La recensione di Wylde Flowers ci conduce sull'isola di Armònia, una località sperduta ma vivace e colorata in cui la giovane Tara si reca per dare una mano a sua nonna per gestire insieme la fattoria di famiglia. Per la protagonista si tratta di un nuovo inizio dopo le delusioni della grande città, ma dietro l'apparenza di un luogo tranquillo e monotono si cela qualcosa di più.
Per scoprire i segreti di Armònia e dei suoi abitanti dovremo esplorare gli scenari in lungo e in largo e a differenti orari del giorno, cimentarci con attività quotidiane, interagire con vari personaggi, raccogliere oggetti e creare gustose ricette, ma anche trovare dentro di noi quel pizzico di magia in grado di cambiare le cose.
Gameplay
L'esperienza di Wylde Flowers parte in maniera molto graduale: assistiamo all'arrivo di Tara sull'isola di Armònia e prendiamo subito confidenza con la mappa dello scenario, che capiterà di richiamare spesso vista la grande abbondanza di backtracking che caratterizza il gioco: fortunatamente le distanze non sono mai così ampie da rendere questo aspetto un problema insormontabile.
Giunti a casa della nonna, impareremo subito alcuni rudimenti di come si manda avanti una fattoria, coltivando la prima cosa che ci capiterà a tiro (patate, in questo caso) e dando il via a una serie di azioni da eseguire su base quotidiana, come ad esempio innaffiare le piante. Il resto ci verrà insegnato man mano, anche grazie a un sistema di obiettivi sempre presente a guidarci fra i vari incarichi.
Il sistema di controllo è molto semplice e preciso, di stampo tradizionale: uno stick virtuale regolabile nella parte sinistra dello schermo consente di muovere Tara, mentre nella parte destra compaiono di volta in volta pulsanti contestuali all'azione che possiamo eseguire. Interagire con un altro personaggio? Raccogliere un oggetto? Effettuare un acquisto? Dare il via un'attività speciale, ad esempio una battuta di pesca? Questo e altro ancora.
Le meccaniche di Wylde Flowers sono insomma molto semplici e tutt'altro che distanti da tanti altri prodotti del genere, sebbene sulla piattaforma Apple Arcade tale filone non sia in effetti ben rappresentato. A donare al gioco un pizzico di freschezza c'è la sua trama, che come suggerito in apertura include elementi sovrannaturali, nello specifico la magia e la possibilità di creare pozioni e incantesimi, o addirittura di assumere la forma di un animale.
Il gameplay si rivela fin da subito semplice e immediato, sebbene non banale in alcuni frangenti. L'orologio che potremo sempre vedere sullo schermo regola infatti non solo l'alternanza del giorno e della notte, ma anche le attività che potremo svolgere in un momento o nell'altro, i negozi aperti in determinati orari e una piccola componente survival, se così vogliamo chiamarla.
Tara infatti ha bisogno di mangiare e di riposare, com'è normale che sia: un elemento che viene rappresentato nel gioco tamite un unico indicatore dell'energia, che potremo ripristinare mangiando e/o dormendo. Questo e altri aspetti, ad esempio le monete, suggeriscono una struttura pensata originariamente per il formato free-to-play e poi adattata ai canoni premium di Apple Arcade, ma senza scossoni.
Grafica e sonoro
Pur nella sua assoluta genericità, visto il design simile a tante altre produzioni del genere, la grafica di Wylde Flowers si fa apprezzare grazie alla vivacità dei colori e alla solidità di alcune soluzioni scenografiche, sebbene in termini di animazioni il gioco appaia decisamente "vecchia scuola". L'interfaccia, a ogni modo, risulta sempre ben leggibile e non confusionaria, il che rappresenta un indubbio pregio.
Per quanto riguarda invece il sonoro, molti dialoghi sono doppiati in inglese e interpretati in maniera discreta, con i sottotitoli in italiano per la massima comprensione possibile. Il sound design appare però molto povero ed essenziale, anche qui figlio di una concezione decisamente datata.
Conclusioni
Wylde Flowers è un life simulator con una marcia in più, se così vogliamo definirlo: un'avventura semplice e rilassante che è possibile tirare fuori ogni volta che si dispone di qualche minuto da riempire, portando avanti le attività di Tara e le sue interazioni con gli abitanti di Armònia. C'è un bel po' di backtracking nel gioco e alcune meccaniche diventano inevitabilmente ripetitive, nell'ambito peraltro di un impianto che appare fortemente datato e privo di elementi innovativi, ma se apprezzate il genere e siete abbonati ad Apple Arcade un'occhiata dovreste dargliela.
PRO
- Storia interessante e con risvolti non banali
- Gameplay semplice e immediato
- Carino e colorato, campagna molto lunga
CONTRO
- Tanto backtracking
- Alcune attività piuttosto ripetitive
- Stile grafico ampiamente già visto