23 classici senza tempo?
E così, ecco una raccolta che potrebbe tranquillamente rappresentare un add-on per il precedente 42 Classici Senza Tempo, con titoli in questo caso derivati direttamente dalle macchine da gioco targate Midway. Dentro la cartuccia trovano spazio 23 dei migliori giochi proposti in tali hardware da bar, che spaziano tra generi completamente diversi l’uno dall’altro. Il compito degli sviluppatori è stato facilitato dal fatto che i giochi sono stati originariamente concepiti per una macchina con riconoscimento “tattile”, ma l’interfaccia è rimasta piuttosto arcaica rispetto alle possibilità offerte da Nintendo DS: quasi assente il controllo di tipo “drag & drop”, così come la videoscrittura o qualsiasi altro utilizzo più complesso del pennino. La maggior parte dei giochi richiede semplicemente la pressione di alcuni elementi sullo schermo al momento giusto. I giochi sono suddivisi in giochi di carte, puzzle games in stile Tetris, o derivati da giochi da tavolo tipo Otello o simili. E’ presente anche un Trivia Quiz ma è completamente in inglese, e le domande sono tutte piuttosto incentrate sulla cultura americana, dunque non rappresenta una grande opzione per i giocatori italiani. Il titolo propone subito una selezione di giochi “preferiti”, che raccoglie gli esemplari migliori: Crystal Balls è una sorta di incrocio tra Puzzle Bobble e Columns, con aggiunta di numeri, Mahkki è una variante di Tetris basata sui colori, Target 21 un gioco di carte, in stile Solitario, nel quale bisogna raggiungere quota 21 su ogni mazzo di carte proposto, tanto per fare degli esempi. In generale sono tutti giochi di carte con struttura piuttosto conosciuta, giochi basati su dadi o varianti di famosi puzzle game, insomma il genere di giochi che si è soliti trovare affiancati a Video Poker o cose del genere. Nessun concept particolarmente geniale, ma passatempi dalla struttura ben rodata e funzionale, meglio riuscita in alcuni casi, ben più scialba in diversi altri. La presenza di classifiche e punteggi aggiornati online via Wi-Fi Connection è un buon incentivo per impegnarsi su ogni specialità, così come la possibilità di creare tornei online (ma non partite semplici uno contro uno, purtroppo), mentre stupisce l’impossibilità di giocare in multiplayer in locale con una cartuccia sola, tramite game sharing.
23 pugni negli occhi, o quasi
Il comparto grafico del gioco è quanto di meno curato e accattivante si possa trovare al momento all’interno dell’offerta per Nintendo DS. Chiaramente, il publisher ha trasferito in maniera diretta i giochi originali, o quasi: accostamenti cromatici scialbi e assolutamente privi di una qualsiasi scelta artistica o tentativo di rendere accattivante il lato estetico del gioco si associano a rappresentazioni semplici, al limite dello stilizzato, degli elementi sullo schermo. Sembra di vedere una raccolta dei più scialbi giochi in flash tratti da un qualche sito internet di secondo ordine. Certamente i soggetti rappresentati non si prestano a particolari interpretazioni artistiche (carte, blocchi in stile tetris, semplici scritte) ma il look generale poteva almeno evitare di generare tristezza ad ogni schermata, con questa prevalenza di sfondi neri e una scelta cromatica effettuata senza troppo criterio. Il gioco si presenta essenziale anche dal punto di vista per così dire paratestuale, senza nessuna introduzione particolare ai vari giochi e con pochissime, essenziali linee di testo per spiegare cosa succede e cosa siamo chiamati a fare nei vari giochi, delegando praticamente tutto all’esperienza diretta. La cosa potrebbe non essere negativa, ma aumenta il senso generale di approssimazione che pare caratterizzare tutta la realizzazione del gioco. Stessa cosa per quanto riguarda il sonoro, ancora meno curato, ma di converso meno essenziale dato il tipo di gioco.
Commento
TouchMaster rientra in quella categoria di giochi sensibilmente più vicini allo “scacciapensieri da fermata dell’autobus” che non al videogioco nel senso più classico del termine. Per giunta, si tratta anche di un prodotto piuttosto grezzo, che fonda tutto il suo appeal sull’immediatezza della semplice azione di gioco, del calcolo e della coordinazione occhio-mano. C’è qualcosa, comunque, in alcuni dei giochi, che può tenere attaccati allo schermo per diverso tempo, e se siete in sintonia con i rompicapo o giochi di carte troverete pane per i vostri denti, ma in sostanza, si tratta di una versione elettronica del “passatempo più sano ed economico”, sulla quale però non si è fatto nemmeno un tentativo di ispessire la struttura dei giochi o il loro aspetto. L’aggiunta della connessione Wi-Fi è un buon plus nella valutazione generale, ma molti dei giochi presenti sono davvero troppo poveri di mordente e brutti da vedere. Il videogiocatore esperto difficilmente potrà trovare interessante questo titolo, che potrebbe invece interessare gli utenti casual, che intendono utilizzare la console solo per riempire le brevi pause della routine quotidiana, purché non si facciano prendere dalla tristezza che traspira dalla grafica…
Pro:
- Divertimento rapido da piccole dosi
- Alcuni giochi sono interessanti
- Presenza di leaderboards online
- Generalmente privo di mordente
- Comparto tecnico poverissimo
- Assenza di game sharing con una cartuccia sola
Forse non molti videogiocatori hanno avuto confidenza con i giochi proposti in questa collezione di Midway per Nintendo DS. In effetti, si tratta di titoli derivati da quelle macchinette che trovano spazio all’interno di bar, o pub, o circoli ricreativi, spesso associate a Video Poker o ad altre forme d’intrattenimento che, nonostante condividano diverse caratteristiche con gli arcade, hanno in effetti poco da spartire con le gloriose macchine da sala-giochi, propriamente catalogate sotto la categoria video game. D’altra parte, il Nintendo DS ha dimostrato di essere ben più di una semplice console nel senso classico del termine, dando modo di espandere il proprio mercato a tutta un’altra fascia di utenza che vede il doppio schermo Nintendo come “la macchinetta per far esercitare il cervello”, e da lì a tutta la serie di produzioni interne, affini o semplicemente copiate dalla Touch!Generations. Da una parte bisogna tenere conto di questa premessa, nel parlare di Touchmaster, dall’altra si deve considerare la relativamente scarsa dimestichezza di Midway con Nintendo DS, che al contrario di molti altri publisher non si è ancora lanciata completamente sul nuovo schiacciasassi (dal punto di vista di mercato, si intende) della casa di Kyoto. Questo gioco ha in effetti tutto il sapore delle prime produzioni di un publisher su Nintendo DS: concept semplici, essenziali, insaporiti un po’ dall’utilizzo del touch screen.