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Unhappy Raccoon, la recensione di un action RPG roguelike "furry"

La recensione di Unhappy Raccoon, un gioco che spicca per interesse tra gli svariati action RPG per piattaforme mobile disponibili questo periodo.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   14/10/2022
Unhappy Raccoon
Unhappy Raccoon
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Per usare un eufemismo, si comincia a non sentire più la mancanza di RPG in stile roguelite, ma bisogna anche dire che quando se ne trova uno ben fatto è difficile non farsi prendere dall'assuefazione. Dunque spesso basta avvicinarsi a uno di questi, specialmente se ben costruito, per rientrare nel tunnel, come vediamo in questa recensione di Unhappy Raccoon.

D'altra parte, su mobile il fenomeno non è forse ancora arrivato alla diffusione estrema che stiamo vedendo su PC e console, dunque c'è sicuramente spazio per nuovi esponenti sulle piattaforme portatili, soprattutto se dotati anche di una caratterizzazione piuttosto stravagante e vistosa, in grado di attirare l'attenzione in maniera spiccata. Il "furry", ovvero lo stile grafico che utilizza animali antropomorfi dal look anche piuttosto stiloso e moderno come protagonisti di storie, è forse un tipo di caratterizzazione tra i più polarizzanti, ma in questo caso il tutto è talmente curato da poter risultare piacevole forse anche per i maggiori detrattori dei personaggi pelosi.

D'altra parte bisogna dire che gli elementi narrativi non sono proprio preponderanti qui, dunque la caratterizzazione serve più a costruire un'estetica particolare che a raccontare una complessa storia di rapporti interpersonali tra animali più o meno avvenenti. La storia è abbastanza trita e non molto approfondita: nell'universo in questione, la divinità Raccoon concede agli avventurieri di esplorare vari pianeti, prendendo parte a sfide che ne dimostrino il valore in combattimento.

In questa sorta di ordine costituito si sta però infiltrando qualcosa di nuovo, minaccioso e oscuro, che i protagonisti dovranno ovviamente affrontare esplorando vari pianeti e ripulendone la superficie dagli scagnozzi del male. Non c'è molto altro da dire: si tratta di sbloccare i 6 eroi che compongono il roster di base (solo la prima, Kitana, può essere utilizzata all'inizio) e con questi viaggiare per l'universo a bordo di un'astronave da ampliare, modificare e personalizzare, visitando diversi pianeti e completandone i dungeon. Unhappy Raccoon è distribuito come free-to-play e la sua natura da roguelike piuttosto tendente al grinding può spingere verso le micro-transazioni, anche se per il momento il sistema sembra piuttosto equo e bilanciato.

Action RPG roguelite

Unhappy Raccon: Kitana, il personaggio iniziale
Unhappy Raccon: Kitana, il personaggio iniziale

La struttura mischia elementi da action RPG con meccaniche hack and slash al tipico andamento del roguelike, con il loop del gameplay che si ripete fino alla conclusione dei singoli dungeon. In mezzo alla battaglia, considerando anche il tipo di inquadratura adottato, Unhappy Raccoon ricorda un po' Diablo, ma soprattutto Hades, tanto per fare un esempio recente fra quelli più illustri. Quando la nave spaziale approda su un pianeta, parte il classico schema: dopo la scelta del bonus iniziale da utilizzare (legato a magie elementali da applicare alle armi standard del personaggio) si parte alla scoperta del dungeon, che è composto da una serie di stanze collegate tra loro, tutte da ripulire dai nemici che si presentano sempre più numerosi e agguerriti avanzando verso il traguardo. Ogni personaggio è caratterizzato da tratti specifici e armi preferite, che modificano lo stile di combattimento presentando le classiche variazioni tra attacchi a distanza, da mischia o soluzioni intermedie.

Il sistema di combattimento ricalca quello degli hack and slash classici, con la necessità di agire velocemente e schivare gli attacchi per quanto possibile, premendo sui tasti corrispondenti agli attacchi speciali e alle abilità attive e passive con relativo cooldown. I controlli su touch screen, con stick e tasti virtuali, sono come di consueto poco piacevoli ma in questo caso, se non altro, rispondono bene e riescono ad essere quanto più intuitivi possibile, rendendo l'azione piuttosto leggibile, anche se le schivate e le manovre precise restano alquanto problematiche nelle situazioni più concitate.

Unhappy Raccon: l'albero delle abilità
Unhappy Raccon: l'albero delle abilità

L'altro pilastro del gameplay è la progressione e gestione dei personaggi, elemento fondamentale per spingere a tornare a ripetere anche diverse volte lo stesso dungeon alla ricerca della conclusione, visto che i progressi vengono comunque conservati da un tentativo all'altro. C'è un albero delle abilità veramente molto ampio per ogni combattente, anche se nessuno di questi riesce ad emergere per caratterizzazioni specifiche, risultando tutti piuttosto intercambiabili l'uno con l'altro.

I personaggi in stile "furry" sono ovviamente l'elemento che spicca maggiormente dal punto di vista estetico, con un character design particolarmente curato e di alto profilo, che si riflette anche in una realizzazione tecnica 3D di notevole fattura, considerando anche le piattaforme su cui gira il gioco.

Unhappy Raccon: uno screenshot
Unhappy Raccon: uno screenshot

Gli scenari dei dungeon procedurali ovviamente sono costruiti in maniera semplice e con diversi elementi ripetitivi, come si conviene a questa tipologia di level design, ma in generale la rappresentazione di questo strano mondo è molto convincente. Tra elementi futuristici e totalmente fantastici e alcune caratteristiche che si rifanno invece più chiaramente alla realtà, Unhappy Raccoon è un gioco dall'aspetto interessante, sempre che riusciate ad affrontare la caratterizzazione dei personaggi.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.17.0
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.9
Lettori (2)
5.8
Il tuo voto

Come ogni action RPG roguelite ben costruito, anche in Unhappy Raccoon si innesca presto la dipendenza da loop costante, un meccanismo che è parte integrante del gameplay in questo genere di giochi e dev'essere supportato da un buon sistema di combattimento e una progressione funzionale (per le declinazioni "lite"). Il gioco di XD Entertainment offre buone soluzioni su questi fronti, ma risulta carente per quanto riguarda la caratterizzazione di ambientazioni, storia e personaggi, con quest'ultimo aspetto particolarmente critico se si sopportano poco i "furry". Il risultato è un titolo divertente sulle prime ma che può facilmente non riuscire a prendere sul lungo termine, ed è un peccato perché in questo modo si perde anche la possibilità di approfondire i vari personaggi che offrono alcune variazioni interessanti nell'esperienza di gioco.

PRO

  • Meccanica di gioco buona tra sistema di combattimento e progressione
  • Caratterizzazione originale ma probabilmente controversa
  • Sistema di monetizzazione onesto

CONTRO

  • Molto ripetitivo e con poca spinta all'esplorazione
  • Personaggi e ambientazione potrebbero non piacere a molti