La missione di Fia in Elden Ring è una delle attività opzionali più strane e lunghe presenti nel titolo di FromSoftware, e il completamento è condizione necessaria per ottenere il finale segreto Era del Crepuscolo. Questo finale si presenta, a differenza di altri maggiormente elaborati, più come un'alternativa a quello standard, pertanto non è dotato di sequenze animate dedicate ma offre solamente qualche piccola variante all'epilogo in cui il Senzaluce diventa Lord Ancestrale. Nonostante ciò, la missione di Fia è una delle più ricche sul piano della "lore" e si snoda attraverso boss e regioni opzionali. In questa guida andremo ad analizzare tutti i passaggi necessari per completare la missione di Fia e ottenere il finale Era del Crepuscolo.
La missione di Fia: l'inizio e lo Stregone Rogier
Molti passaggi essenziali della missione di Fia costituiscono anche degli step preliminari per completare la missione di Rannila missione di Ranni, e quindi è possibile che li abbiate già completati in quell'occasione. Qui li ripercorreremo tutti scendendo maggiormente nel dettaglio.
Vi ricordiamo che interagendo con Fia nella Rocca della Tavola Rotonda avrete la possibilità di farvi abbracciare da lei. Facendovi abbracciare otterrete la Benedizione del Baldacchino, un particolare buff/debuff che consente di recuperare postura una volta consumato ma che al tempo stesso abbassa leggermente i vostri punti vita massimi fintanto che lo terrete nell'inventario. Il "quadratino rosso" che ogni tanto appare al di sotto della vostra barra della salute indica proprio debuff alla salute massima legato all'oggetto consumabile Benedizione del Baldacchino che avete nell'inventario. Ma la cosa più importante per il completamento della missione è che facendosi abbracciare da Fia sarà possibile parlare privatamente con lei.
La missione di Fia ha inizio nel momento del vostro primo incontro con lo Stregone Rogier, un NPC che si può trovare all'interno della cappella di Castello Grantempesta, un luogo che potrete raggiungere non appena vi butterete giù dai tetti partendo dal luogo di grazia chiamato Torre Baluardo. Parlando con lui in questo luogo, vi rivelerà di essere alla ricerca di qualcosa che si nasconde nei sotterranei del castello.
Ciò di cui parla Rogier si può trovare raggiungendo il fossato ormai prosciugato di Castello Grantempesta: per arrivare in fondo al fossato è necessario lasciarsi cadere appena fuori dal luogo di grazia chiamato "Stanza del Montacarichi": uscendo dalla sala, tenete sempre la destra per giungere nel luogo indicato nella foto qui sotto, dopodiché sfruttate le sporgenze per scendere fino alle fondamenta.
Raggiungendo il livello più basso, ovvero le fondamenta, giungerete in uno spiazzo pattugliato da uno Spirito Arboreo, un nemico molto forte rispetto al livello generale di quest'area. Proseguendo lungo il sentiero alle sue spalle, potrete notare un grosso volto deformato che sbuca dal terreno. E questo è tutto: il volto deformato era proprio ciò che Rogier stava cercando. Salendo la scala a pioli e proseguendo lungo il percorso (basta aprire la scorciatoia al piano di sopra) la missione andrà avanti.
Una volta completato Castello Grantempesta lo Stregone Rogier si sposterà nella Rocca della Tavola Rotonda, per la precisione sul piccolo balconcino accessibile dal salone principale che ospita la grazia. Oltre ad aver perso l'uso delle gambe in seguito alla caduta per raggiungere il fossato, motivo per cui vi farà dono del suo equipaggiamento, Rogier si lascerà andare a un po' di dialoghi esclusivi. Inoltre alla Rocca della Tavola Rotonda avrà fatto il suo arrivo anche D. Il Cacciatore di Non Morti, un altro NPC collegato a Rogier che molto probabilmente avete già incontrato dalle parti di Sepolcride. Potrete chiacchierare con entrambi per scoprire cosa pensano l'uno dell'altro, dal momento che sembrano conoscersi piuttosto bene.
Facendovi abbracciare da Fia dopo aver parlato con Rogier del suo interesse verso i Neri Coltelli, noterete una nuova opzione di dialogo: sarà allora che la donna vi consegnerà una mappa raffigurante un luogo ben preciso dell'Interregno, nello specifico un dungeon situato all'estremità nord-est (in alto a destra) di Liurnia Lacustre chiamato Catacombe dei Neri Coltelli.
