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We Are OFK, la recensione di un biopic musicale dal cuore grande

La recensione di We Are OFK parla del team indie omonimo e del suo videogioco per raccontare una storia corale, all'insegna di musica ed empatia.

RECENSIONE di Giulia Martino   —   17/08/2022
We Are OFK
We Are OFK
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La storia di Itsumi, Luca, Jey e Carter somiglia a un'opera teatrale. Come quel Kentucky Route Zero che fu capace d'interpretare in modo unico l'instabilità esistenziale post crisi del 2008, anche We Are OFK è diviso in cinque atti, e i suoi personaggi si alternano sul palcoscenico della vita con grazia e naturalezza.

L'ambientazione scelta dal team è una realistica Los Angeles, ben diversa dagli Stati Uniti d'America di Cardboard Computer, che sembravano partoriti da un sogno. A parte alcuni elementi futuristici, il mondo di We Are OFK consente una piena immedesimazione da parte dei giocatori, che si ritroveranno a provare simpatia, ostilità o preoccupazione per i protagonisti di un videogioco dotato di un'interattività limitata dal punto di vista ludico, ma capace di coinvolgere in pienezza la sfera emotiva di chi gioca. Non si tratta della roboante ascesa alla fama di una grande band: We Are OFK narra una piccola storia, e anche per questo riesce a entrare nel cuore di coloro che sanno ascoltarla.

Scopriamola nella recensione di We Are OFK.

Fuga dal crunchtime

I protagonisti di We Are OFK
I protagonisti di We Are OFK

Parlavamo della struttura episodica di We Are OFK. Abbiamo potuto giocare tutti e cinque gli episodi per questa recensione, mentre quando We Are OFK sarà pubblicato il prossimo 18 agosto, saranno disponibili al pubblico soltanto i primi due. Niente paura, perché non vi saranno lunghe attese: nell'arco delle successive tre settimane verranno sbloccati anche gli altri tre episodi rimanenti, senza alcun costo aggiuntivo.

La storia si apre seguendo uno dei lunghi viaggi in auto necessari a Itsumi per raggiungere il suo posto di lavoro: uno studio di sviluppo di videogiochi in cui il crunchtime è la regola. La critica da parte del team al mancato rispetto della vita privata e della creatività dei lavoratori da parte dei grandi studi è evidente. È inusuale che un videogioco venga utilizzato per dar voce alle migliaia d'impiegati del settore schiacciati dai gargantueschi ingranaggi produttivi delle grosse aziende videoludiche; quel che è certo è che i giocatori si troveranno a riflettere, con molta naturalezza e senza forzature, sulla natura del lavoro dietro le quinte necessario per creare mondi virtuali in alcuni casi immensi.

Negli uffici facciamo la conoscenza di Luca, il secondo dei quattro coprotagonisti. Insieme con Itsumi, anche lui condivide una passione relegata in un angolino della sua mente per far spazio alle ingombranti scadenze di lavoro: la musica. Luca ha scritto diverse canzoni in passato, ma non ha mai pensato a una carriera nel mondo musicale. Il suo incontro con la produttrice Jey cambia tutto per lui e non solo: anche Itsumi, pianista, e Carter, graphic designer, si ritrovano coinvolti nel sogno di Luca e nei grandi progetti che Jey ha per lui. Tra colpi di scena e decisioni difficili, i personaggi di We Are OFK tesseranno una trama emotiva fitta, ma sempre chiara e coerente, a patto che si abbia una buona conoscenza dell'inglese e una discreta familiarità con gli slang giovanili.

Una grande, piccola storia

We Are OFK parla di storie semplici, ma in grado di toccare i tasti giusti
We Are OFK parla di storie semplici, ma in grado di toccare i tasti giusti

Se le premesse di We Are OFK sono senz'altro semplici, non è però scontato il modo in cui la storia viene raccontata. Si assiste all'esplosione di un incendio creativo che covava nei cuori dei protagonisti e la loro vita non sarà più come prima: tutti, nessuno escluso, cercano di prendere coscienza delle loro reali priorità e dell'irripetibilità della vita, trovandosi a dover scegliere tra l'inseguire un sogno d'incerta - forse impossibile - realizzazione e un impiego stabile e sicuro.

La musica è la variabile impazzita tenuta dapprima sotto controllo, ma che una volta liberata travolge le vite del quartetto. E niente sarà più come prima. We Are OFK parla un linguaggio franco e diretto, onesto (il tema dell'onestà è centrale nella narrazione e viene ripreso più volte), che non fa sconti ai personaggi e allo spettatore/giocatore. Gli spettri del passato tornano all'improvviso, sotto forma di scatoloni, pupazzetti, video di vecchie amiche che non ci sono più; l'esorcismo del fantasma è un esercizio necessario, ma non sempre possibile: a volte, la strada giusta è quella di una serena accettazione di sé stessi e del mondo così com'è.

In We Are OFK ci saranno anche momenti di introspezione
In We Are OFK ci saranno anche momenti di introspezione

Ciò non vuol dire che non si debba lottare, anzi. La crescita dei personaggi di We Are OFK avviene sotto i nostri occhi, senza scossoni, senza cambiamenti forzati. Sono sempre loro, eppure vediamo nuove sfaccettature della loro personalità a ogni episodio, e scopriamo come i quattro vengono plasmati dalle interazioni tra loro e con l'ambiente che li circonda. Non si raggiungono gli abissi di contemplazione esistenziale esplorati dal già citato Kentucky Route Zero, ma Itsumi, Luca, Jey e Carter rimangono nel cuore per la loro sincera umanità, come fossero delle persone reali.

