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Unreal II: The Awakening

Unreal ritorna finalmente su Xbox con questo The Awakening. La nostra recensione.

RECENSIONE di La Redazione   —   18/03/2004
Unreal II: The Awakening
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Unreal II: The Awakening
Unreal II: The Awakening

What is real?

In Unreal II: The Awakening vestiremo i panni di uno space marine di nome John Dalton, che cacciato dalle file della polizia galattica Colonial Authority s’imbarcherà, assieme ad altri reietti, in una serie di sanguinarie missioni alla ricerca di preziosi e potenti manufatti. Nel corso delle 12 missioni vedremo il nostro John combattere più volte spalla a spalla con i suoi compagni, ma anche imbarcarsi in pericolose spedizioni solitarie. Pericolose, in effetti, è una parola un po’ grossa, dato che i due livelli di difficoltà selezionabili (normal e hard) risulteranno ben presto calibrati troppo verso il basso, rendendo così un’avventura d’alto rischio in una mera passeggiata attraverso i paesaggi creati dagli sviluppatori. Riuscire a portare a termine il gioco senza morire a livello normal sarà, oltre che facile, quasi imperativo. D’altro canto, troppo deficitaria è la potenza dei colpi nemici che, se pur dotati di una IA quantomeno passabile, riusciranno a stento a scalfire la corazza del nostro alter ego. E se il sistema di combattimento sostanzialmente è standard, i controlli offrono luci ed ombre bellamente intersecate. Solo posti al sole invece per l’armamentario, dall’alto del suo futuristico stile che strizza però l’occhio alle armi dei giorni nostri. Potremo quindi demolire i nostri nemici con fucili d’assalto o laser, pistole a fotoni e lanciafiamme, così come lanciagranate e lanciamissili. Inoltre, ogni arma avrà anche uno sparo potenziato e caricabile, ovviamente più dannoso ma anche più lento nell’esecuzione.

Unreal II: The Awakening
Unreal II: The Awakening

Multi-killer

L’insipida parentesi single player sarà spalleggiata da una modalità cooperativa e dal servizio Live. La possibilità di intraprendere l’avventura in compagnia di un amico prende forma in uno split screen orizzontale che presenterà sostanzialmente gli stessi pregi e difetti del single player. Nonostante la componente multiplayer risulti sempre gradita, riuscirà a spiccare il volo solo per le prime sessioni di gioco, per poi cadere in picchiata in un baratro decisamente fondo. Più complesso è il discorso riguardante il Live, rappresentato da una modalità di gioco non troppo dissimile dal capture the flag già visto nelle precedenti versioni. XMP – così si chiama l’opzione di gioco on line – supporterà fino a 12 giocatori, che divisi in due squadre si dovranno dare battaglia contendendosi 4 manufatti. La vittoria andrà al team che per primo riuscirà ad impossessarsi di tutti gli artefatti, oppure, se allo scadere del tempo utile nessuno avrà risposto al basilare requisito di cui sopra, a chi avrà ottenuto più punti. Guadagnare punti sarà possibile grazie a determinate mosse sul battlefield, in un bilanciato e funzionante sistema di assegnazione. Qualche problema è invece derivato dall’eccessiva ampiezza delle ambientazioni, che richiederanno tassativamente 12 partecipanti per non diventare eccessivamente dispersive. Purtroppo una volta superata la soglia degli 8 giocatori si verificheranno lag piuttosto frequenti e fastidiosi a tal punto da deturpare l’esperienza on line. Nemmeno la realizzazione tecnica, che su PC tuttora fa la sua brava figura, riesce a sollevare le sorti di questo Unreal II: The Awakening. Le ambientazioni offrono un altalenante tasso qualitativo, sia per design che per la finalizzazione in poligoni. Clipping ed un fogging leggero accompagneranno il giocatore per tutta la durata del gioco, che non risplende nemmeno per la qualità delle texture. Inoltre i modelli dei NPC risultano piuttosto grezzi, anche se notevolmente migliori rispetto alle costruzioni poligonali dei nemici, che sfoggeranno oltretutto le animazioni fra le peggiori viste negli ultimi tempi. Se infine aggiungiamo un frame rate piuttosto instabile e dei tempi di caricamento decisamente esosi, la frittata è bella che pronta. Fortunatamente il comparto sonoro migliora decisamente la situazione, soprattutto in virtù di un doppiaggio in italiano ben realizzato e forte dell’ottima recitazione degli attori.

Unreal II: The Awakening
Unreal II: The Awakening

Commento

Unreal II: The Awakening è il frutto di un lavoro poco curato, nonché porting malriuscito, di una versione PC sicuramente più godibile. I difetti di questa conversione sono tanti e indubbiamente minano un’esperienza di gioco che resta a galla solo grazie alle modalità multiplayer, anch’esse comunque intaccate da problemi degni di nota. In definitiva questa produzione Atari si rivolge quasi esclusivamente ai fan della serie, a patto che non abbiano già giocato con la versione PC. Chi invece è alla ricerca di un FPS su Xbox farà meglio a volgere lo sguardo verso produzioni decisamente più curate, peraltro presenti sulla console Microsoft in buona quantità.

    Pro:
  • Ottimo doppiaggio in italiano.
  • Gran varietà di armi.
  • In multi è divertente…
    Contro:
  • …ma non per molto.
  • Single player piatto.
  • Graficamente poco curato.
  • Caricamenti eccessivamente lunghi.

Partendo da un basilare concetto o definizione si può tranquillamente risalire al blasone di un gioco. Unreal è da sempre uno dei massimi esponenti del genere dei First Person Shooter, un gioco che negli anni è stato in grado di dettare i tempi e che ha racimolato oramai una folta schiera di appassionati accoliti. L’hype che si generò agli albori del 2003 per la versione PC di Unreal II: The Awakening fu smorzato da un prodotto complessivamente al di sotto delle aspettative, le cui lacune furono parzialmente colmate da patch. Non c’è dunque da stupirsi che la versione Xbox, in ritardo di circa un anno, sia passata un po’ in sordina. I motivi di questo interessamento ‘in libertà vigilata’, oltre che per la parziale delusione nata dalla versione PC, sono riconducibili ad una non eccelsa qualità tecnica scaturita dagli screen e dai filmati fin qui mostrati. Con la versione definitiva fra le mani possiamo dunque decretare quanto questo porting possa insidiare gli illustri capostipiti del genere presenti sulla console Microsoft.