La serie festaiola della Grande N è parte integrante della vita di tantissimi videogiocatori ormai da diverso tempo. Sia chi vive il medium come un saltuario passatempo, sia chi non passa un giorno lontano dal pad, un po' come per il vecchio FIFA o Call of Duty, difficilmente non ci si è mai concessi almeno un lancio di dadi con uno dei tanti Mario Party pubblicati negli oltre vent'anni di vita della serie.
Proposta sempre valida quando si ha la casa piena di amici, soddisfacente svago - per quanto evanescente - anche in solitaria, nel corso delle numerose iterazioni la serie non ha mai conosciuto vere e proprie crisi. Capitoli meno ispirati non ne sono mancati, certo, ma anche quando la grande N ha tentato strade difficilmente praticabili, come l'episodio per Nintendo DS, il divertimento non è mai davvero mancato.
Indiscutibilmente va registrata una certa sovrabbondanza di titoli su Nintendo Switch. Dopo il non troppo esaltante gioco del 2018 e il già più convincente Superstars del 2021, alla folta schiera si aggiunge oggi Super Mario Party Jamboree.
Una piazza di sbloccabili
Come anticipato, Super Mario Party Jamboree non inventa nulla di realmente nuovo. Ancora una volta si tratterà di sfidare amici o personaggi controllati dalla CPU su diversi tabelloni a caccia di stelle. Per ottenerle non solo dovrete raggiungere una specifica casella, ma dovrete anche essere in possesso di un numero sufficiente di monete per acquistarla, credito ottenibile sia grazie ai bonus attivabili durante la partita, sia vincendo i minigiochi a cui prenderete parte tra un turno e l'altro.
Dopo aver selezionato numero di partecipanti e personaggi - l'elenco include venti tra i volti più noti del Regno dei Funghi - vi ritroverete nella Piazza Party che funge da centro nevralgico dell'esperienza. Tramite banchetti gestiti da Toad, in cambio di monete accumulate giocando, potrete dedicarvi agli acquisti con cui personalizzare la scheda profilo, ottenere nuove emoji da utilizzare nel corso delle partite per commentare l'azione, sbloccare brani, tra storici e nuovi di zecca, da ascoltare nell'apposito menù.
Si tratta naturalmente di elementi di contorno, che tuttavia infondono un minimo di progressione a Super Mario Party Jamboree e garantiscono pane per i denti dei completisti. A questo proposito, sempre in questo scenario circolare potrete controllare i record registrati in ogni singolo minigioco e gli obiettivi raggiunti, riconoscimenti di cui verrete investiti quando giocherete per la prima volta ad una modalità, per esempio, oppure ottenendo un particolare oggetto, registrando risultati degni di nota in qualche prova e così via. Sbloccabili e trofei, passateci il termine, non mancano, per quanto la loro funzione resti secondaria, così come il valore, relativamente irrilevante, di ciò che otterrete in cambio dei vostri sforzi e risultati ottenuti.
Strategia e alleati
Il cuore pulsante di Super Mario Party Jamboree è raggiungibile tramite l'utilizzo dalla mongolfiera, mezzo di locomozione disponibile dalla Piazza Party e che vi proietterà nelle varie modalità presenti.
Tanto per cominciare farete la conoscenza dei tabelloni veri e propri, che per l'appunto propongono la formula classica della serie. Inizialmente saranno disponibili quattro scenari, ma potrete sbloccarne altri, di cui non vogliamo dirvi nulla per non rovinare la sorpresa. Potrete affrontare questa specie di gioco dell'oca insieme ad un massimo di altri tre amici in locale o online, oppure decidere di sfidare il computer selezionandone il livello di abilità. Per imbastire la partita ideale potrete anche scegliere il numero di turni, oltre che l'attivazione di bonus di partenza per venire incontro agli utenti alle prime armi.
Senza voler entrare nel merito di ogni singolo tabellone, Nintendo ha optato per un livello di imprevedibilità più contenuto rispetto ad altre iterazioni della serie. Ci sono ancora le caselle di Bowser in cui verrete privati di monete, se sarete sfortunati dovrete cedere o scambiare con altri giocatori le stelle faticosamente ottenute, l'attivazione di specifici eventi comporterà l'aumento della difficoltà dei minigiochi o l'apparizione di ulteriori caselle malus. Tutto come in passato, beninteso, ma è evidente come l'approccio strategico abbia un peso non indifferente nell'indirizzare la partita. Sebbene un tiro di dado poco favorevole possa scombussolare i piani, dimostrandosi i migliori nei minigiochi e utilizzando con raziocinio gli oggetti acquistati nei negozi, si può rispondere a tono ai colpi bassi della sorte.
I tabelloni, dal canto loro, sono tutti ben caratterizzati. Oltre a convincere sul piano estetico, giudizio che estendiamo al prodotto nella sua interezza fatto salvo per qualche fastidioso calo del frame rate durante alcuni minigiochi, presuppongono e incentivano l'uso di strategie specifiche. Nel Circuito Giradado si tiene in considerazione il giocatore che completa più giri; la Galleria Arcobaleno, con le sue scale mobili e gli ascensori, è un ginepraio che premia chi saprà muoversi intelligentemente tra le caselle; l'Isola Goomba è facilmente esplorabile a patto di tenere a mente l'alternarsi delle maree. Manca un tabellone che più di altri si metta in luce, ma il livello medio è piuttosto alto. Per un motivo o l'altro, per l'alto numero di bivi o di caselle che mettono i bastoni tra le ruote agli avversari, ogni volta sarete indecisi su quale affrontare insieme ai vostri amici.
