Warhammer: Chaosbane è finalmente uscito dalla fase beta ed è pronto per essere scaricato da Steam. Si tratta di un classico hack 'n' slash ambientato nell'universo di Warhammer e firmato da EKO (la stessa di How To Survive). Avevamo provato la beta qualche settimana fa, e il lavoro dei ragazzi francesi ci aveva convinto a metà: c'era il fascino dell'universo di Games Workshop, il sistema di combattimento presentava degli spunti interessanti, ma mancavano diversi contenuti e anche il bilanciamento sembrava necessitare di alcune rifiniture. Ora che il titolo è nella sua forma definitiva possiamo darne un giudizio più concreto che purtroppo conferma le prime sensazioni. Non che non si vedano dei passi in avanti, ma non sono stati del tutto sufficienti, e l'impressione è che quello che viene proposto oggi non sia che lo scheletro dalle ottime potenzialità su cui però c'è ancora tutta una storia da costruire. Magari un po' meno sciatta di quella realizzata da Mike Lee (famoso autore della Black Library): il generale Magnus riesce a sconfiggere gli invasori guidati da Asvar Kul garantendo la vittoria alle popolazioni del nord, ma quando tutto sembra finito un ultimo rigurgito delle forze del male, guidate da Harbiger, ferisce gravemente l'eroe nella roccaforte di Nuln, lasciando l'impero senza una guida. Si candidano a salvatori della patria il soldato Konrad Vollen, il mago Elontir, lo sventratore Bragi Axebiter e l'esploratrice Elessa, ciascuno dei quali mosso da specifiche motivazioni che vengono spiegate durante l'introduzione "personalizzata". A parte questo, però, la storia si svolge nello stesso modo per tutti e quattro.
Prepariamoci...
Una volta selezionati personaggio e livello di difficoltà (noi l'abbiamo provato al quarto dei dieci), c'è ben poco tempo per le cerimonie: giusto un paio di battute scambiate con il grande mago Teclis per capire che l'origine del male proviene da bassifondi e in men che non si dica ci troviamo nelle fogne di Nuln. La struttura di Chaosbane è ricalcata su quella di Diablo, con particolare riferimento al primo episodio. C'è un accampamento/hub compatto da dove si raccoglie l'unica quest disponibile per poi partire alla ripulitura del dungeon. Terminato l'incarico si ritorna al punto di partenza e così via sino al termine. L'unica attività collaterale è la gilda dei commercianti a cui donare equipaggiamento superfluo in cambio di esperienza e frammenti magici. La schermata dell'inventario è rimasta quella grezza della beta: le icone degli oggetti sono un po' troppo grandi e non riposizionabili, mentre alcuni tab avrebbero potuto essere accorpati con i due principali: equipaggiamento e magie. L'aumento di livello non prevede l'assegnazione di punti, ma un semplice incremento di quelli conoscenza e lo sblocco di incantesimi più potenti. L'albero delle abilità, concettualmente simile per tutti gli eroi, le suddivide in passive e attive, e queste ultime in normali (che permettono di accumulare mana) e avanzate (che invece lo consumano). Indipendentemente dalla natura, possono essere equipaggiate solo se la loro sommatoria è inferiore al monte a punti disposizione. Questo dovrebbe rendere più raffinato il bilanciamento: ad esempio si potrebbe rinunciare a un determinato tipo di attacco potente ma costoso, per mantenere attivi un modificatore sull'esperienza e uno sulla resistenza al fuoco.
All’attacco!
Il combat system è immediato e piacevole, a parte qualche sporadico impuntamento del cursore che costringe al riposizionamento del mouse. Lo schema è quello classico degli hack 'n' slash, con i nemici che si avventano sull'eroe come api sul miele. Con tutto il bestiario messo a disposizione dall'universo di Warhammer la varietà non fa certo difetto al titolo di EKO; ci sarebbe forse qualcosa da ridire sul comportamento dei mostri che adottano tecniche simili, differenziandosi più che altro per la resistenza a certi tipi di attacchi. Troveremo quindi i maghi che fuggono dopo aver evocato mostri di supporto; i guerrieri più coriacei che si intestardiscono nello scontro a corpo; gli arcieri che si posizionano a debita distanza per sfruttare la lunga gittata. I boss più grossi sono quelli meglio congegnati perché richiedono anche un minimo di abilità nel posizionamento, mentre spesso sono da preferirsi le ammucchiate su cui scaraventare l'ira divina. La fiala per la salute si rigenera automaticamente col tempo e non c'è altro modo per ripristinarla (se non con dei globi rossi lasciati saltuariamente cadere dai mostri che alimentano anche la barra della modalità berserk), mentre, come sopra, l'unica strada per riempire l'ampolla del mana è quella di utilizzare gli attacchi di base. Il problema sorge al termine della prima partita, quando ci si rende conto che le tattiche utilizzate continuano ad essere valide anche per i livelli di difficoltà più elevati e che la pianificazione strategica è ridotta. Ad onor del vero il titolo si presenta impegnativo già al quinto dei dieci livelli di difficoltà, ma avere per avere la meglio sui gruppi più numerosi di avversari serve più coordinazione col mouse che finezza tattica.
