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Il 2017 su console Nintendo

Tracciamo un bilancio dell'ultimo, sorprendente anno in casa Nintendo

SPECIALE di Davide Spotti   —   24/12/2017

Se dovessimo riassumere il 2017 di Nintendo in una parola, l'aggettivo più adatto sarebbe inaspettato. L'arrivo sul mercato di Switch è stato accompagnato da tante perplessità, scandito dai dubbi di molti giocatori e dalle previsioni non propriamente ottimistiche di alcuni analisti. C'era il sentore che la nuova console ibrida non sarebbe riuscita a fare breccia nella testa e nel cuore degli appassionati, faticando a diventare una valida alternativa ai modelli tradizionali. L'idea di poter disporre di un hardware fisso e allo stesso tempo portatile, in grado di far girare anche in mobilità titoli abitualmente fruibili solo tra le mura domestiche, era di per sé affascinante. Eppure le incognite sembravano superare i lati positivi, sospesi tra evidenti carenze dell'hardware, interrogativi sulla struttura della macchina, limitazioni della line-up iniziale e gli immancabili dubbi riguardo al tanto sbandierato supporto delle terze parti. Ebbene, dodici mesi più tardi il panorama appare ben diverso: le nuvole che si scorgevano all'orizzonte si sono diradate a suon di vendite e il bilancio è senz'altro molto positivo. Switch ha debuttato il 3 marzo 2017, ottenendo fin da subito ottimi riscontri tanto sul mercato orientale che nei territori occidentali. Si è subito intravisto un gran potenziale, sostenuto da una campagna di comunicazione finalmente efficace, diretta e priva di tutte quelle incoerenze di fondo che avevano minato l'arrivo sul mercato del Wii U nell'autunno di cinque anni fa.

L'ottimo avvio è stato di fondamentale importanza per dare la giusta iniezione di fiducia a tutto l'ambiente e ha indotto Nintendo a raddoppiare la produzione già nelle settimane successive al lancio. La decisione, presa ad ottobre, di ampliare ulteriormente le scorte fino a due milioni di unità al mese, ha permesso di affrontare le tappe di avvicinamento al periodo natalizio senza quei problemi di carenza dei rifornimenti che spesso hanno rappresentato un punto debole nella strategia di distribuzione della casa giapponese. I risultati ottenuti a nemmeno dieci mesi dal lancio sono sotto agli occhi di tutti: il superamento dei dieci milioni di unità vendute a livello mondiale è un gran traguardo su cui in pochi avrebbero provato a scommettere. Non a caso qualcuno ha già scomodato i numeri ottenuti dal Wii. Dopotutto i notevoli traguardi raggiunti nella settimana del Black Friday e il recente incremento di vendite sul mercato nipponico - con ben 385.000 unità piazzate solo nelle ultime due settimane - sono sintomatici del grande stato di salute di cui gode attualmente la console.

Le esclusive su Switch: da The Legend of Zelda: Breath of the Wild a Super Mario Odyssey

Nintendo ha sempre potuto fare affidamento sulla qualità del suo catalogo di titoli esclusivi e la prima fase del ciclo di vita di Switch non è stata da meno. Le limitazioni della line-up iniziale sono state controbilanciate dalla pubblicazione di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, capolavoro assoluto che ha rinnovato la formula open world con soluzioni fresche e molto convincenti. Sebbene il 2017 sia stato un anno di altissimo livello quanto a uscite, la nuova avventura di Link ha messo davvero d'accordo tutti, facendo incetta di premi praticamente ovunque. A marzo sono usciti anche Fast RMX, nuovo capitolo del frenetico e impegnativo gioco di corse futuristiche sviluppato da Shin'en Multimedia, e Snipperclips: Diamoci un Taglio!, l'originale puzzle game che richiede di risolvere una serie di enigmi ritagliando dei personaggi di carta per completare specifici obiettivi, da soli o in compagnia degli amici.