A sparigliare le carte arriveranno alcuni volti noti del Regno dei Funghi che compariranno per dare manforte a chi se ne assicurerà il controllo raggiungendo la casella specifica e vincendo il successivo minigioco. Mario, Donkey Kong, Waluigi e compagnia bella, offriranno all'alleato uno specifico bonus come tiri di dado ulteriori, monete in più o la possibilità di raggiungere una casella casuale del tabellone quando richiesto. Non solo: quando accompagnati da una di queste guest star otterrete il doppio delle ricompense, stelle comprese. L'apparizione di questi personaggi, insomma, può scombinare totalmente le strategie dei giocatori, generando una divertente e incontrollata frenesia, ulteriormente amplificata dal fatto che basta superare sul tabellone il giocatore che controlla l'alleato per rubarglielo. Una meccanica di per sé semplice, insomma, ma che dona estremo dinamismo ed incertezza ad ogni partita.
Al divertimento concorrono naturalmente anche i minigiochi, in totale 110, mai così tanti in un singolo episodio di Mario Party. Senza entrare nel merito di ciascuno di essi, vi basti sapere che la stragrande maggioranza funziona alla grande, sebbene i richiami a prove già viste in passato siano tantissimi. L'equilibrio tra sfide che usano gli accelerometri dei Joy-Con e quelli che si affidano ai classici pulsanti e stick è perfetto, così come quello tra minigiochi incentrati sulla pura abilità con il pad e quelli che invece tirano in ballo capacità logiche o in grado di mettere risalto il colpo d'occhio dell'utente. L'unica critica che ci sentiamo di muovere in questo senso è lo scarso bilanciamento di quasi tutti i minigiochi in cui tre giocatori si alleano per contrastarne uno solo. Quando si è in inferiorità numerica, vincere è davvero troppo, troppo difficile.
Le modalità alternative
Oltre ai tabelloni, Super Mario Party Jamboree propone una lunga lista di modalità alternative. Insieme a quattro amici ci si può sfidare in
Porto dei minigiochi, come il nome lascia intuire, propone serie di sfide in cui il piazzamento garantisce l'accumulo di punti, utili poi a determinare il vincitore finale o alla progressiva eliminazione di chi non tiene il passo. Da segnalare anche la presenza di sfide settimanali che vi permetteranno di comparare i risultati ottenuti dagli altri giocatori sparsi per il globo.
In solitaria, eventualmente accompagnati da altri utenti pescati dalla rete o da personaggi controllati dal computer, è disponibile anche Squadra anti-Bowser. Qui l'azione è bipartita. Da una parte, muovendovi per uno scenario dalle dimensioni contenute, dovrete accumulare monete e bombe da lanciare ad un gigantesco Bowser che farà di tutto per ostacolarvi nelle operazioni di recupero. Dall'altra, superando con successo alcuni minigiochi, otterrete oggetti che aumenteranno le vostre probabilità di successo, garantendovi potenziamenti come una velocità di spostamento maggiore, strumenti più efficaci con cui rompere le casse in cui sono contenute le bombe e così via.
Chiude il cerchio il divertente Boweratholn, che potrete affrontare sia da soli, che online. Si tratta in sostanza di completare diversi giri di un tracciato diviso in caselle, in cui l'avanzamento è vincolato all'accumulo di monete che guadagnerete affrontando, in serie, un terzetto di minigiochi stabilito all'inizio della partita. Questa modalità è estremamente imprevedibile e scenario di continui ribaltamenti, soprattutto considerando che Bowser elargirà con puntuale cattiveria malus ai vari partecipanti. Peccato solo che il ripetersi delle stesse prove mortifichi in parte la varietà della modalità.
Tabelloni e altre tipologie di gioco, insomma, garantiscono a Super Mario Party Jamboree un'insospettata longevità, soprattutto considerando la possibilità di andare online, caratteristica che rende il tutto estremamente attraente anche a chi è solito giocare in solitaria.
Conclusioni
Super Mario Party Jamboree è sicuramente tra i capitoli migliori della serie. Le incognite messe in campo in ogni tabellone, tra cui spicca la possibilità di contare sul supporto di un alleato per una manciata di turni, sono tali da rendere ogni partita vivace, apertissima fino alla fine. Rispetto al passato, strategia e abilità nei minigiochi ripaga maggiormente, ma la sfortuna, o il colpo di fortuna, è sempre dietro l'angolo. Come se non bastasse il numero più alto di minigiochi mai registrato in Mario Party (parliamo di 110 prove in tutto), la produzione Nintendo vanta anche una lunga serie di modalità alternative, tutte piuttosto valide, che si aprono anche all'online. Completano il pacchetto un buon numero di sbloccabili, per quanto trascurabili, e un comparto estetico al passo con le altre produzioni della grande N. Uno dei capitoli migliori della serie, nonché un acquisto quasi obbligatorio per chi sta progettando di riempirsi casa di amici e parenti nelle ormai prossime giornate invernali e natalizie. Va da sé che chi è già soddisfatto e sazio delle esperienze offerte dal capitolo del 2018 o da Superstar non avrà alcun motivo per dare una chance a questo gioco.
PRO
- 110 minigiochi generalmente tutti divertenti
- L'apparizione di un alleato sul tabellone genera il giusto grado di imprevedibilità
- Tante modalità alternative
CONTRO
- Quasi tutti i minigiochi 3 vs 1 palesano un chiaro sbilanciamento
- Il frame rate di tanto in tanto singhiozza