Epoca Sengoku, samurai, viaggi nel tempo, mostri da annientare: ingredienti effettivamente un po' strani, soprattutto per un hack 'n slash da pubblicare giusto in tempo per il periodo estivo. Eppure, se Koei Tecmo ha insegnato qualcosa ai giocatori, è proprio quella di fare affidamento sulle sue formule ormai da tempo collaudate, al di là di contenuti e protagonisti. Non stupitevi, quindi, se vi ritrovate in preordine sui principali negozi digitali un titolo come Touken Ranbu Warriors, il cui nome magari non vi dice nulla, né si rivelano esplicative le sue immagini.
Persino il prezzo sembra giustificato da un preciso contesto multimediale: Touken Ranbu Warriors è il secondo videogioco - questa volta completamente in 3D - di un anime di nicchia, Touken Ranbu: Hanamaru. Il primo era stato un gioco di carte collezionabili online, Touken Ranbu -ONLINE-. L'operazione di Koei Tecmo è stata quella di adattare a Touken Ranbu un genere che padroneggia perfettamente: quel "1 vs. 1,000" warriors che chi scrive personalmente non riesce mai a distinguere tanto bene dal mousou vero e proprio.
Il risultato? Un gioco d'azione immediato, divertente e discretamente curato. Non ci credete? Leggete la recensione di Touken Ranbu Warriors.
Trama: samurai e revisionismo storico
Il contesto narrativo di Touken Ranbu Warriors è lo stesso proposto dall'anime Touken Ranbu: Hanamaru, ma la visione del secondo non è necessaria per comprendere il primo: il videogioco, infatti, spiega tutto ciò che occorre sapere attraverso rapidi filmati iniziali. Apprendiamo così che nell'anno 2205 i revisionisti storici hanno iniziato, non si sa bene come, ad attaccare il passato per alterare la storia dell'umanità a proprio favore. A essere preso di mira è soprattutto il periodo Sengoku.
Il Governo del Tempo ha deciso così di correre ai ripari, avvalendosi dei poteri dei Seniwa, individui in grado di dare vita agli oggetti oppure di riportare in vita spade storiche dell'epoca donando loro il corpo di giovani guerrieri. I protagonisti veri e propri di Touken Ranbu Warriors sono appunto i Touken Danshi, quindici tra i Seniwa più potenti di sempre, incaricati di proteggere l'epoca storica del Giappone. Fin qui tutto chiaro, nonostante un minimo di complessità pur sempre legata a una produzione che non si conosce bene.
A questo contesto, la produzione targata Koei Tecmo aggiunge la "sua" trama. I Tounken Danshi si stanno godendo la primavera, in un periodo di relativa tranquillità: ma ecco arrivare l'ennesimo attacco da parte dei demoni dell'Armata del Revisionismo. Mentre affrontano i mostri, un messaggero del Governo, la volpe Konnosuke, spiega loro che il meglio deve ancora arrivare. La fortezza principale, detta honmaru, è sotto assedio, e all'orizzonte si profila l'ennesima guerra contro il nemico, in cui le attuali forze dei Touken Danshi potrebbero questa volta non bastare...
Gameplay: un po’ hack ‘n slash, un po’ mousou
Tutte le prime missioni di Touken Ranbu Warriors sono pensate per permettere al giocatore di prendere confidenza con le meccaniche di base (e avanzate) del titolo. Magari qualcuno è arrivato al videogioco solo perché cultore dell'anime in questione: gli sviluppatori di DMM Games hanno pensato anche a loro, perché la modalità "facile" permette di eseguire in automatico tutte le azioni più complesse e potenti, così da avanzare senza il benché minimo problema. La finalità, in questo caso, è semplicemente quella di godersi una buona storia.
Il gameplay del titolo, invece, oscilla costantemente tra l'hack 'n slash puro e il mousou. Prima di ogni missione il giocatore sceglie quale Tounek Danshi controllare (inizialmente la scelta è limitata, più avanti avrà a disposizione la rosa completa), ognuno dotato di parametri, movimenti e mosse differenti. Gli obiettivi delle singole missioni possono variare, ma grossomodo si tratta sempre di eliminare ogni demone presente a schermo, partendo dal punto A e arrivando a quello B di un determinato ambiente. Nulla di originale, ma l'immediatezza del tutto e il combat system rendono quella di Touken Ranbu Warriors un'esperienza assai appagante.
