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Torchlight: Infinite, la recensione dell'action RPG mobile rivale di Diablo Immortal

Arriva infine anche la trasformazione della serie creata da Runic Games in un titolo mobile free-to-play: vediamo la recensione di Torchlight: Infinite!

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   22/10/2022
Torchlight: Infinite
Torchlight: Infinite
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C'era una volta Torchlight: il sogno di Travis Baldree e dei fratelli Schaefer di creare un rivale del mastodontico Diablo è stato sfiorato con i primi due capitoli, ma la serie si è poi stranamente smarrita, alla ricerca forse di una formula che la affrancasse proprio dall'ingombrante ombra del titolo Blizzard, senza riuscire mai a trovare una propria identità precisa. Come vediamo in questa recensione di Torchlight: Infinite, anche il tentativo di trasformarla in un action RPG free-to-play fortemente improntato su una fruizione mobile non è riuscito in pieno, segnando un'altra tappa incerta in questo peregrinare tra strutture e forme videoludiche inconcludenti, decisamente lontane da quanto era stato raggiunto con Torchlight e soprattutto con Torchlight 2.

D'altra parte, questo percorso è anche un riflesso della complessa trasformazione che la serie ha attraversato in termini di sviluppo: dopo i primi capitoli di fine artigianato da parte di Runic Games, il passaggio sotto Perfect World Entertainment non poteva che significare un netto spostamento verso velleità da MMO che sono poi emerse solo parzialmente con Torchlight 3, mentre l'uscita di scena dei maggiori autori originali lasciava spazio a derive abbastanza discutibili. Torchlight: Infinite, in questo senso, non ha quasi più nulla dello spirito originario, essendo stato affidato in blocco al team cinese XD Games che ha operato una certa rivoluzione della struttura, pur mantenendo in maniera ammirevole alcune caratteristiche dei capitoli originali, a partire dal peculiare world building e dallo stile grafico cartoonesco.

Il mondo è ancora caratterizzato da quel particolare misto tra elementi fantasy e innesti steampunk che abbiamo amato in precedenza, con quei colori brillanti e quella varietà di ambientazioni che contrastavano con lo stile tipico dei primi Diablo. Si parla ancora di Ember come energia fondamentale per la civiltà e di una grande minaccia che incombe, contro la quale lanciare combattenti supportati da pet, ma si è un po' perso lo spirito faceto e ironico che contraddistingueva i primi due capitoli, sostituito da una storia piuttosto anonima, dialoghi decisamente terribili e personaggi forzatamente edgy. Insomma, eroi e ambientazioni sono ben disegnati, ma la narrazione non rappresenta proprio un punto di forza, sebbene questa non sia mai stata un elemento fondamentale in questo genere di giochi.

Gameplay e sistema di combattimento

Torchlight: Infinite, i personaggi iniziali
Torchlight: Infinite, i personaggi iniziali

Quello che conta in un action RPG hack and slash di questo tipo sono, però, essenzialmente due elementi: il combattimento e la progressione del personaggio attraverso l'accumulo di esperienza e soprattutto di loot. Dal punto di vista strutturale, entrambi i pilastri reggono in maniera piuttosto convincente, ma vengono inficiati dalle classiche derive negative dei giochi mobile, perché è quest'ultimo l'ambito a cui gli sviluppatori hanno chiaramente voluto puntare, nonostante Torchlight: Infinite sia presente anche su PC. Caratterizzato dalla classica inquadratura "isometrica", anche se forse un po' troppo ravvicinata, il gioco ci fa esplorare varie zone del mondo di Leptis seguendo diverse quest che, sostanzialmente, coinvolgono la ripulitura di aree dai nemici fino allo scontro con il boss locale. Il sistema di combattimento è quello tipico dell'action RPG di questo tipo, che richiede sostanzialmente un uso costante di attacchi e abilità speciali a seconda della build scelta, a corto o lungo raggio, in questo caso con cooldown estremamente bassi che aumentano di molto il ritmo rendendolo quasi frenetico (e ben poco strategico, a dire il vero).