Che buttino il bottino
In un action-RPG il bottino è uno dei pilastri principali del gameplay: da questo lato Chaosbane mostra il fianco, perché i mostri lasciano sempre oggetti leggermente migliori (o peggiori) di quelli equipaggiati. Gli item intervengono su valori base come attacco, tempo di ricarica, difesa, salute, e raramente presentano dei modificatori che possano far prediligere set potenzialmente meno efficaci, ma letali se combinati tra loro. Quelli più rari fanno la loro comparsa solo dopo aver finito la campagna; sarebbe stato saggio includerne alcuni anche prima per accendere la curiosità. Inoltre, il loot è specifico per ogni classe, per cui quando si usa il nano si troveranno soltanto oggetti utili a quel personaggio e al suo livello di esperienza. Questa logica è penalizzata dall'impossibilità di cambiare equipaggiamento: ad esempio il mago non può che impugnare una spada con la destra ed un bastone con la sinistra. Oltre agli oggetti, nemici e forzieri fanno cadere oro e frammenti di cristalli di diverso colore, che possono essere utilizzati in due modi: o per ampliare l'albero di competenze divine, che si ramifica sulla falsariga di quello di Path of Exile, o per resuscitare. Quando si muore si può mettere mano al portafoglio per ripartire dallo stesso punto (con i nemici che nella maggior parte dei casi rimangono con l'energia residua), oppure cominciare daccapo l'istanza. La tentazione di non "perdere tempo", unita alla generosità delle risorse e soprattutto al fatto che non ci siano altri modi per utilizzarle fa sì che il rischio di "giocare sporco" sia sempre alto. In circa quindici ore arrivano i titoli di coda; l'endgame è al momento penalizzato dall'assenza di attività come il commercio e il crafting, i cui personaggi (con relative location) sono chiaramente stati previsti dalla software house francese (ne avevamo visto un abbozzo nella fase beta) ma che per il momento latitano: forse non c'è ancora stato il tempo per implementarli a dovere.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema Operativo: Windows 10 Pro (64 bit)
- Processore: AMD Ryzen 7 2700X
- Memoria: 16 GB di RAM
- Scheda grafica: Nvidia GeForce RTX 2080
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows 7, 8, 10 (64 bit)
- Processore: Intel Core i3 / AMD Phenom II X3
- Memoria: 6 GB di RAM
- Scheda grafica: Nvidia GeForce GTX 660 / AMD Radeon HD 7850 con 2 GB RAM
- Disco fisso: 15 GB di spazio disponibile
- Scheda Audio Compatibile con DirectX
Requisiti consigliati
- Sistema Operativo: Windows 7, 8, 10 (64 bit)
- Processore: Intel Core i5 / AMD FX 8150
- Memoria 8 GB di RAM
- Scheda grafica: Nvidia GeForce GTX 780 / AMD Radeon R9 290 con 2 GB RAM
Tecnica
Graficamente Chaosbane se la cava egregiamente, ma anche in questo caso con dei distinguo. Le location, ben caratterizzate e rispettose degli stilemi di Warhammer, presentano alcune chicche come le scalinate per le stradine della città di Nuln e le case in rovina di Praag; scorci evocativi impreziositi da passaggi in cui la telecamera rimane fissa per conferire maggior dinamismo alla scena. Per contro la morfologia è insoddisfacente: si tratta di lunghi corridoi intervallati, di tanto in tanto, da qualche spiazzo più grande dove risiedono i mostri più fetenti e da qualche vicolo cieco dove sono nascosti i forzieri, tra i pochi elementi interattivi. Ci è piaciuto il lavoro sugli effetti delle magie, il cui progredire li rende sempre più scenografici (sembra quasi di giocare ad uno shoot 'em up degli anni Novanta). Al contrario le animazioni dei mostri sono limitate e questo potrebbe spiegare anche la ripetitività degli schemi di offesa. Pollice in su per la colonna sonora che sa quando intervenire lasciando per la parola, per la maggior parte del tempo, agli effetti ambientali; buono anche il doppiaggio in lingua inglese (sono presenti i sottotitoli in italiano). Il comparto multiplayer è immaturo. Ci sono quattro modalità, ma quando si sceglie di unirsi ad una partita non c'è modo di sceglierne una preventivamente, sicché potrebbe benissimo capitare che si decida di partire per una spedizione quando gli altri utenti sono impegnati nella storia che, almeno in questo stadio iniziale del gioco, è quella più frequentata. Voler aiutare un altro giocatore non sempre è un'idea brillante, perché il sistema non verifica il livello degli eroi: ci è capitato di affiancare dei neoarrivati rovinando in parte anche la loro esperienza, tanto era devastante la portata di fuoco del nostro Elontir. Purtroppo non mancano bug che impediscono di uscire in modo "ortodosso" da una lobby o che bloccano la schermata mentre il sistema è alla ricerca di una partita.
Conclusioni
Chaosbane presenta una buona struttura di gioco penalizzata dalla mancanza di contenuti. L'universo di Warhammer è stato sfruttato poco, col rischio di non aver più stimoli dopo aver completato la trama. Il prezzo "premium", considerando il livello qualitativo della più economica (se non addirittura gratuita) concorrenza, può rappresentare un ostacolo.
PRO
- L'universo di Warhammer
- Alcuni scorci interessanti
- Sistema di combattimento potenzialmente interessante...
CONTRO
- ...ma, come tutto il resto, da bilanciare
- Mappe alla lunga ripetitive
- Multiplayer buggato
- Loot system pessimo