Tra pochi giorni Nintendo terrà una conferenza in cui dovrebbe chiarire tutti i dettagli rimasti in sospeso sul Wii U. Quasi impossibile che non venga toccato l'argomento Virtual Console: tra annunci e smentite ufficiose, il tema è avvolto da molti dubbi. Reggie ha dichiarato che dal Wii U in poi gli utenti avranno un account slegato dalla piattaforma, che dovrebbe consentire di trasportare i prodotti acquistati da una console all'altra senza alcun problema. Non sappiamo, al momento, se il Wii farà parte dell'operazione: sostanzialmente è ancora ignoto se i giochi scaricati dall'attuale Virtual Console saranno trasportabili su Wii U. Non sappiamo nemmeno, e non abbiamo indizi a riguardo, se l'e-shop verrà unificato o rimarrà diviso tra portatili e home console. Nella prossima puntata della rubrica speriamo di potervi finalmente dare delle risposte. Nel frattempo concentriamoci sulle pubblicazioni di agosto: tanti giochi, alcuni molto buoni, e vari generi trattati, ma nessun titolo imprescindibile. Sulla Virtual Console per Wii a farla da padrone è ancora il NeoGeo, che continua a proporre picchiaduro interessanti, mentre su 3DS purtroppo salta (di nuovo) l'appuntamento il Game Gear.
Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii
Costo: 900 Wii Points
Uscito nel 1997
Sviluppato da SNK, pubblicato da SNK Playmore
The Last Blade (NeoGeo)
Su NeoGeo sono usciti tanti picchiaduro, ma The Last Blade è sicuramente uno di quelli che si erge dalla massa. Pubblicato nel 1997, prosegue sulla stessa linea di Samurai Shodown, ma allo stesso tempo ne rappresenta un'evoluzione: più fluido e maturo, è uno dei picchiaduro all'arma bianca più completi mai prodotti, che nessun appassionato del genere dovrebbe trascurare, quantomeno per cultura personale.
I personaggi sono dodici, ognuno con uno strumento diverso: dalle katane ai bastoni, e non mancano combattenti privi di armi. Come spesso accade in questo genere, uno scarso numero di protagonisti non porta a una minore varietà: ben caratterizzati e radicalmente diversi l'uno dall'altro, i lottatori di The Last Blade garantiscono dei duelli dalle diverse interpretazioni. Ogni personaggio può essere affrontato in maniera diversa, a seconda della qualità che si sceglie: velocità, potenza e via dicendo. Le possibili declinazioni quindi sono molte, nonostante i protagonisti siano "soltanto" dodici. Graficamente il gioco è tuttora gradevole, ma è fuori discussione che a livello stilistico le migliori produzioni dell'epoca siano altre.
Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii
Costo: 900 Wii Points
Uscito nel 1993
Sviluppato da D4 Enterprise, pubblicato da SNK
2020 Super Baseball (NeoGeo)
Come molte altre opere, alcune ben più nobili, anche 2020 Super Baseball ha commesso l'errore di sopravvalutare le offerte del futuro: mancano solo otto anni a quella data, eppure ancora non c'è traccia di cyborg sui campi da baseball. Un'altra cosa che non è cambiata è il sostanziale disinteresse del vecchio continente nei confronti di questo sport, che invece spopola sia in Giappone che negli Stati Uniti;
per quelli che fossero interessati, 2020 Super Baseball, nonostante le apparenze, è un titolo abbastanza realistico... almeno nelle meccaniche. Al contrario degli sportivi marieschi non ha troppe esagerazioni caricaturali, e tenta di rimanere fedele alla disciplina originale. L'unica, grossa differenza è che qui, attraverso i premi post-incontro, si possono migliorare le caratteristiche dei propri atleti comprando attrezzatture robotiche. Per il resto si lanciano e afferrano palline, si danno mazzate e si corre alla base, esattamente come se i giocatori fossero umani; purtroppo la qualità dell'interazione non è eccelsa, e nonostante i controlli siano dignitosi non ci sono troppi motivi per recuperare un prodotto del genere, considerati anche gli enormi passi avanti compiuti dalle simulazioni sportive dal 1993 ad oggi.
Il gioco
Piattaforma: Nintendo 3DS
Costo: 4,00 Euro
Uscito nel 2002
Sviluppato da Two Tribes, pubblicato da Two Tribes
Toki Tori (GameBoy Color)
Toki Tori ha avuto il successo che meritava quando è stato pubblicato su Wiiware: ha ottenuto ottime recensioni, e venduto bene. Ma le basi di quell'opera sono state gettate su Game Boy Color, nel 2002, quando il Game Boy Advance si affacciava sul mercato, adombrando il predecessore a 8 bit: logico che, nonostante la qualità di Toki Tori, in quel momento sia stato apprezzato da un pubblico ristretto.
La versione Wii non è altro che un remake del capostipite, quindi se avete giocato quell'episodio non ci sono troppi motivi per recuperare l'originale, a meno che non lo abbiate amato alla follia e vogliate giocarlo anche su portatile. Toki Tori è un puzzle game vecchio stile, composto da una quarantina di livelli, in cui si prende il controllo di un volatile alla ricerca delle proprie uova. Un volatile scarsamente mobile, in effetti: si sposta lentamente, e non ha troppe capacità, tanto che la maggior sfida del gioco sta proprio nel trovare i sentieri che conducono alle uova senza impattare in burroni o nemici. Via via che si prosegue vengono introdotte nuove mosse, abbastanza da rendere fresca l'esperienza per l'intera durata dell'avventura. Se non avete altro modo di giocarlo e amate i puzzle potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto.
