Dopo il grande colpo messo a segno con Bayonetta 2 e le varie incarnazioni di Mario che abbiamo visto susseguirsi fin dal lancio della console, è oramai chiarissimo come il riscatto di Wii U passi inevitabilmente dalle esclusive, permeate di un fascino e soprattutto di un gameplay al tempo stesso fresco e tradizionale che risponde a pieno alle richieste dei suoi fedelissimi fan.
A riconferma di ciò l'arrivo di Super Smash Bros. sulla portatile Nintendo è stato accolto da pubblico e critica con un tripudio di ovazioni e voti altissimi, segnale inequivocabile che anche a questo giro la grande N non ha sbagliato nulla riproponendo una della sue esclusive di maggior successo capace ancora una volta di divertire nonostante l'inevitabile scorrere del tempo. In puro stile Nintendo, il picchiaduro che raccoglie a sé tutti i personaggi più famosi e iconici partoriti dalla fucina di Kyoto si è sempre mostrato estremamente stratificato, capace di soddisfare sia i picchiatori supertecnici sia chi ha ben poche velleità competitive e si abbandona al button mashing più sfrenato degno dei migliori party game. Super Smash Bros. non punta a cambiare le cose e questo non sarà sicuramente un problema: quello di Sakurai rimane uno dei titoli con più carattere e contenuti che si siano visti nel campo dei fighting game. Con la data di lancio anticipata di qualche giorno, manca davvero poco prima di poter mettere finalmente le mani su questa ennesima esclusiva, accompagnata all'esordio nei negozi dagli altrettanto attesi amiibo, le statuette Nintendo che ci hanno fatto luccicare gli occhi fin dalla loro presentazione all'E3. Fate spazio sulle mensole, ne avrete bisogno.
Amiibo mio
Via il dente, via il dolore: partiamo subito dalle statuine. È inutile negare che gran parte dell'attenzione rivolta a Smash Bros non sia legata solamente all'aspetto ludico, quanto piuttosto alle nuove statuine Nintendo presentate in occasione dello scorso E3.
Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare del presunto peggioramento della qualità degli amiibo rispetto ai prototipi iniziali, e dopo averli avuto sotto mano per un paio d'ore, possiamo dire che è la verità. Nell'inevitabile passaggio tra la fase prototipo e la produzione in serie necessaria alla commercializzazione si sono persi per strada alcuni dettagli, ma questo no vuol dire assolutamente che siano brutti, anzi! Queste piccole figure rimangono bellissime da vedere, sono ricche di dettagli e le varie pose gli conferiscono quel qualcosa in più che le rende molto appetibili anche solo a chi ha una mensola libera dove riporle tutte insieme. I dettagli dello scudo e dell'armatura di Link, le decorazioni sul vestito di Peach e sul mantello di Marth nonché le pellicce ispide di Donkey Kong e Fox sono l'indiscutibile segno della notevole qualità produttiva riposta da Nintendo nella realizzazione di queste piccole, bellissime statuine. Ma oltre al valore estetico, gli amiibo sono stati implementati ottimamente anche all'interno del titolo. A differenza di quando avviene con Skylanders e Disney Infinity, l'attivazione di un amiibo non permette di prendere possesso del personaggio sbloccato, ma bensì di guadagnare un combattente controllato dall'intelligenza artificiale che ci affiancherà nel corso degli scontri. Avvicinando la statuina al GamePad del Wii U avremo accesso alla schermata di personalizzazione del personaggio, dove potremmo selezionare una delle otto differenti skin a disposizione e rinominarlo a piacere per differenziarlo rispetto a quello degli altri contendenti.
Di fatto si verrà a creare una simbiosi tra il giocatore e il proprio amiibo: combattendo in coppia con la nostra statuina questa guadagnerà livelli, oggetti ed equipaggiamenti volti a migliorarne le statistiche fino a trasformarlo in una vera e propria macchina da guerra. Potremmo assegnargli delle armi oppure distruggere quelle in eccesso e fargliele mangiare per aumentarne le statistiche di attacco e difesa. I livelli in tutto saranno cinquanta e aumenteranno più velocemente quando faremo scontrare il nostro combattente virtuale con altri giocatori anch'essi provvisti di statuine. In più apprenderà dal giocatore il suo stile di combattimento, utilizzando più spesso le mosse da lui preferite e comportandosi di conseguenza: se il giocatore sarà più votato all'attacco l'intelligenza artificiale sarà molto aggressiva; al contrario se questo predilige l'atteggiamento difensivo si chiuderà a riccio per schivare quanti più attacchi possibili. Una volta finita la sessione di gioco, basterà riavvicinare la statuina al sensore del controller per trasferire tutti i dati del nostro personaggio virtuale e averlo pronto in qualsiasi occasione.
