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Orizzonti di gloria

Ci siamo recati in quel di Londra per provare la versione semidefinitiva di Forza Horizon 2

PROVATO di Mattia Armani   —   11/09/2014
Forza Horizon 2
Forza Horizon 2
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Un evento Microsoft dedicato ai giochi di prossima uscita per Xbox One ci ha permesso di mettere mano alla versione ormai completa di Forza Horizon 2 e di scambiare due chiacchiere con i ragazzi Playground Games. La zona che abbiamo potuto esplorare in occasione della dimostrazione è molto simile a quella mostrata durante la GamesCom ma, invece di Nizza, al centro della demo abbiamo trovato la località di Castelletto, immaginario comune italiano posto sul confine tra Francia e Liguria. Sul lungomare si fondono sprazzi ispirati alla costiera amalfitana e scorci tipici del nordovest nostrano mentre l'interno è caratterizzato da grandi vigneti e borghi rurali. Immersi un questa suggestiva ambientazione abbiamo avuto l'occasione apprezzare sia le ultime rifiniture estetiche, tra le quali spicca una maggiore pulizia dell'immagine, sia la ricchezza di contenuti di un titolo che include almeno settecento eventi e li colloca lungo il triplo di strade percorribili rispetto a quante ce n'erano in Forza Horizon. Ma non ci sono solo le strade al centro del gameplay di un gioco di guida che ha il suo fulcro nella libertà di movimento quasi assoluta. Gli sviluppatori hanno deciso di non permettere che le auto volino giù dalle scogliere e ci hanno confidato di aver preferito imporre questa limitazione viste le nefaste conseguenze sul gameplay. Ma per il resto ogni anfratto di Forza Horizon 2 è accessibile, vicoli inclusi, in un trionfo di staccionate che si frantumano in modo convincente, balle di fieno che decollano rimbalzando sui campi e scorciatoie tanto improbabili ed estreme quanto efficaci.

Un'ultimo incontro con Forza Horizon 2 prima dell'ormai imminente lancio

Un mondo tutto da scoprire

Una volta impugnato il controller ci siamo trovati di fronte alla gara di qualificazione del campionato della zona. Una corsa standard contro alcuni drivatar degli sviluppatori che ha la funzione di farci di tutorial. Sbrigate le formalità ci siamo quindi diretti verso il primo evento, evitando le altre gare ufficiali disponibili, per dare un'occhiata agli svariati eventi che popolano la mappa del gioco. Dopo un paio di minuti ci siamo trovati alla guida di un fuoristrada extralusso con l'obiettivo di raggiungere un traguardo tagliando la strada e quindi passando attraverso campi, boschi e via dicendo. Una sfida non facile che ci ha costretto a usare il rewind ovvero la possibilità di riavvolgere il tempo per svariati secondi per ritentare una manovra fallita o scegliere una strada migliore. La possibilità di utilizzare questa funzione ha un costo che si traduce nella diminuzione dei punti esperienza ottenuti da un evento ma questo non compromette più di tanto l'avanzamento verso il prossimo livello che non prende mai più di 15-20 minuti.

Orizzonti di gloria

L'evoluzione del pilota ricopre un ruolo piuttosto importante nell'economia del titolo visto che ci consente di scegliere tra un gran numero di talenti che comprendono funzioni piuttosto rilevanti come il fast travel (per spostarsi da un punto all'altra della mappa senza dover guidare) o di incrementare il guadagno di punti esperienza e soldi. E questi ultimi sono ovviamente fondamentali, come in ogni gioco di macchine moderno, per acquistare nuovi veicoli. Ma Forza Horizon è più generoso di molti altri titoli di questo tipo. Anche gli eventi più brevi pagano piuttosto bene e a ogni passaggio di livello possiamo tentare la sorte con una specie di ruota della fortuna che mette in palio diversi premi in denaro, anche molto elevati, e anche qualche macchina. Per gli eventi speciali, comunque, i veicoli più adatti vengono forniti direttamente dal gioco e questa impostazione permette al giocatore di esplorare liberamente il mondo e fruire di un gran numero di contenuti senza doversi preoccupare della vettura che sta utilizzando. E di contenuti, come abbiamo anticipato, ce ne sono in abbondanza, tanto da impegnare il giocatore, almeno a detta degli sviluppatori, per un centinaio di ore e questo senza tirare in ballo la componente multiplayer. Gli eventi, tra l'altro, includono anche un'intrigante serie di prove speciali e ben nascoste nella mappa che si chiama bucket list. Il termine, usato anche come titolo di un recente film con Nicholson e Freeman, indica la lista delle cose da fare prima di morire. Il nome, questo è chiaro, è tutto un programma e non stupisce che le sfide in questione siano estreme. Una di queste, mostrataci pad alla mano da uno degli sviluppatori, consiste una corsa a rotta di collo in un bosco, in piena notte, lungo una ripida discesa. Non proprio una passeggiata così come non sono una passeggiata le varie sfide a tempo che ci mettono alla guida di bolidi estremamente veloci con l'obiettivo di percorrere brevi tratti di strada a rotta di collo. In questi casi è possibile apprezzare l'enorme cambiamento della risposta dei veicoli nel passaggio dall'asfalto allo sterrato con piccoli errori di traiettoria che si tramutano in incidenti spettacolari. Basta infatti che una sola ruota di una fuoriserie serie finisca nel fango perché le cose finiscano malamente in men che non si dica. Un affare decisamente rischioso, così com'è rischioso non tenere conto della pioggia, la cui resa su schermo è a dir poco convincente, che diminuisce notevolmente l'aderenza delle gomme all'asfalto. Ovviamente gomme da pioggia e assetti particolari riducono questi problemi ma come abbiamo detto molti eventi mettono a disposizione una specifica macchina tagliando fuori la personalizzazione per livellare le possibilità dei giocatori in ottica agonistica.