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Alla fine di aprile è stata la volta di Mario Kart 8 Deluxe, edizione espansa del titolo proposto su Wii U tre anni fa, che ha contribuito a sostenere le vendite della console nel periodo primaverile ed estivo. A giugno è arrivato ARMS, nuova proprietà intellettuale su cui Nintendo riponeva una certa fiducia, che ha ricevuto un discreto supporto post lancio conclusosi proprio in questi giorni con l'arrivo dell'update 5.0 e del personaggio di Dr. Coyle. Nel periodo estivo c'è stato spazio anche per il colorato e divertente Splatoon 2, nuovo capitolo che ha affinato l'ottima struttura multiplayer del predecessore, arricchendola con una modalità single-player più convincente e il supporto delle fasi cooperative. A settembre è toccato a Pokkén Tournament DX, che sulla falsa riga di Mario Kart ha riproposto in una veste rinnovata il gioco già apparso su Wii U nel 2015, ma anche l'ottimo Golf Story, titolo che unisce la pratica del golf a dinamiche ruolistiche, condendo il tutto con una grafica 2D mutuata dall'epoca 8 e 16-bit.

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Merita una menzione anche Fire Emblem Warriors, nuova interpretazione strategica del genere musou che abbiamo consigliato ai cultori della saga desiderosi di un cambio di prospettiva. All'inizio del paragrafo abbiamo parlato di Breath of the Wild, ma nel catalogo di quest'anno di Switch è presente anche un altro pezzo da novanta che sta contribuendo non poco a catalizzare le vendite in questa parte conclusiva dell'anno. Ovviamente stiamo parlando di Super Mario Odyssey. Pur non essendo rivoluzionaria, la nuova avventura dell'idraulico più amato di sempre ha mostrato le tipiche qualità Nintendo in fatto di cura dei dettagli e design. La classica ciliegina sulla torta, per lo meno per chi apprezza i giochi di ruolo di stampo giapponese, è arrivata questo mese con la pubblicazione di Xenoblade Chronicles 2. L'ennesimo progetto mastodontico realizzato da Tetsuya Takahashi e Monolith Soft ha corretto il tiro rispetto a Xenoblade Chronicles X su Wii U, offrendo un sistema di combattimento avvincente, una longevità estrema e una storia nuova di zecca.

I titoli delle terze parti su Switch: da DOOM a Mario + Rabbids: Kingdom Battle, passando per FIFA 18 e Skyrim

Sul fronte delle terze parti la situazione è ancora ben lungi dall'essersi delineata in modo definitivo, sebbene qualche titolo meritevole di attenzione si sia visto. In cima alla lista c'è senz'altro Mario + Rabbids: Kingdom Battle, sorprendente strategico che accosta gli universi di Mario e dei Rabbids a un sistema di gioco mutuato da titoli tattici come XCOM. Il gioco di Ubisoft Milano ha ricevuto un meritato plauso da parte della critica e potrebbe diventare un ottimo punto di riferimento per altri esperimenti della stessa natura. Rimanendo in tema di terze parti, Nintendo ha potuto usufruire dell'ottima conversione di DOOM. Panic Button - che peraltro è attualmente al lavoro sul porting di Wolfenstein II: The New Colossus per Switch - ha avuto le sue belle gatte da pelare per ottenere risultati soddisfacenti, ma alla prova dei fatti il gioco si è rivelato all'altezza, divertente da fruire e con l'inedito valore aggiunto della portabilità ad invogliare il pubblico all'acquisto. Nel corso dell'anno sono arrivate nei negozi anche le versioni per Switch di FIFA 18, NBA 2K18 e WWE 2K18, mentre Bethesda ha riproposto The Elder Scrolls V: Skyrim, a sei anni di distanza dall'esordio della versione originale. Da ricordare anche Sonic Mania, I Am Setsuna, alcuni titoli Telltale come Batman e Guardians of the Galaxy, e ancora Dragon Ball Xenoverse 2, LEGO Marvel Super Heroes 2 e Snake Pass, per arrivare ai vari Thumper, Stardew Valley, Rocket League, Thimbleweed Park e Yooka-Laylee.