Il livello di sfida non è proprio proibitivo, almeno nel corso delle prime ore del gioco, ma c'è una buona progressione verso i livelli più alti, con alcuni momenti più impegnativi soprattutto in corrispondenza dei boss. In sostanza, tutto si basa sulla scelta delle giuste abilità da posizionare nei tasti presenti sull'interfaccia di controllo, visto che l'alternanza di queste è fondamentale per vincere, così come il potenziamento dell'attacco standard attraverso i modificatori. Molta meno importanza ha, in questo senso, il posizionamento del personaggio e la capacità di evadere, visto che si tratta soprattutto di attaccare in maniera costante e con la maggiore potenza possibile, oltre a ricaricare la propria energia con il giusto tempismo. I tempi di attesa quasi annullati trasformano la meccanica in una specie di button masher che non richiede grandi ragionamenti, ma c'è un soddisfacente senso di fisicità negli attacchi e nel modo in cui vanno a segno, stendendo orde di nemici.

Progressione e gestione dei personaggi

Torchlight: Infinite, una scena all'inizio del gioco
Torchlight: Infinite, una scena all'inizio del gioco

Torchlight: Infinite vanta numeri eccezionali per quanto riguarda la quantità di combinazioni possibili sulle build: si parla di 24 skill tree differenti per un totale di 230 abilità sbloccabili, anche se le cifre roboanti non si riflettono necessariamente in delle effettive differenze in termini di meccanica di gioco. Funzionano comunque molto bene per ghermirci nel classico meccanismo della progressione costante, che è sempre il punto di forza di questa tipologia di action RPG. La scelta iniziale è fra 6 personaggi, ognuno caratterizzato da un proprio stile di combattimento e armi specifiche, anche se stranamente c'è una certa sovrapposizione tra alcune abilità che rendono un po' labile il confine tra una tipologia di combattente e l'altra, probabile conseguenza della quantità immane di abilità e tratti che si trovano nel gioco.

Il sistema di progressione è estremamente stratificato e complesso, tanto da diventare piuttosto macchinoso e contorto: oltre al livello d'esperienza standard bisogna tenere d'occhio gli skill tree dei tratti del personaggio, con il potenziamento di ogni singolo nodo che determina variazioni sulla potenza delle abilità attive e passive.

Torchlight Infinite, lo skill tree dei talenti
Torchlight Infinite, lo skill tree dei talenti

Il sistema si posiziona a metà tra Path of Exile e Diablo ma risulta un po' più difficile da capire sulle prime, anche a causa di un'interfaccia studiata per funzionare al meglio su piattaforme mobile che tuttavia si traduce in un caos di informazioni poco chiare che possono facilmente portare all'errore. Tra abilità, sotto-abilità, modificatori, nodi da attivare e potenziare e ovviamente cura dell'equipaggiamento, dell'armatura e delle armi c'è di che perdersi, ma a meno che non si sia dei grandi feticisti del livellamento e del loot questo non è necessariamente sempre un bene.

Ovviamente nel potenziamento rientrano anche le micro-transazioni, e qui emergono gli elementi maggiormente critici: gli sviluppatori avevano promesso un sistema equo e nessun battle pass forzato all'epoca della beta, intenzioni che però sono state evidentemente cancellate al momento del lancio. Torchlight: Infinite ha i classici battle pass gratuito o a pagamento che comportano lo sblocco di varie ricompense, oltre a diverse caratteristiche che si trovano solo dietro paywall. Tra queste ci sono alcuni tratti specifici per classe e il sistema dei Pactspirit - ovvero i pet in questo capitolo, che si realizzano come abilità passive - che si sviluppa principalmente attraverso un sistema gacha alquanto costoso. Oltre a questo, si segnalano anche varie opzioni in ambito di Quality of Life a pagamento come sistemi automatizzato per l'auto-loot, nuovi slot per inventario e casa d'aste e altri elementi. Difficile definirlo "pay to win" dal momento che non ci sono elementi multiplayer nel gioco (almeno per il momento) ma le tipiche caratteristiche da monetizzazione predatoria sembrano esserci.

