La notizia circolava già da qualche mese, ma solo di recente le cose si sono fatte serie: la CBS produrrà uno show televisivo totalmente incentrato su Candy Crush. In questo momento possiamo immaginarci decine di mani dei nostri lettori che toccano la faccia in uno spettacolare "facepalm" coordinato, eppure e proprio così e forse non dovreste essere così tristi. Ma procediamo con ordine, perché quella che potrebbe sembrare una stranezza isolata, in realtà è lo specchio di una fotografia ben più ampia e articolata che potrebbe toccare anche il futuro del nostro intrattenimento preferito.
Il famoso tormentone mobile diventa un format televisivo... ma voi che ne pensate?
Siamo alla frutta
Avete presente quando pubblicano quelle statistiche in cui si vede come i giocatori siano milioni di persone, come i videogiochi abbiano fatto breccia anche in luoghi una volta inesplorati come le donne e le persone più grandi? Ecco, il merito nella maggior parte dei casi è soprattutto di Candy Crush e similari.
Nonostante ormai non sia più un gioco recente è ancora uno dei più diffusi sui telefoni delle persone che stanno accanto a noi in autobus, in metropolitana o in sala d'attesa. L'idea di base è sempre la stessa dai tempi di Bejeweled: oggetti da spostare in modo che tre dello stesso colore siano allineanti e spariscano, con bonus vari ed eventuali. Semplicissimo da capire, già visto eppure anche tremendamente affascinante per chiunque abbia un telefono e del tempo da perdere, Candy Crush ha rappresentato il punto più alto dei giochetti Social e Mobile. Vi ricordate quando vostra zia vi ha impestato Facebook con centinaia di notifiche mentre scuoteva la testa perché "quei videogiochi su cui stai sempre attaccato ti rovinano il cervello?" sono stati senza dubbio momenti interessanti, ma ora la cosa potrebbe diventare ancora più grande. Il progetto è nato grazie alla collaborazione di tre entità: il network CBS, la casa di produzione Lionsgate e ovviamente King che ci ha messo l'esperienza e la consulenza, l'autore invece è quello di Fear Factor e WipeOut, che non è il famoso videogioco di corse futuristiche ma uno show in stile Mai dire banzai. La trasmissione dovrebbe durare un'ora e ovviamente dovrà in qualche modo adattare il gameplay del gioco alle esigenze televisive, perché guardare una persona in televisione che gioca china sul cellulare è un'esperienza più vicina alla tortura di Guantanamo che all'intrattenimento. Per adesso sappiamo che il format metterà in competizione due persone, le quali dovranno sfruttare la propria agilità per gareggiare in una sorta di grandissimo tabellone di gioco che sfrutterà tecnologie mai viste prima.
Rivincita mobile
Il fatto forse più interessante e curioso è che nessuno ha ancora saputo spiegare nel dettaglio quale sia questa fantomatica tecnologia. Molto probabilmente l'idea è ancora tenuta segreta perché la sua messa in scena sarà una delle parti più interessanti per il pubblico. Volendo azzardare delle congetture, potremmo assistere a qualche innovativa soluzione di realtà aumentata e ci sentiamo di escludere quella virtuale. "Agilità" e caschi virtuali ancora non vanno molto d'accordo. Magari invece sarà semplicemente un enorme schermo touch screen sul quale i concorrenti dovranno correre e spostare enormi frutti videoludici, chissà! Per adesso l'unica cosa certa è che il progetto non è una bufala, anzi, è stata già aperta la pagina ufficiale del casting, in cui è possibile iscriversi lasciando i propri dati, il proprio livello di Candy Crush e un video in cui bisogna convincere gli autori a farsi prendere a bordo. L'aspetto più interessante di questo debutto televisivo (anche se non ci troviamo di fronte alla prima trasmissione di questo tipo, è senza dubbio la dimostrazione di un impatto del gaming mobile che forse noi gamer duri e puri rifiutiamo di riconoscere, chiusi come siamo nelle nostre classificazioni ed etichette. Diciamoci la verità, quante volte abbiamo guardato i giocatori di semplici titoli per smartphone come una categoria un po' inferiore, gente che gioca sì, ma mica "seriamente" come noi? Eppure i numeri più importanti di questo settore oggi li registriamo proprio nei titoli che stanno nel palmo di una mano. Clash Royale ha macinato più soldi della maggior parte delle produzioni di quest'anno ed è senza dubbio un gioco ben strutturato, nonostante alcune meccaniche pay to win e non ricominciamo a parlare di Pokémon Go, perché ne abbiamo già dette abbastanza. C'è inoltre un dato molto interessante da ricordare: Candy Crush è forse uno dei giochi più trasversali di sempre, visto che piace in maniera quasi identica sia agli uomini che alle donne, con una predominanza di quest'ultime, soprattutto nella fascia tra i 20 e 35 e quella oltre i 36, ovvero gente che ancora ogni tanto guarda la televisione.
Televisioni future
Ci sono buone probabilità che questa bizzarra idea di Candy Crush in televisione rimanga un semplice esperimento estemporaneo, un tentativo per il grande mostro della televisione di capire se anche i videogiochi possono diventare cibo per la sua insaziabile fame, ma se il progetto dovesse rivelarsi un successo altri giochi potrebbero seguire e, lanciamo una provocazione, traghettare gli esport in televisione al posto di Call of Duty e League of Legends.
Ovviamente siamo ancora nel regno delle ipotesi, ma d'altronde in passato c'è stato un periodo in cui cruciverba e altri giochi da tavolo andavano molto forte in televisione. Non era raro negli anni '80, in piena epoca Fininvest, vedere bambini giocare a versioni giganti di Indovina Chi?, dunque potrebbe non essere così fuori di testa un futuro in cui sarà normale vedere i nostri giochi preferiti trasformati in format televisivi adatti a un pubblico completamente nuovo e in grado di apprezzare un certo tipo di linguaggio. Senza contare lo sviluppo di nuove tecnologie che potrebbero rendere il tutto ancora più bello e coinvolgente, una rivoluzione ben più grande di quando ne La Ruota della Fortuna si passò dal tabellone classico a quello elettronico. Se proprio vogliamo volare con la fantasia vedremmo benissimo una versione de I Giochi Senza Frontiere ispirata ad Assassin's Creed, una gara per chi resiste di più all'infarto con un gioco horror in VR o magari un semplicissimo quiz in cui le domande sono quasi tutte a tema videoludico perché ormai è un argomento comune. Dunque salutiamo questa iniziativa di CBS con favore perché forse è il classico piccolo passo per l'uomo, anzi per il gioco, che diventa un grande passo per l'umanità videoludica.