Le Catacombe dei Neri Coltelli ospitano al loro interno un boss segreto che si può raggiungere sfruttando una ghigliottina gigante come ascensore per raggiungere il piano superiore. In fondo al corridoio, è possibile tirare un fendente contro il muro per rivelare una parete illusoria che nasconde la nebbia del boss, che si rivelerà essere un'Assassina dei Neri Coltelli. Non dovrete fare altro che sconfiggerla e impadronirvi della lama che lascerà cadere, un Grafopugnale Nero che potrete analizzare consultando gli oggetti chiave del vostro inventario.
Riportando la lama che avete recuperato da Fia, questa vi chiederà di mostrarla a Rogier. A questo punto - tenendo molto bene a mente che all'ingresso nell'Altipiano di Altus Rogier morirà - lo Stregone vi suggerirà di infiltrarvi tra i seguaci di Ranni, che pur sapendo delle vostre vere intenzioni sceglierà comunque di accogliervi tra i suoi servitori. Completare la missione di RanniCompletare la missione di Ranni è indispensabile per accedere alle fasi conclusive di quella di Fia; gli step che coinvolgono Rogier sono tuttavia perlopiù opzionali, mentre ciò che più conta è la vicenda che spiegheremo nel paragrafo successivo.
Il piano di Fia
Dopo aver completato la vicenda del Grafopugnale Nero - appena avrete fatto ingresso nell'Altopiano di Altus o avviato in qualsiasi altro modo il Festival della Guerra di Radahn - Fia mi parlerà ancora una volta in privato. In questa occasione vi consegnerà un coltello chiedendovi di indagare su chi sia il legittimo proprietario della lama. Mostrando il pugnale a D. Il Cacciatore di Non Morti otterrete una reazione: riposando alla grazia e ricaricando l'area scoprirete che la porta sigillata nel corridoio della Tavola Rotonda in cui risiede il fabbro sarà finalmente aperta. Nella stanza in fondo al corridoio assisterete a una scena in cui Fia si trova in piedi accanto al corpo senza vita D.: la donna abbandonerà definitivamente la Rocca della Tavola Totonda svanendo nel nulla e annunciando la sua reale identità, ovvero Fia la Compagna di Morte.
Dal momento che la ricerca del Marchio della Morte rimarrà in sospeso finché non avrete proseguito la missione di Ranni la Stega, il vostro principale obiettivo a questo punto è quello di ritrovare Fia. Il problema è che anche la vostra prossima destinazione è in un certo senso legata al destino della strega: il luogo che dovete raggiungere e infatti l'Abisso fra le Radici, una regione opzionale il cui accesso principale si trova a Nokron Città Eterna, una delle aree sotterranee dell'Interregno. Per scoprire come raggiungerla, vi invitiamo a consultare la guida alla missione di Ranniguida alla missione di Ranni.
Abisso tra le Radici
In realtà ci sono due entrate diverse per raggiungere l'Abisso fra le Radici: la prima si trova in fondo ai sotterranei della Capitale Leyndell, esattamente accanto alla Proscrizione della Fiamma della Frenesiaaccanto alla Proscrizione della Fiamma della Frenesia, oltre una parete invisibile. La seconda invece si trova a Nokron Città Eterna, una location che si può raggiungere seguendo la missione di Ranni e dopo aver sconfitto il Generale Radahn.
Dai boschi di Nokron potete abbracciare l'estremità destra dell'area per raggiungere l'Acquedotto di Nokron, un'area pattugliata da una coppia di Cavalieri del Crogiolo. In fondo ai corridoi troverete ad attendervi un boss molto pericoloso, ovvero una coppia di Gargoyle. Una volta sconfitti entrambi, vicino alla cascata sul fondo dell'arena, troverete un sarcofago con il quale è possibile interagire che vi porterà direttamente nell'Abisso tra le Radici.
L'Abisso tra le Radici è una regione opzionale piuttosto grande e intricata che nasconde al suo interno diversi segreti: oltre ai materiali di potenziamento di alto livello e persino un incantesimo leggendario - ovvero Stelle Ancestrali - potete trovare anche qualche boss e dei set di armatura, pertanto vi suggeriamo di esplorarla con cura. Ciò che ci interessa al momento è tuttavia raggiungere la parte più alta della zona, accessibile solamente arrampicandosi lungo le radici fino a raggiungere il fusto sotterraneo dell'Albero Madre. Ad attendervi in cima ci sarà un luogo di grazia seguito da un grosso spiazzo nel quale dovrete affrontare i Campioni di Fia.