Grafica e performance

Torchlight Infinite, lo scontro con un boss
Torchlight Infinite, lo scontro con un boss

L'aspetto tecnico è forse l'elemento più riuscito di Torchlight: Infinite, che si presenta con una grafica davvero di ottimo livello e in grado di scalare nel migliore dei modi su una pletora di dispositivi differenti, aiutata anche dalla caratterizzazione cartoonesca che maschera bene l'eventuale perdita di dettagli. Il design dei personaggi e delle relative skin è molto accattivante, cosa che riveste un'importanza non secondaria in un gioco di questo tipo, ma anche le ambientazioni sono curate e piacevoli, spingendoci all'esplorazione delle diverse ambientazioni. C'è da riferire che le diverse armature e accessori non modificano l'aspetto del personaggio, con solo le armi differenti che risultano visibili effettivamente durante il gameplay, a meno che ovviamente non si cambi totalmente la skin dei combattenti, particolare secondario ma che potrebbe risultare importante per alcuni appassionati. Le performance mostrano a volte il fianco su hardware meno prestanti, ma non diventano mai un vero ostacolo alla fruizione, dunque da questo punto di vista il team XD Games ha lavorato particolarmente bene, confezionando un gioco in grado di presentarsi in maniera ottimale sia su smartphone che su PC, con la possibilità di essere giocato in totale cross-play da una piattaforma all'altra.

In quest'ottima cornice tecnica, stranamente, non trova ancora posto il multiplayer: gli sviluppatori hanno intenzione di inserire la funzionalità nel prossimo futuro, ma al momento si tratta di un action RPG mancante di un elemento diventato ormai fondamentale per molti giocatori.

Torchlight Infinite, una scena del gameplay
Torchlight Infinite, una scena del gameplay

Da un certo punto di vista, l'assenza di PvP può risultare positiva per non ritrovarsi di fronte al problema del pay to win, ma almeno una modalità cooperativa sarebbe auspicabile in un gioco di questo tipo e la sua mancanza si fa piuttosto sentire. Nell'area hub principale è possibile vedere altri giocatori collegati online, ma con questi possiamo soltanto provare a chattare, senza alcun altra possibilità di interazione.

Per quanto riguarda in particolare la versione mobile, ovvero quella recensita nello specifico, si rilevano alcuni elementi critici legati esclusivamente a questa. Il primo è dato dalle dimensioni mastodontiche del software, che richiede diversi e download in grado di pesare sensibilmente sull'archivio di qualsiasi dispositivo, mentre il secondo è il problema classico dell'interfaccia su touch screen: gli stick e i tasti virtuali funzionano a dovere, ma la soluzione ideale resta sempre l'uso di un controller esterno.

Conclusioni

Versione testata iPad, Android 1.3.6
Digital Delivery Steam, App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (4)
5.7
Il tuo voto

Si nota una certa mancanza di equilibrio in Torchlight: Infinite, in quanto presenta contemporaneamente un sistema di combattimento veloce e intuitivo e una gestione dei personaggi fin troppo complessa, quasi a voler cercare di bilanciare i due elementi in maniera decisa, ma finendo per estremizzarne le caratteristiche. In questo modo, il rischio è di scontentare sia i grandi appassionati dell'action RPG di questo tipo che i giocatori più casual, con tutti e due i gruppi che concorderanno, in ogni caso, sulla presenza ingombrante delle micro-transazioni. È probabilmente ancora possibile lavorare sul bilanciamento della progressione, smussare gli spigoli dell'interfaccia, rivedere gli acquisti in-app e magari inserire anche gli elementi multiplayer, ma per il momento questi problemi affossano un po' un gioco altrimenti ben costruito e caratterizzato, indubbiamente divertente da giocare per alcune ore.

PRO

  • Sistema di combattimento veloce e intuitivo
  • Ottima grafica e caratterizzazione di personaggi e mondo
  • Sistema di progressione molto ampio e profondo

CONTRO

  • Interfaccia complicata e poco comprensibile
  • Fin troppo semplicistico, al contrario, in alcuni aspetti del combattimento
  • Micro-transazioni molto presenti e integrate nella progressione