Telefono, telefono delle mie brame…

Il telefono è al centro delle vicende di We Are OFK, ma ormai non solo di quelle...
Il telefono è al centro delle vicende di We Are OFK, ma ormai non solo di quelle...

La narrazione di We Are OFK passa per scene di vita quotidiana: si ricevono mail dal capo, messaggi dagli amici, si aspetta un drink al bancone... Tutti momenti in cui spesso utilizziamo il telefono. Ecco, questa è una presenza costante nella contemporaneità, e lo è anche per i protagonisti di questo videogioco indipendente: da strumento tecnologico, il cellulare si trasforma in un totem che simboleggia il bisogno d'interconnessione tra i protagonisti.

È interessante l'utilizzo, da parte di uno dei personaggi, della chat di Games and Online Harassment Hotline: si tratta di un servizio realmente esistente che fornisce, in via anonima, ascolto e informazioni utili in qualsiasi caso di disagio mentale. Anche se si avverte semplicemente il bisogno di comunicare con un altro essere umano, negli Stati Uniti è possibile ricevere una mano mandando un messaggio al 23368. Il servizio è stato creato con i bisogni della comunità del gaming in mente, ma chiunque può rivolgersi al Games and Online Harassment Hotline per ottenere consigli e informazioni, o anche soltanto una parola di conforto.

Il disagio è uno dei temi di We Are OFK
Il disagio è uno dei temi di We Are OFK

Arriviamo così al tema del gameplay di We Are OFK. In generale, il giocatore è prima di tutto spettatore dell'avventura, che si svolge senza possibilità di cambiarne il corso; l'interazione è data dalla scelta di risposte e opzioni di dialogo sia nelle conversazioni dal vivo che tramite messaggio. Sono emblematiche le scene in cui i protagonisti comunicano via cellulare anche se si trovano nella stessa stanza, magari a un braccio di distanza: in particolare, una conversazione tramite app di messaggistica nel corso di un concerto ci ha lasciati stupiti per la sua intensità.

Ciascun episodio ha una durata dichiarata al giocatore nella schermata principale, e si chiude con un video musicale. Non a caso, i creatori di We Are OFK lo hanno presentato come un EP musicale interattivo: le nostre azioni nel corso delle canzoni andranno di fatto a incidere sulla regia del relativo video, e la performance può essere ripetuta quante volte si vuole, anche separatamente rispetto al resto dell'episodio. In queste sezioni, l'interazione dei giocatori è più marcata: abbiamo una sorta di Pong da giocare facendo rimbalzare un telefono, una frattura distruttiva da condurre su una tavola imbandita per polverizzare dei piatti lussuosi, una sessione di salvataggio di gattini da recapitare per posta (!), e così via.

La musica batte nel cuore di We Are OFK
La musica batte nel cuore di We Are OFK

Ci siamo fatti trascinare con piacere dall'indie pop di We Are OFK, che a nostro avviso presenta alcune punte di eccellenza: difficile non amare pezzi come Infuriata, impossibile non rimanere meravigliati dal sempre felice matrimonio di testi, musiche e video musicali interattivi. Il doppiaggio, in generale di ottimo livello, e una scrittura naturale, capaci di regalare spontaneità e vita ai protagonisti, fanno il resto per rendere We Are OFK una delle uscite più interessanti di questa caldissima estate. Un consiglio: come specificato anche dagli sviluppatori nelle fasi introduttive, è meglio godersi We Are OFK sul divano. Avendo provato la versione per Nintendo Switch, possiamo dirvi che l'utilizzo della console in mobilità non permette una resa ottimale delle musiche, presenza costante dell'avventura anche nelle sezioni prettamente narrative.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (1)
6.1
Il tuo voto

Il team di We Are OFK confeziona una storia capace di catalizzare l'empatia dei giocatori e di far riflettere sulle ansie della contemporaneità, sulla nostra permanente connessione a dispositivi tecnologici e sul bisogno di comunicare in maniera autentica, di aprire il nostro cuore e trovare comprensione dal prossimo. L'umanità della band virtuale messa in piedi da Istumi, Luca, Jey e Carter è l'antidoto alla tossicità che spesso domina i feed dei nostri social network, e ci invita a parlare una lingua diversa, fatta di accettazione, immedesimazione nelle ragioni dell'altro e, in ultima analisi, grande umanità. We Are OFK è un'avventura che vale la pena vivere sia in solitaria che con le persone che amiamo per riflettere su ciò che nella vita conta davvero, ma l'assenza di una traduzione in lingua italiana rende imprescindibile una buona conoscenza dell'inglese. Questo biopic musicale indipendente è disponibile a partire dal 18 agosto su PlayStation 4 e 5, Nintendo Switch e PC.

PRO

  • Una storia piena di calore umano
  • Tanta buona musica
  • Riflessioni affascinanti sulla contemporaneità

CONTRO

  • La scarsa interattività potrebbe non piacere ad alcuni
  • Assente una traduzione in italiano