Una volta conclusa la battaglia potrete finalmente avvicinarvi al tronco e parlare con la donna, che vi svelerà diversi retroscena legati non solo alla sua identità ma anche a Godwyn, figlio primogenito di Marika nonché primo semidio a morire nell'Interregno. Fia si batte infatti per "coloro che vivono nella morte", pertanto il suo obiettivo è quello di mettere le mani sulla Runa della Morte in modo da cambiare per sempre il destino del suo amato e di tutti coloro che vivono nella morte. Da questo momento in avanti, la missione di Fia rimarrà congelata finché non avrete recuperato il Marchio della Morte, proprio l'oggetto che Rogier ipotizzava fosse nelle mani di Ranni la Strega.
Runa della Morte e finale Era del Crepuscolo
Come si ottiene la Runa della Morte? Non potrete mettere le mani su questo oggetto chiave finché non avrete ottenuto da Ranni la Strega la Statua Invertita della Sala Studio Cariana, ovvero la grossa torre che si trova nell'estremità orientale di Liurnia Lacustre. Per maggiori dettagli sull'ottenimento di questo oggetto chiave, ricompensa per aver completato Nokron Città Eterna, vi invitiamo a consultare la nostra guida alla missione di Ranniguida alla missione di Ranni. Una volta ottenuta la Statua Invertita non dovete fare altro che andare alla Sala Studio Cariana e depositarla sulla scrivania all'entrata per rovesciare letteralmente la struttura della mappa, il modo tale da poter finalmente raggiungere l'ascensore in cima. Sul tetto della struttura c'è una Torre Divina che ospita il vero corpo senza vita di Ranni la Strega, dal quale potete recuperare il Marchio del Millepiedi, ovvero il Marchio della Morte che avete cercato fin dall'inizio della missione.
Recuperato il Marchio non dovete fare altro che tornare nell'Abisso tra le Radici e consegnarlo nelle mani di Fia. La donna, a questo punto, darà inizio a un rituale per ricostruire la Runa della Morte che la vedrà cadere in un sonno profondo. Interagendo con il suo corpo addormentato avrete la possibilità di entrare nei suoi sogni e affrontare il boss segreto Necrodrago Fortissax: una volta concluso lo scontro, Fia vi consegnerà la Runa della Morte ricostruita e vi chiederà di utilizzarla quando diventerete Lord Ancestrale per ricostruire l'Anello. Se, alla fine del gioco, sceglierete di usare la Runa della Morte all'interazione con i resti di Marika, otterrete il finale Era del Crepuscolo, parzialmente dedicato a coloro che vivono nella morte.
Epilogo della missione di Fia
La vicenda di Fia non è tuttavia conclusa perché ci sono un paio di passaggi extra che potrebbero essere di vostro interesse. Vi ricordate D. Il Cacciatore di Non Morti? Beh, viene fuori che aveva un fratello gemello... o magari un clone, vista l'aria che tira nelle Città Eterne. Sta di fatto che nell'Acquedotto di Nokron, poco prima dell'arena in cui si affrontano i Gargoyle, potete trovare il fratello gemello di D. in uno stato di autocommiserazione. Interagendo con lui, avrete la possibilità di consegnargli l'equipaggiamento di battaglia del fratello deceduto, ma sappiate che così facendo metterete seriamente in pericolo Fia.
Una volta ricevuta l'armatura, il fratello di D. correrà infatti ad abbattere la Compagna di Morte nell'Abisso tra le Radici, compiendo la sua vendetta e lasciandosi andare a un monologo dalle tinte folli. Sta a voi, a questo punto, decidere se lasciare andare il fratello oppure punirlo a vostra volta per quanto ha fatto a Fia. Non importa quale scelta intraprenderete: in entrambi i casi le ricompense che otterrete saranno il set di armatura di Fia, quello di D., nonché la spada sacra impugnata dai fratelli. Si tratta dell'ennesima dimostrazione del fatto che nell'Interregno non c'è spazio per un vero lieto fine.