Ogni personaggio esegue con Y l'attacco base, con X quello potente; soltanto il primo dei due può essere concatenato in una serie di combo. La pressione di R con l'aggiunta di uno dei quattro tasti base, poi, dà vita a un'azione speciale, la quale varia a seconda della combinazione e soprattutto a seconda dei personaggi presenti. In questo modo, le azioni in combattimento e l'offensiva in sé si mostrano estremamente variegate; padroneggiare il tutto allontana la noia per un bel po' di ore, e quest'ultima è sempre stata la minaccia principale del genere in questione.
È difficile invece stabilire quali delle due anime sia quella predominante in Touken Ranbu Warriors: l'azione è sempre centrale, questo è assodato, ma le modalità offensive da parte dei nemici variano. A volte attaccano in gruppi sparuti di demoni più potenti del solito - anche innescando interessanti QTE all'arma bianca, in cui uno dei due duellanti deve prevalere - altre volte è impossibile tenere il conto dei rivali a schermo, che salgono nell'ordine delle centinaia. Qui l'hack 'n slash cede il posto al mousou vero e proprio, in cui lo scopo principale è quello di demolire fila e fila di nemici tutti identici e tutti egualmente insignificanti. Al termine di ogni livello, i personaggi utilizzati guadagno punti esperienza, potenziandosi e sbloccando nuove abilità.
Honmaru: casa dolce casa
I samurai, anche quelli dotati di poteri magici, non sono sempre in guerra: devono pur riposarsi. E quando si riposano, si recano all'Honmaru, cioè alla fortezza personale ospitante le forze speciali del Governo del Tempo. Nel contesto delle meccaniche di gioco, l'Honmaru funge da hub principale, cioè da casa-base. Ma non si tratta della semplice schermata bidimensionale dalla quale salvare i progressi, accedere alle impostazioni, visualizzare i DLC e, naturalmente, rigiocare le vecchie missioni e avviare le successive per proseguire nella storia. La fortezza permette anche di accedere a tutta una serie di attività passive.
I singoli Touken Danshi possono infatti essere assegnati a precise stanze e ambienti dell'Honmaru: cioè permetterà di aumentare la loro esperienza, di sboccare nuove abilità, di ottenere materiali utili in un secondo momento per i potenziamenti. Non solo: il fandom potrà assistere a interazioni originali e inattese tra singoli Tounek Danshi, se il giocatore sarà in grado di assegnare specifiche coppie ad altrettanto specifiche aree della dimora. Si tratta insomma di una variazione nel flusso costante delle battaglie, un po' per rendere più variegata un'offerta, e un po' anche per sperimentare finalmente qualcosa di nuovo.
Tra parentesi Touken Ranbu Warriors, oltre a un buon ritmo narrativo, dimostra anche in altri aspetti di non essere semplicemente un prodotto pensato e venduto "giusto perché esiste l'anime di riferimento". La colonna sonora è ottima e associa brani pensati in modo equilibrato per i momenti di azione e non; il colpo d'occhio complessivo è più che soddisfatto, anche in modalità portatile; i rallentamenti minimi. Gli ambienti non saranno eccessivamente vasti, ma compensano in cura e varietà.
Conclusioni
Touken Ranbu Warriors arriva un po' a sorpresa, fatta eccezione per i fan dell'anime Touken Ranbu: Hanamaru, i quali ne avranno seguito probabilmente con molta attenzione lo sviluppo. Non è invece una gran sorpresa il suo rivelarsi godibilissimo sia come hack 'n slash sia come mousou, proponendo tra l'altro due diversi livelli di difficoltà in grado di renderlo davvero adatto a ogni tipo di giocatore. La narrazione, buona nei ritmi e soprattutto originale, si accompagna a un'ottima colonna sonora e soprattutto a filmati che davvero non hanno nulla da invidiare all'anime vero e proprio. Considerando anche il monte ore complessivo, tarato verso l'alto e verso la completa rigiocabilità (buona fortuna nel portare al massimo livello tutti i presenti!), Touken Ranbu Warriors potrebbe rappresentare il vostro prossimo acquisto. Sempre che ne apprezziate il genere, naturalmente.
PRO
- Fedelissimo all'anime
- Grafica e sonoro niente male
- Gameplay conservativo ma efficace
CONTRO
- Ai nuovi arrivati servirà tempo per conoscere ben 15 eroi
- I combattimenti di coppia lasciano il tempo che trovano
- Il livello di sfida resta comunque limitato