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Trails of Cold Steel 3, la recensione di un GDR tutto da scoprire che torna su PS5

NIS America ripropone su PS5 Trails of Cold Steel 3 da solo o in bundle col quarto episodio: approfittiamone per scoprire o riscoprire una serie straordinaria.

RECENSIONE di Christian Colli   —   12/02/2024
Trails of Cold Steel 3, la recensione di un GDR tutto da scoprire che torna su PS5
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III
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Ai fan di The Legend of Heroes questa recensione sembrerà tardiva, ma loro sanno per primi che Multiplayer.it ha avuto un rapporto incostante con la saga targata Nihon Falcon. Complice l'annuncio di una versione PlayStation 5 degli ultimi due Trails of Cold Steel abbiamo deciso di dedicare al terzo e al quarto capitolo due analisi separate: quella del finale arriverà tra qualche giorno. Nel frattempo concentriamoci sulla recensione di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel 3.

Cominciare dal terzo?

Rean alle prese con la nuova Classe VII della Thors Academy
Rean alle prese con la nuova Classe VII della Thors Academy

Partiamo dalla domanda più ovvia che starà frullando nella mente di ogni lettore che si sta avvicinando per la prima volta a Trails of Cold Steel, magari attirato dalle illustrazioni in puro stile anime: si può cominciare a giocare da questo pacchetto o, anche più semplicemente, da Trails of Cold Steel 3? La risposta non è così semplice. In breve, potremmo limitarci a dire assolutamente no e chiuderla lì, grazie e arrivederci. "Sì, però" sarebbe più onesto, ma quel però è grande come una casa. Vedete, la serie Trails - che fa parte del più grande disegno che è The Legend of Heroes, in corso dal 1989 - si divide in tre archi narrativi suddivisi in circa dieci titoli, di cui gli ultimi cinque esistono non solo in quanto arco narrativo a sé stante, ma anche come una chiusura generale che intreccia tutte le sottotrame cominciate nei capitoli precedenti.

Per farla breve, nel caso in cui vogliate capire davvero tutto dell'intricata storia di Trails, dovreste cominciare dall'inizio, da Trails in the Sky, e proseguire giocando Trails in the Sky SC e Trails in the Sky the 3rd prima di passare a Trails from Zero e Trails to Azure. Completati gli archi narrativi di Liberl e Crossbell, potrete dedicarvi ai quattro Trails of Cold Steel che compongono il cosiddetto arco di Erebonia e chiudere tutto con Trails into Reverie. La saga prosegue quindi con un nuovo arco narrativo che comincerà con Trails Through Daybreak, attualmente in fase di localizzazione.

Non abbiamo ancora risposto alla vostra domanda. Si può cominciare a giocare Trails of Cold Steel dal terzo episodio? Sì, però rischiate di capirci poco. Se i primi due Trails of Cold Steel tutto sommato si smarcavano, concentrandosi su nuovi personaggi per stabilire i punti cardini del nuovo arco narrativo, Trails of Cold Steel 3 già nelle primissime ore affonda le unghie in una ricca mitologia, facendo riferimento a nomi, luoghi ed eventi con la pretesa che il giocatore li conosca. In verità, Nihon Falcon ci viene in aiuto con un'enciclopedia abbastanza dettagliata, accessibile dalla schermata iniziale del gioco, che descrive ogni personaggio, termine o evento, offrendo anche una sinossi abbastanza dettaglia di ogni capitolo precedente.

Dunque, se non volete affrontare un'avventura che comincia in medias res e sentirvi spaesati, per non dire sopraffatti, dalla risma di nomi che la sceneggiatura vi tira addosso a ripetizione, e se non volete studiarvi la corposa ma fondamentale enciclopedia, potete tranquillamente rinunciare all'impresa prima di iniziarla. Per fare un paragone abbastanza calzante, sarebbe un po' come cominciare a vedere i film del Marvel Cinematic Universe da Avengers: Infinity War. Ma se eravate in sala, quei giorni, dopo esservi sciroppati dieci anni di film, potete intuire benissimo che tipo di sensazione si prova a giocare i momenti climatici di Trails of Cold Steel 3, e questo ve lo sta scrivendo uno che ha praticamente saltato i primi due archi narrativi.

Nel tempo libero possiamo esplorare gli scenari per conoscere meglio i personaggi
Nel tempo libero possiamo esplorare gli scenari per conoscere meglio i personaggi

La scrittura di Trails è semplicemente fenomenale. L'esposizione è ricca ma mai prolissa o ripetitiva; i personaggi sono delineati facilmente da dialoghi frizzanti, precisi e intelligenti. Il sapore è quello di una grande epopea, un Guerra e pace in salsa anime, con tutti i limiti del caso: vale a dire, se detestate i cliché giapponesi young adult con gli adolescenti che compiono imprese gigantesche, pilotano mech e salvano il mondo da forze sovrannaturali, Trails è una storia da cui dovete stare lontanissimi. Se invece apprezzate quel tipo di narrativa, l'avventura di Rean Schwarzer è probabilmente un'esperienza imprescindibile... purché conosciate l'inglese, dato che Trails of Cold Steel 3 non è stato localizzato in italiano. Fortunatamente si tratta di un inglese scolastico e di facile comprensione.

