vostra
- Mitico e insuperato ancora oggi
- Supporto al widescreen e l'online
- Contro:
- Sarebbe stata gradita una versione aggiornata graficamente, insieme a quella classica
- Qualche problema di lag
Immaginate un cabinato nella vostra camera, un cabinato dal costo di 10 euro. Un cabinato foriero di 15 anni di storia videoludica. Immaginate un cabinato molto speciale, in grado di collegarsi con milioni di altri cabinati nel mondo. Adesso smettete di fantasticare, Capcom rende oggi possibile tutto questo, rilasciando sul market place una versione pedissequamente identica del suo storico coin op, con in più l'agognato supporto Live. Quante ore, giorni, mesi, anni passati perfezionando il vostro Ryu virtuale? E quanta voglia di mostrare la vostra abilità al malcapitato di turno? Stavolta non ci sarà bisogno di recarsi in fumosi bar, invitare la compagnia per sfide sanguinarie. Il bar Live è sempre aperto, ed ogni vostro amico pronto a cimentarsi nella sfida, oppure potrete decidere di gettarvi a capofitto nella rete, assaporarne la galvanizzante casualità. Il progetto Live Arcade si fa oggi ancora più corposo, rispettando i propositi originari, siete pronti per la sala giochi virtuale definitiva?