Super Smash Bros. ha tutte le carte in regola per rilanciare definitivamente la console Nintendo
Più brawl che melee
L'implementazione delle statuine in Super Smash Bros. ha fondamentalmente due ripercussioni: una è puramente affettiva e riguarda il fortissimo e inatteso legame che abbiamo creato con il nostro amiibo fin dalla prima partita, dove l'abbiamo visto subito come un compagno da far crescere nella dura arte della lotta. Dopo averlo cresciuto ed equipaggiato a dovere possiamo mandarlo a combattere da solo contro altri amiibo, tutti controllati dall'intelligenza artificiale utilizzando una sorta Drivatar che lo farà combattere secondo quanto gli abbiamo insegnato, ritrovandoci a fare il tifo per lui senza poterlo aiutare in alcun modo.
L'altra riguarda il gameplay: prendere parte a un match a quattro giocatori ognuno dei quali accompagnato da un amiibo implica la presenza di ben otto personaggi su schermo per un tripudio di effetti, luci e colori che ci ha divertito tantissimo. Ovviamente questo aspetto incarna l'anima più "Brawl" di Super Smash Bros. che va leggermente a sfiorire negli scontri tradizionali dove il titolo rimane comunque piuttosto distante dal gameplay super raffinato di "Melee", da molti considerato il punto più alto di tutta la serie Smash. I pochi tasti che permettono di attaccare e parare, effettuare delle prese e saltare tra la piattaforme dei vari livelli vanno a scontrarsi con il ricco campionario di mosse di ogni personaggio, il tempismo e la precisione richiesti per mettere a segno uno Smash e la forsennata velocità del gameplay, rivelando l'anima più profonda e complessa di un titolo che richiede comunque molta dedizione per poter essere padroneggiato al meglio. Sul fronte delle modalità, la versione Wii U ripropone in toto quanto visto su Nintendo 3DS con la possibilità di giocarlo in cooperativa, oltre ad alcune succosissime novità. Partiamo con la modalità Classica, una serie di scontri caratterizzata dal continuo susseguirsi di gruppi più o meno numerosi da battere per ottenere equipaggio e potenziamenti. Prima di iniziare dovremo selezionare un rivale, che più viene lasciato in vita e più diventerà ostico da battere, ma maggiormente generoso nelle ricompense. La modalità Eventi presenta invece una serie di match ad obiettivi infarciti da elementi interattivi, come la comparsa di altri personaggi sul ring a coalizzarsi contro di noi o trappole e scenari dinamici a complicare ulteriormente le cose.
Una marea di contenuti
Per i veri Nintendari D.O.C. c'è invece la modalità All-Star in cui si affrontano tutti i nemici in ordine cronologico inverso da quello introdotto più di recente fino ai personaggi storici della grande N. Una grande percorso a ritroso nel tempo che prende per mano il giocatore e lo porta fino alle perle del NES, dove ogni personaggio battuto ci farà guadagnare un trofeo che andrà ad abbellire l'arena.
Infine, la modalità più bella è senza ombra di dubbio il board game in stile Mario Party dove il giocatore dovrà condurre il suo Mii in un percorso fatto di caselle con potenziamenti da raccogliere, lanci di dadi, boss inattesi e penalità, proprio come nel più tradizionale dei giochi da tavolo. Se si finisce sulla stessa casella di un altro giocatore inizierà un combattimento che coinvolgerà tutti i contendenti, al termina del quale i Mii sconfitti perderanno punti e lottatori. Una volta che si sono esauriti i turni avrà inizio un tesissimo scontro dal risultato comunque incerto, nonostante l'andazzo generale della partita. Una modalità davvero atipica e divertente che si candida seriamente ad essere una delle migliori mai apparse in un picchiaduro. In aggiunta è presente anche un editor di scenari semplicissimo da utilizzare che attraverso il GamePad permette di modellare liberamente le piattaforme, scegliere le texture, gli sfondi e perfino la colonna sonora attingendo allo sterminato catalogo dei franchise Nintendo. Tutta questa ricchezza contenutistica è accompagnata da un comparto tecnico stupendo che viaggia granitico sui 60 frame al secondo, garantendo una fluidità e una reattività ai comandi perfetta. I ring sono spesso bellissimi e presentano elementi dinamici dalle più semplici piattaforme mobili a dei cambiamenti più complessi come nel caso dell'arena Pokémon che si modifica ogni qualvolta una nuova creatura faccia capolino sullo schermo. C'è poco altro da aggiungere: Super Smash Bros. si preannuncia un gioco davvero super, un'altro tassello fondamentale nel mosaico disegnato da Nintendo con l'obiettivo di non darvi più scuse e correre a compare un Wii U. Oppure una nuova mensola per gli amiibo.
CERTEZZE
- Divertente e con un gameplay di altissimo livello
- Tante modalità, personaggi e scenari
- Gli amiibo sono bellissimi
DUBBI
- Bilanciamento tutto da verificare