Eravamo curiosi di cimentarci con la recensione di TMNT: Mutant Madness, del resto le Tartarughe Ninja sono una presenza costante nel mondo dei videogame fin dagli anni '80, protagoniste di alcuni titoli brillanti e finanche iconici ma forse meno valorizzate rispetto ad altri brand nell'ambito del ben noto revival che ha coinvolto le produzioni risalenti a quasi quarant'anni fa.
Conosciamo tutti la storia di Donatello, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, le quattro tartarughine trasformate in creature antropomorfe insieme al loro maestro roditore, Splinter, che decidono di proteggere la città dal Clan del Piede, controllato dal perfido e potentissimo Shredder. Lo scontro tra le due fazioni viene appunto rappresentato nuovamente in questo mobile game targato Kongregate, ma non nel migliore dei modi.
Gameplay
Il gameplay di TMNT: Mutant Madness è quello tipico dei gacha più limitati, in cui una serie di automatismi controllano tutto ciò che succede sullo schermo e l'intervento del giocatore è ridotto davvero al minimo. Nella fattispecie, il nostro compito sarà quello di comporre la squadra di cinque personaggi che si batterà di volta in volta e di attivare le mosse speciali di ogni singola unità nel momento in cui il relativo indicatore è carico, ma non potremo in pratica fare altro.
Viene da sé come questo tipo di approccio vada a enfatizzare le dinamiche freemium che ben conosciamo, in cui il valore del team è l'unica cosa che conta ed è impossibile vincere lo scontro con avversari più forti, visto che il nostro intervento è così limitato da non poter fare alcuna differenza.
Paywall e microtransazioni
Non è dunque un caso che i paywall si presentino puntualmente dopo appena un'ora di gioco, cominciando a proporre duelli più ostici da superare nel momento in cui non si provveda a utilizzare tutti i crediti e gli oggetti raccolti per il potenziamento dei personaggi e l'assegnazione delle armi ottenute ai rispettivi equipaggiamenti. Se poi tali soluzioni non bastano, le opzioni rimanenti sono gli eventi speciali e naturalmente le microtransazioni.
Il problema di questo approccio completamente automatizzato, come sottolineato anche nella recensione di One-Punch Man: Road to Hero 2.0, è che l'esperienza diventa subito molto ripetitiva. Un vero peccato, vista l'indubbia popolarità della licenza delle Teenage Mutant Ninja Turtles e la possibilità di utilizzare meccanismi strategici tradizionali per portare a casa un prodotto sicuramente più interessante.
Realizzazione tecnica
A salvare capra e cavoli purtroppo non ci pensa la realizzazione tecnica: se in un prodotto come Disney Mirrorverse si poteva contare non solo su di un gameplay maggiormente interattivo ma anche e soprattutto su di una grafica notevole, nel caso di TMNT: Mutant Madness neppure questo aspetto fa impazzire per via di uno stile grafico abbastanza anonimo.
Persino il roster dei personaggi, pur discretamente ricco, contribuisce alla ripetitività delle situazioni, portando addirittura a incamerare nel team i villain pur di far numero. Inoltre gli scenari e le animazioni lasciano entrambi a desiderare, così come le musiche che accompagnano l'azione.
Conclusioni
TMNT: Mutant Madness si pone purtroppo come l'ennesimo esempio di un genere che sembra ormai prendere sempre più piede in ambito mobile, quello dei gacha quasi completamente automatizzati. Produzioni in cui l'intervento del giocatore è ridotto al minimo, che si presentano come semplici spettacolini da osservare fra lo sblocco di un personaggio e l'altro, ma che diventano rapidamente ripetitivi e non possono sperare di destare l'interesse di un videogiocatore minimamente navigato. Peccato, perché la licenza delle Tartarughe Ninja nel corso degli anni ha saputo dare anche grandi soddisfazioni.
PRO
- Estremamente semplice e immediato
CONTRO
- Gameplay limitatissimo
- Azione molto ripetitiva
- Tecnicamente mediocre