Il gioco
Piattaforma: Nintendo 3DS
Costo: 3,00 Euro
Uscito nel 1996
Sviluppato da Kemco, pubblicato da Kemco
The Sword of Hope II (Game Boy)
Nonostante sia stato pubblicato nel 1996, questo gioco di ruolo della Kemco sembra più vecchio di almeno dieci anni. Oltre all'aspetto primitivo, anche le meccaniche sono antiquate: il testo sul piano diegetico è più importante delle immagini, e si esplora e combatte attraverso dei menù.
The Sword of Hope II (esattamente come il predecessore, ancora assente dalla libreria della Virtual Console) è più simile a un libro interattivo che a un videogioco moderno. Non ci sono mappe, il mondo è lineare, i combattimenti casuali, e come specificato prima tutte le azioni, spostamenti e attacchi, vanno selezionate da un menù. La storia è scontata, si prende il controllo di un principe intento a salvare il mondo, ma lo sviluppo dell'intreccio è ben presentato. In generale la sensazione è che possa essere più interessante rivivere un prodotto di questo tipo, a tutti gli effetti "antico", rispetto a un vecchio rpg "moderno". Un gioco da tenere in considerazione per tutti gli amanti del genere, dall'alto valore storico, senza contare che si tratta di uno dei pochissimi rpg disponibili sulla Virtual Console del 3DS.
Il gioco
Piattaforma: Nintendo 3DS
Costo: 3,00 Euro
Uscito nel 1998
Sviluppato da Konami, pubblicato da Konami
Mystical Ninja Starring Goemon (GameBoy)
Il maggiore problema di Mystical Ninja Starring Goemon è di natura concettuale. Andiamo con ordine: la serie era - ed è - conosciuta in occidente come platform 2D, con lievi elementi RPG che non ne mutano l'essenza.
L'episodio uscito su Nintendo 64, omonimo di questo per Game Boy, è stato uno dei pochi tentativi, di sicuro il più brillante, di portare il platform/RPG alla Monster World in tre dimensioni. Questa riduzione per Game Boy tenta di riproporlo immutato su portatile, in modo fallimentare: la visuale alla Zelda ne annienta completamente la componente platform, e l'esplorazione è ridotta al minimo per ovvi limiti tecnologici. L'ennesima dimostrazione che quasi mai si può passare dalle due alle tre dimensioni senza rielaborare concettualmente le proprie opere. Un gioco del tutto trascurabile insomma, un action-rpg con inquadratura dall'alto con un level design mediocre e dei combattimenti semplicistici, che non ha niente da spartire coi bei platform 2D che hanno reso celebre Goemon in Giappone (e non solo). Konami dovrebbe muoversi a portare sulla Virtual Console l'episodio per Nintendo 64, che meriterebbe di essere riscoperto: ad oggi nessun gioco è riuscito a essere più interessante mescolando quegli stessi elementi, l'unico vero erede tridimensionale di Wonder Boy in Monster World, con l'aggiunta di un eccezionale umorismo demenzionale. Questa versione per Game Boy ne rappresenta una misera imitazione.
Il gioco
Piattaforma: Nintendo 3DS
Costo: 3,00 Euro
Uscito nel 1997
Sviluppato da R&D2, pubblicato da Nintendo
Kirby's Star Stacker (Game Boy)
Ennesimo gioco di Kirby sulla Virtual Console, o meglio, ennesimo spin-off. Questa volta si tratta di un tradizionale puzzle game, uscito nel 1997 su Game Boy e non particolarmente famoso, che tenta di inserirsi tra i vari Tetris, Dr. Mario e compagnia: visto che molti di voi lo avranno sentito nominare ora per la prima volta non si può definire un successo, tuttavia non è neanche un brutto gioco, nonostante non spicchi per originalità.
Inquadratura fissa, pezzi (animaletti, in questo caso) che cadono dall'alto, la necessità di liberare tutto lo schermo allineando figure simili. I blocchi cascano a coppia, e si possono posizionare sia verticalmente che orizzontalmente. La principale novità introdotta da Kirby's Star Stacker sta nei cubi stella, dei pezzi neutri che si distruggono disponendo alle estremità degli animaletti dello stesso tipo; non particolarmente originale, ma quantomeno si tratta di una variazione sul tema. Come i platform della serie, anche questo puzzle game mira a un pubblico estremamente giovane, target ben diverso dal "for everyone" tipico di Mario. Nonostante questo non manca la sfida, si può selezionare il livello di difficoltà, e le modalità di gioco sono tre: a livelli, che è quella principale, a tempo, in cui bisogna ottenere il maggior numero di punti in soli tre minuti, e a resistenza, in cui si continua fin quando non si riempe lo schermo. Come detto prima non è un brutto gioco, ma non ci sono nemmeno particolari motivi per recuperarlo adesso.
Gioco del Mese
Questo mese sono stati pubblicati vari giochi, alcuni molto buoni, ma The Last Blade indubbiamente è un gradino sopra gli altri. Non è per tutti, ma ogni appassionato di picchiaduro dovrebbe conoscerlo, cosa che non si può dire per gli altri titoli nei rispettivi ambiti. Il fatto che non sia molto conosciuto poi ne accresce il valore, quantomeno in ottica Virtual Console.