Orizzonti di gloria

Ciononostante, sia chiaro, non parliamo di un titolo sviluppato pensando al lato competitivo. L'esplorazione, le numerose prove speciali e la possibilità di vagare spensierati sono elementi centrali nell'esperienza. Ma il multiplayer ricopre comunque un ruolo importante sia nella sua forma asincrona, con i drivatar degli amici a sfidarci nelle gare e le classifiche per ogni evento, sia in compresenza di altri giocatori, raggiungibili istantaneamente con un click senza transizioni dalla modalità single a quella multiplayer, dove il modello ispirato al sistema Kudos di Project Gotham Racing aggiunge un pizzico di sale in più anche alla classica corsa basata su diversi giri di pista. I circuiti in questo caso sono porzioni della vasta mappa del gioco, sono innumerevoli e possono tutti contare su panorami mozzafiato potenziati da una distanza visiva decisamente elevata. Ed è questo, indubbiamente, il maggior pregio tecnico di Forza Horizon 2, elemento da cui deriva anche l'unico compromesso evidente della produzione. I trenta frame per secondo, assolutamente costanti secondo quanto ci è stato riferito dagli sviluppatori, si avvertono chiaramente quando la velocità dei veicoli aumenta, ma si tratta di un sacrificio che ha permesso agli sviluppatori di sfruttare le risorse hardware di Xbox One per dare vita a un mondo vasto e al contempo vivo che include traffico, pedoni animati in modo convincente e molti altri dettagli che rendono il contesto molto più credibile di quanto non lo sia nella stragrande maggioranza dei giochi di guida. Di tanto in tanto alcuni elementi dello scenario sono soggetti a pop-up, almeno nella versione da noi provata in quel di Londra, ma la resa globale resta a dir poco spettacolare grazie a dettagli come la vegetazione tagliata dal paraurti, gli effetti climatici, la distruttibilità piuttosto convincente di numerosi elementi dello scenario e il blur forse fin troppo marcato ma molto efficace nell'accentuare la sensazione di velocità. A tutto questo dobbiamo poi aggiungere il replay che non offre funzioni innovative ma beneficia di tutti gli elementi summenzionati regalandoci sequenze a dir poco spettacolari. Soddisfatti dalla prova su strada abbiamo quindi rivolto un'ultima domanda agli sviluppatori per meglio comprendere il bilanciamento del sistema di punteggio che premia le manovre estreme e include moltiplicatori che si interrompono in caso di uno scontro. La risposta di Ralph Fulton, Creative Director di Playground Games, ci ha rivelato che questo elemento è stato trattato con molta cura dagli sviluppatori i quali hanno calibrato gli scontri in modo che una spettacolare strusciata priva di conseguenze rilevanti non interrompa il moltiplicatore, esaltando la finezza del giocatore invece di punirla. Un altro punto a favore di Forza Horizon 2 che ai nostri occhi si rivela ancora una volta convincente anche se sarà necessario aspettare la recensione per avere un verdetto definitivo. Il gioco uscirà su Xbox One il 30 settembre e il 3 ottobre su Xbox 360.

CERTEZZE

  • Un mondo enorme e pieno di cose da vedere e trovare
  • Ottimo supporto per il multiplayer sincrono e asincrono
  • Scorci suggestivi e panorami mozzafiato

DUBBI

  • Quando i veicoli acquistano velocità i trenta frame per secondo si fanno più evidenti