Con il successo globale che il sistema portatile di Nintendo sta avendo ormai da anni era solo questione di tempo prima che anche un franchise come Suikoden facesse la sua comparsa sul doppio schermo del DS. In realtà, la serie di RPG Konami non è nuova a queste escursioni: i porting dei primi due, leggendari episodi per PSP e un mediocre card-game per Game Boy Advance sono un esempio calzante. Tierkreis però è un vero e proprio spin-off della saga madre: ne coglie alcune caratteristiche fondamentali, come la presenza delle canoniche 108 Stelle del Destino, ma a parte questo non è che un RPG piuttosto comune. E non è certamente un difetto.
Quel che resta di Suikoden?
La prima informazione che ha fatto decisamente scalpore all'annuncio di Tierkreis riguarda l'ambientazione inedita: mentre i vari capitoli della saga madre propongono dei collegamenti e richiami l'uno con l'altro, Tierkreis è ambientato in un universo parallelo, presenta personaggi nuovi di zecca e instaura in sostanza una nuova mitologia per la serie. I fan sono avvisati: le piacevoli sensazioni di familiarità alla vista di volti e territori conosciuti sono finite.
La storia è piuttosto lineare, mantiene i consueti intrighi politici e dilemmi morali ma il tutto è un po' allegerito, quasi a sottolineare il passaggio a un sistema di intrattenimento portatile. Il protagonista di Tierkreis si imbatte insieme ai suoi compagni di avventura in un antico libro magico che conferisce loro straordinari poteri: il tomo però è ricercato anche dall'Ordine dell'Unica Vera Via, una sorta di setta religiosa fanatica del destino e del futuro predeterminato, concetto che già cozza con lo spirito libertino del personaggio principale, e che sarà il perno di una guerra senza frontiere alla quale prenderanno parte - come da tradizione - le 108 Stelle del Destino, reclutabili come in ogni Suikoden che si rispetti.
Il ritmo serrato e lo sviluppo lineare, spesso proposto attraverso cutscene a cartoni animati di pregevole fattura, rendono questo Suikoden Tierkreis una sorta di "anime" videoludico: lascia un po' interdetti la caratterizzazione piuttosto statica di molti personaggi, nettamente divisi tra buoni e malvagi, ma non mancano colpi di scena e momenti adulti che incolleranno anche i più accaniti appassionati del genere al DS.
Un RPG tradizionale
Non ci sono duelli e non ci sono battaglie di massa: l'eliminazione di due punti cardine del gameplay della serie Suikoden allinea Tierkreis allo standard degli RPG classici, e se non fosse per i 108 personaggi reclutabili e lo stile artistico peculiare, sembrerebbe davvero di non avere a che fare con un episodio della serie, spin-off o meno. Anche il sistema delle Rune è stato rimpiazzato dai Marchi delle Stelle, i poteri cioè che è possibile conferire - in un numero massimo di quattro - ad ogni personaggio: in pratica il suo personale set di magie e abilità. I combattimenti richiamano invece pesantemente la saga, aggressioni casuali dalla frequenza piuttosto alta e scontro a turni: il giocatore ordina ai quattro membri del party come agire e poi si da' il via allo scambio di mazzate con i malcapitati nemici.
La varietà di magie, armi e immancabili attacchi combinati rende ogni scontro una piacevole esperienza, nonostante la facilità francamente eccessiva di molte battaglie, spesso risolvibili impostando l'attacco automatico mentre nel caso dei boss di turno è necessaria un po' più di strategia.
Anche sul versante tecnico Suikoden Tierkreis si dimostra un ottimo prodotto con qualche riserva. La realizzazione delle location, completamente 2D, è davvero fenomenale per dettaglio e complessità: in esse si muovono i vari personaggi 3D che, nonostante le animazioni fluide e numerose, lasciano un po' interdetti per quantità di poligoni e modellazione. La situazione in battaglia migliora leggermente per la maggior cura riposta nella realizzazione dei vari nemici, combattenti ed effetti grafici legati a magie ed attacchi.
Certo, siamo lontani dallo stile raffinato dei modelli poligonali di Final Fantasy IV, ma bisogna pur sempre considerare la quantità di personaggi presenti in Tierkreis, molti dei quali utilizzabili in combattimento. La colonna sonora è altresì di ottima qualità, propone numerosi e vari brani ottimamente realizzati che accompagnano piacevolmente il giocatore in battaglie, esplorazione di villaggi e dungeon o nella lettura dei testi attraverso i quali si dipana la storia: la maggior parte dei dialoghi sono oltretutto completamente doppiati in lingua inglese, ma per qualche bizzarro motivo Konami ha scelto di velocizzarne la riproduzione e, in altre parole, il protagonista e qualche altro personaggio sembrano mangiarsi la punteggiatura mentre pronunciano le loro battute come fossero Speedy Gonzales.
Conclusioni
Il confronto con Final Fantasy IV, termine di paragone su Nintendo DS, diventa praticamente d'obbligo: Suikoden Tierkreis non raggiunge i virtuosismi tecnici del prodotto Square Enix e come gioco si allontana dalle peculiarità che hanno reso famosa la serie, ma si rivela comunque un ottimo RPG. La storia è avvincente e ben raccontata, l'etereogenità dei numerosissimi personaggi intriga il giocatore e la semplicità di un sistema di combattimento ben congegnato lo culla per tutta la durata dell'avventura. Poteva essere più collegato a una saga così amata, ma già così Suikoden Tierkreis è una perla imperdibile per ogni amante del genere in possesso della console Nintendo.
PRO
- Trama interessante e piacevole
- Gameplay semplice ma ricco di varietà
- Tecnicamente pregevole
CONTRO
- Quasi non sembra Suikoden
- Eccessivamente facile