Di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno oramai sappiamo un bel po' di cose, visto che il seguito dell'acclamato JRPG uscito su PlayStation 3 arriverà il 19 gennaio sulla sorella maggiore e per la prima volta in versione digitale PC. Durante la nostra visita degli uffici Bandai Namco di Tokyo abbiamo avuto la possibilità di giocare nuovamente col titolo - purtroppo in una demo molto simile alla precedente - e soprattutto di assistere ad una presentazione a porte chiuse durante la quale siamo riusciti a carpire qualche piccola informazione aggiuntiva. Inutile negare che l'assenza della collaborazione con Studio Ghibli sia evidente, soprattutto nel passaggio dall'esplorazione alla mappa del mondo e all'inedita modalità schermaglia. D'altronde c'è anche poco da fare, perché il famoso studio di animazione giapponese ha ridotto il personale ed è focalizzato su altri progetti, lasciando al solo Joe Hiasaishi - in realtà collaboratore esterno - la realizzazione della splendida colonna sonora che tanto abbiamo apprezzato nel primo capitolo. Detto questo, e nonostante una buona parte degli artisti si siano trasferiti proprio in Level 5 per realizzare il gioco, permane questa incoerenza più volte citata che non sappiamo quanto sia stata figlia di una scelta o di tale rimescolamento di alcune posizioni.
Ni no Kuni II sta al primo capitolo come un Final Fantasy rispetto ai precedenti: ne condivide l'immaginario e talvolta il mondo di gioco, ma racconta una storia parallela con personaggi differenti, anche se in questo caso taluni torneranno chissà in quale forma. Indubbiamente la più grande differenza, al di là del taglio artistico, risiede nel sistema di combattimento, che abbraccia una deriva più action per - a detta degli sviluppatori - rendere appetibile il titolo verso un pubblico adulto e occidentale, senza sacrificare quello giapponese che pur ha apprezzato l'originale. Controllo completo del protagonista Evan, possibilità come sempre di passare ai compagni, attacchi diretti con quadrato e triangolo, salto col cerchio e quattro abilità legate ad R2 in congiunzione con i tasti frontali.
Di primo impatto a noi è sembrato essere più dinamico: le riserve possono risiedere nel capire quanto in profondità si potrà andare, per non rischiare di sostituire la relativa noia di quello precedente con un sistema semplicistico con una bassa curva di progressione. L'assenza dei famigli a detta degli sviluppatori viene compensata invece dalla possibilità di espandere il regno di Evan assoldando altri personaggi sparsi per il mondo di gioco, che permetteranno di accedere nelle battute avanzate a negozi di oggetti, fabbri e altro: una nuova ambientazione tutta da esplorare. Direttamente collegata c'è la modalità schermaglia, una sorta di strategico in tempo reale all'acqua di rose per difendere il proprio regno e attaccare quelli altrui. A tal proposito siamo riusciti a sciogliere parecchi dubbi sul loro inserimento nell'economia di gioco: in diversi punti dell'avventura il titolo "obbligherà" il giocatore a dover dialogare col proprio regno oppure prendere parte a qualche schermaglia; ovviamente in maniera contestuale si apriranno attività secondarie facoltative, e per espandere appieno il regno si dovrà per forza deviare dalla storia principale. Scelta che reputiamo saggia nella speranza che le parti dovute non rallentino troppo il fluire dell'azione e comunque siano elemento valido nell'economia complessiva.
Staremo a vedere, nel frattempo su PlayStation 4 Pro abbiamo trovato un codice più pulito e definito che girava a sessanta fotogrammi per secondo, siamo sicuri che su PC la situazione sarà ancora meglio da questo punto di vista. Per il resto c'è poco da aggiungere, e da grandi estimatori della serie la speranza è di avere un prodotto complessivamente più vario e con meno tempi morti del predecessore; d'altro canto c'è la paura che questi stravolgimenti possano portare a scontentare sia i fan degli JRPG vecchio stampo che quelli più affini alle nuove strade intraprese da questo genere.
Tante speranze, qualche preoccupazione: Ni no Kuni II rimane una produzione altamente affascinante supportata da un meravigliosa colonna sonora; adesso non ci resta che giocarla dall'inizio alla fine per verificare se sarà in grado di lasciare le stesse emozioni, o magari di più, de La Minaccia della Strega Cinera.
CERTEZZE
- È il seguito di un JRPG che ci è piaciuto assai
- Tante cose da fare, stesso mondo colorato e variegato
DUBBI
- Come verranno integrate le aggiunte del regno e della schermaglia
- Se sarà davvero un passo in avanti rispetto al primo capitolo