Per rispetto nei confronti di non ha ancora giocato Trails of Cold Steel, qui ci limiteremo a spiegare che Rean è il protagonista indiscusso di questo arco narrativo che ha coinvolto i giovani cadetti della Thors Military Academy nella guerra civile che ha scosso l'impero di Erebonia. Trails of Cold Steel 3 comincia circa un anno e mezzo dopo il finale del precedente episodio: Rean, ormai noto ai più col soprannome di Ashen Chevalier, si è diplomato in ritardo rispetto ai suoi compagni della Classe VII e ha scelto di addestrare i problematici studenti della succursale che la Thors ha aperto nei pressi della placida cittadina di Leeves. A sua insaputa, però, il machiavellico cancelliere Osborne e la misteriosa società segreta nota come Ouroboros continuano a cospirare contro tutto e tutti.

Un gameplay esperto

Il sistema di combattimento è davvero appagante
Il sistema di combattimento è davvero appagante

La storia di Trails of Cold Steel 3 si intreccia fortemente con una struttura che a prima vista può ricordare i più recenti Persona, e che in un certo senso scandisce il ritmo del racconto, inizialmente molto compassato e riflessivo: dovendo addestrare la nuova Classe VII, Rean si trova ad accompagnare i suoi alunni in missioni apparentemente di routine, imparando a conoscerli meglio sul campo di battaglia e nel tempo libero. Quest'ultimo permette di girare per la città e per il campus, e di interagire con i vari PNG, accettando incarichi secondari o spendendo i limitati Bonding Point (BP) per conoscere meglio i personaggi e le loro storie o mettere le mani su varie ricompense.

In queste fasi iniziali dell'avventura, in un titolo che dura intorno alle 50 ore, Trails of Cold Steel 3 assume i lineamenti di un'avventura abbastanza tradizionale e neppure troppo avvincente. I più attenti noteranno subito che la narrazione si prende i suoi tempi, componendo un mosaico politico e militare pezzo dopo pezzo, mentre la posta in gioco si alza sempre di più intorno ai giovani protagonisti. I toni spensierati, insomma, lasciano il posto a una narrativa più incalzante nel giro di qualche ora, spiccando il volo in un ultimo atto pieno di suspense in cui ogni nodo sembra venire al pettine.

I Brave Order consumano i BP accumulati con i Link Attack per conferire al gruppo diversi vantaggi
I Brave Order consumano i BP accumulati con i Link Attack per conferire al gruppo diversi vantaggi

In questo senso, Trails of Cold Steel 3 è un GDR fatto e finito, vecchia scuola sotto diversi aspetti, ma più vicino all'era anche un po' sperimentale degli ultimi anni. Il sistema di combattimento, per esempio, è un piccolo gioiello di complessità e strategia che può dare qualche grattacapo, specie se non si ha un'infarinatura dai precedenti Cold Steel di cui è una diretta evoluzione. L'esplorazione si svolge in tre dimensioni - e in scenari più che discretamente elaborati - con i nemici visibili che gironzolano per stanze e corridoi: il contatto innesca il caricamento dello scontro, che si può cominciare con un piccolo vantaggio usando le armi per attaccare il modello 3D.

Sul campo di battaglia ci sono diversi parametri da considerare e tenere a mente, a cominciare dalla distanza tra i nostri personaggi schierati - un massimo di quattro - e i loro bersagli. Lo spazio è infatti importante non solo per evitare uno spreco di turni, ma anche per colpire i nemici con potenti attacchi ad area. Nella fattispecie, oltre a usare armi e oggetti consumabili, i personaggi possono ricorrere a due tipi di abilità aggressive e difensive: Orbal Arts e Craft.

La versione PlayStation 5 di Trails of Cold Steel 3 migliora la risoluzione e i caricamenti
La versione PlayStation 5 di Trails of Cold Steel 3 migliora la risoluzione e i caricamenti

Le Orbal Arts consumano EP e dipendono dai Quartz installati nell'unità ARCUS di ogni personaggio: sono cristalli non troppo diversi dalle Materie di Final Fantasy VII che permettono di lanciare gli incantesimi corrispondenti. Esistono tantissimi tipi di Quartz diversi, che possono essere anche fabbricati o potenziati, ed è importante abbinarli a ogni personaggio per costruire ruoli e sinergie. Trails of Cold Steel 3 non è un gioco terribilmente impegnativo al livello di difficoltà predefinito dei cinque disponibili, ma è comunque possibile cambiarlo in qualsiasi momento per impepare una sfida più che accettabile, bilanciata intorno a un sistema di resistenze elementali che richiede un certo grado di attenzione. I nemici, inoltre, possiedono un indicatore che, una volta azzerato a suon di botte, causa una temporanea condizione di stordimento (Break) durante la quale il bersaglio incassa molti più danni.