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Negli ultimi mesi c'è stato spazio anche per la remaster di L.A. Noire, le conversioni di Resident Evil Revelations e Resident Evil Revelations 2 e per Rayman Legends: Definitive Edition. Ad esclusione di Electronic Arts, che ha preferito prendersi una pausa di dodici mesi per valutare se garantire il proprio supporto con ulteriori giochi, altre aziende del settore hanno espresso la volontà di lavorare sulla piattaforma. Una su tutti? Bandai Namco. Potrebbero quindi esserci buone possibilità di veder arrivare su Switch titoli come Dragon Ball FighterZ, Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno e magari anche Tekken 7, ma si è vociferato pure di un porting di Dark Souls. Tra gli attori principali del mercato anche Square Enix non sembra voler essere da meno. Peraltro Switch si è dimostrata una piattaforma di interesse in particolar modo per le realtà indipendenti; basti considerare che vari titoli, tra i quali Wonder Boy: The Dragon's Trap e forma.8, hanno venduto più copie sull'ibrida di Nintendo rispetto a tutte le altre versioni messe assieme.

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Ciò nondimeno sussistono due problematiche che Nintendo dovrebbe provare ad affrontare. La prima riguarda le tempistiche di lancio delle suddette conversioni, dato che i titoli proposti finora sono molto datati (si pensi a Skyrim) o comunque proposti a distanza di svariati mesi dalla release principale sulle altre piattaforme (come nel caso di DOOM e Wolfenstein). Riuscire a colmare questo gap potrebbe comportare un maggior interesse e una presa migliore su un determinato target di pubblico. La seconda questione è legata alle difficoltà che comporta il traferimento di titoli multipiattaforma su Switch, e basterebbe ricordare il disastroso porting di RiME come esempio. Peraltro è evidente - ma non è certo una novità - che per le produzioni più grandi l'impatto tecnologico rimarrà un problema oggettivo di impossibile soluzione, visto che ben difficilmente potremo pensare di veder arrivare in formato portatile opere mastodontiche come un Red Dead Redemption 2 o un Anthem.

Il lento tramonto del 3DS

Il 3DS è in procinto di entrare nel settimo anno e per quanto Nintendo abbia detto di voler continuare a supportare la piattaforma, è evidente che ci troviamo ormai nella sua fase discendente. In estate è stato presentato il 2DS XL, nuovo modello che ha ulteriormente stratificato la già ampia offerta disponibile. Per quanto il periodo migliore della piattaforma sia alle spalle, quest'anno si sono comunque visti alcuni titoli esclusivi interessanti, su tutti l'ottimo Metroid: Samus Returns di MercurySteam, rifacimento dell'episodio pubblicato su Game Boy nel 1992. Il 2017 è stato inoltre scandito da Fire Emblem: Shadows of Valentia e Monster Hunter Stories, Pokémon Ultrasole e Pokémon Ultraluna, ma vale la pena citare anche Etrian Odyssey V: Beyond the Myth, Ever Oasis, Fire Emblem Heroes, Hey! Pikmin e Miitopia.

Il 2017 su console Nintendo

Uno sguardo al 2018

All'inizio di novembre i vertici della grande N dichiaravano di voler prendere in considerazione un ulteriore incremento della produzione di Switch, innalzando quindi da 25 a 30 milioni la soglia di unità da distribuire durante il prossimo anno fiscale. La decisione definitiva verrà presa solo dopo le festività natalizie, tuttavia i risultati che abbiamo riassunto nella prima parte del pezzo sembrano essere di ottimo auspicio in vista di un ulteriore cambio di passo nel 2018. Dal punto di vista della line-up, bisognerà capire le tempistiche di lancio di progetti di grande richiamo come Metroid Prime 4 e Bayonetta 3, fresco di annuncio ai The Game Awards di due settimane fa. Lo stesso discorso vale anche per Pokémon Switch e per Dragon Quest XI, che attualmente è ancora privo di una data anche per il mercato giapponese. Per il resto sappiamo già di Kirby Star Allies e del nuovo gioco di Yoshi. Sul fronte delle terze parti usciranno il già citato Wolfenstein II: The New Colossus, ma anche l'interessante Project Octopath Traveler di Square Enix, Starlink: Battle for Atlas di Ubisoft e Mega Man 11, ma di recente sono state ufficializzate anche le conversioni di altri due ottimi titoli come Payday 2 e Wasteland 2.