The Cruel King and the Great Hero era nella nostra lista dei desideri da tempo, esattamente da quando venimmo a sapere che Sayaka Oda, già creatrice di The Liar Princess and the Blind Prince, avrebbe nuovamente preso parte ai lavori in compagnia di Nippon Ichi. Nel gioco appena citato si possono individuare quanti difetti vogliate, ma narrativamente e visivamente ha, a nostro avviso, lasciato qualcosa ai posteri.
Nella recensione di The Cruel King and the Great Hero vi spieghiamo quanto e come quest'ultimo sia l'erede spirituale di The Liar Princess and the Blind Prince, pur cercando di alzare l'asticella in tutti gli aspetti della produzione. Ancora una volta ci siamo ritrovati tra le mani un'opera originale, ibrida, a metà tra il fascino dell'albo illustrato e l'RPG con combattimenti a turni. Ciliegina sulla torta, ancora una volta tutto è stato rigorosamente disegnato a mano.
La storia: Yuu e la redenzione del drago
Narra la leggenda che diversi anni fa l'Eroe sconfisse il Re dei Demoni, il grande drago: dopo aver reciso una delle sue corna, quella che gli garantiva immensi poteri, decise però di risparmiargli la vita. Anzi, l'eroe rimase al fianco del drago ferito fino alla sua completa guarigione, mentre tra i due nasceva e si consolidava un legame speciale, un'inattesa amicizia destinata a durare anche dopo la morte. Difatti tempo dopo l'eroe morì - di più non possiamo dirvi - ma prima chiese al drago di prendersi cura della sua unica figlia, Yuu.
L'ex re dei demoni accettò di buon grado, anche perché questo gesto avrebbe finalmente rappresentato la sua definitiva redenzione per i mali commessi in passato. La piccola Yuu, una ragazzina, considera oggi il drago suo padre adottivo, ben sapendo che il suo vero genitore era un grande eroe passato alla storia. Il drago stesso, ogni sera, prima di andare a letto, le racconta le gesta dell'eroe... e si domanda, ma senza preoccupazione, se un domani dovrà essere proprio Yuu la guerriera predestinata a mettere fine alla sua vita una volta per tutte. Nel qual caso, ha deciso di accettare la propria sorte con serenità.
La storia di The Cruel King and the Great Hero verte sulle gesta della piccola Yuu, a spasso per un mondo fantasy nel quale cerca di fare del suo meglio per aiutare ogni creatura in difficoltà, a prescindere dalla sua provenienza o da eventuali pericoli. Il suo cammino verso la maturità è affrontato giorno per giorno, in modo semplice, lento, efficace, esattamente come accadrebbe in un vero e proprio albo illustrato per bambini "potenziato".
La narrazione è anche ciclica, si pensi ai momenti legati alla sera e al riposo, quando Yuu e il drago si danno reciprocamente la buonanotte dopo che il secondo ha raccontato alla prima la storia della buonanotte. La trama è breve, mai pretenziosa, efficace: una piccola favola in cui conta più la piacevolezza della narrazione in sé dei colpi di scena. The Cruel King and the Great Hero è l'esatto opposto della concitazione, quasi in ogni suo aspetto.
Gameplay: un RPG adatto a tutti
Lato gameplay, The Cruel King and the Great Hero è un RPG a turni dalle meccaniche assai semplici da apprendere e padroneggiare. Inizialmente il giocatore controlla solo Yuu, ma pian piano il party si amplierà con l'incontro di nuovi amici. A prescindere da questo, gli scontri si svolgono secondo le dinamiche che potete ben immaginare: per ogni eroe a disposizione viene scelta un'azione (attacco fisico, rilascio di un'abilità specifica, difesa o utilizzo di un oggetto nell'inventario), eseguita immediatamente dopo in modo automatico. I nemici, di solito, rispondono agli attacchi ricevuti, ma a volte - se la loro velocità è notevole - possono anche precederli.
Non è certo la profondità il valore principale della produzione, al punto che un numero assai cospicuo di battaglie possono essere vinte semplicemente eseguendo attacchi fisici a ripetizione; è invece importante, questo sì, tenere d'occhio i punti vita di Yuu e compagnia, per intervenire occasionalmente con la somministrazione di oggetti curativi. Dopo un certo numero di battaglie, il livello della protagonista e dei suoi amici aumenta. Così facendo, anche i parametri base del personaggio aumentano di conseguenza (e tutti i punti vita vengono ripristinati per l'occasione).
Ogni area di gioco, contraddistinta da un certo bioma, presenta un numero preciso di specie nemiche. Una volta raggiunto un livello di esperienza più alto rispetto alla fauna selvatica, Yuu sblocca la possibilità di correre in quella determinata zona: così facendo, diminuirà automaticamente la possibilità di comparsa degli scontri casuali. Di tanto in tanto è possibile trovare anche dei pezzi di equipaggiamento, i quali cercano di variare un po' la situazione garantendo parametri aggiuntivi (bonus interessanti come resistenza e velocità). Ciò comunque non risolve il problema di fondo - che poi per alcuni potrebbe anche non essere affatto un problema - ovvero la generale "semplicità" dell'intera avventura.
Conclusioni
The Cruel King and the Great Hero è una splendida avventura disegnata a mano, poi animata in modo da simulare i racconti fantastici dei bambini, in una sorta di albo illustrato interattivo. Gli sviluppatori hanno rinunciato a qualsivoglia pretesa di complessità, offrendo così un'avventura lineare e piacevole, accompagnata da un gameplay intuitivo in grado di offrire una sfida giusta (a volte forse troppo semplice), adatta alle esigenze di ogni tipo di giocatore. La direzione artistica e il comparto tecnico di The Cruel King and the Great Hero, quindi, convincono e al netto di qualche semplificazione eccessiva, neppure struttura e gameplay si comportano troppo male. L'offerta in sé ci è sembrata onesta anche dal punto di vista del prezzo: 29,99 euro vanno benissimo, a fronte di una mole di contenuti e di ore di gioco comunque tarate verso il basso.
PRO
- Direzione artistica deliziosa
- Sufficientemente variegato
- Adatto a tutti (anche nel prezzo)
CONTRO
- Spesso troppo semplice
- Struttura RPG poco profonda
- Personaggi del party abbastanza anonimi