Il momento del Break è solitamente quello più opportuno per scaricare sui nemici sfortunati gli attacchi chiamati Craft, che consumano CP, una risorsa che, a differenza degli EP, si accumula sferrando o incassando danni. E sempre diversamente dalle Orbal Arts, i Craft sono specifici per ogni personaggio, che li impara aumentando di livello.

L'enciclopedia inclusa nel gioco vi aiuterà a barcamenarvi con la lunghissima storia di Trails
L'enciclopedia inclusa nel gioco vi aiuterà a barcamenarvi con la lunghissima storia di Trails

Le possibilità offerte dal sistema di combattimento non finiscono qui, perché Trails of Cold Steel 3 può contare ancora una volta sui Link Attack che, diversamente da quanto accadeva in precedenza, non dipendono più dalle interazioni tra i personaggi nel tempo libero, ma semplicemente dalla Link EXP accumulata facendo combattere insieme certi personaggi. Più è alto questo valore, maggiore sarà la possibilità di concatenare un attacco congiunto, che a un certo punto potremo anche sviluppare in Rush Attack o addirittura quadrupli Burst Attack, che coinvolgono l'intera squadra, spendendo i Brave Point accumulati con i Link Attack: una risorsa che si può spendere anche in Brave Order, una sorta di bonus di gruppo che cambia da personaggio a personaggio.

Come si può intuire, il sistema di combattimento incrocia molteplici dinamiche in un tutt'uno organico e a prima vista soverchiante, e non abbiamo neppure sfiorato altre variabili come le numerose condizioni anomale o il combattimento a bordo dei mech. Il titolo Falcom, tuttavia, si prende il suo tempo per spiegare al giocatore ogni meccanismo attraverso tutorial esaurienti, mettendolo alla prova strada facendo con una curva di apprendimento morbida e strutturata.

Le S-Craft sono le abilità più potenti e spettacolari
Le S-Craft sono le abilità più potenti e spettacolari

Trails of Cold Steel 3 è un JRPG completo che rispecchia l'enorme esperienza dello sviluppatore nipponico e omaggia la storia del genere. Non mancano minigiochi e collezionabili, dalla pesca alla cucina, passando per il Vantage Master: un card game a turni a cui sembrano giocare praticamente tutti in quel di Erebonia. I giocatori in cerca di un titolo ricco e sfaccettato dal punto di vista del contenuto giocabile non potranno che restarne entusiasti e siamo sicuri che vorranno sviscerarlo, magari per sbloccare i numerosi Trofei o raggiungere gli obiettivi che garantiscono una ricompensa se l'avvio di Trails of Cold Steel IV rileva il salvataggio di completamento nella memoria della console.

La storia, come potete immaginare, non finisce qui. L'esplosivo cliffhanger finale rimanda direttamente al capitolo successivo di questo arco narrativo, che stiamo già giocando e di cui troverete presto la recensione su queste pagine. Una lacuna che siamo felici di aver deciso di colmare, seppur con colpevole ritardo, grazie a un'edizione PlayStation che, in realtà, aggiunge pochino al titolo originale: migliora risoluzione, fluidità e caricamenti, incorpora i DLC cosmetici e poco altro.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (7)
7.3
Il tuo voto

Trails of Cold Steel III è un JRPG di eccezionale fattura che arriva su PlayStation 5 con qualche piccolo miglioramento. Questo significa avere a che fare con un titolo di sette anni fa, prodotto con un budget molto più contenuto rispetto ai grandissimi tripla A di oggi, ma in grado di offrire una qualità straordinaria sia dal punto di vista narrativo che da quello del gameplay. Ci piacerebbe poter dire che si tratta di un punto di partenza perfetto per chi non conosce la serie ma la verità è che, se non avete giocato i precedenti Trails, e non intendete recuperarli subito, dovrete portare pazienza nei confronti di una sceneggiatura che pretende, se non una fedeltà decennale e una memoria prodigiosa, quantomeno una consultazione frequente di qualche wikia. Però ne vale la pena, credeteci.

PRO

  • Prosegue la storia di Rean Schwarzer, avviandola verso il gran finale
  • Sistema di combattimento eccellente
  • Tantissimi contenuti che richiamano i JRPG vecchia scuola

CONTRO

  • Se non avete giocato almeno i primi due Cold Steel, potrebbe essere difficile capire ogni sfumatura della trama
  • Pochi miglioramenti o aggiunte in versione PlayStation 5