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Ira funesta

Un po' a sorpresa, nello stand di Tecmo Koei all'interno del TGS 2010 abbiamo trovato ad aspettarci alcune postazioni PS3 e Xbox 360 con la versione finale di Warriors: Legends of Troy.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   22/09/2010
Warriors: Legends of Troy
Warriors: Legends of Troy
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Conosciamo molto bene la serie Dynasty Warriors e lo spin-off basato sull'universo di Gundam. Ebbene, Koei ha deciso di aggiungere un altro "tema" a uno dei loro franchise più rappresentativi, ispirandosi nientemeno che all'Iliade di Omero per questo Warriors: Legends of Troy, che abbiamo provato nella versione per PlayStation 3 durante il Tokyo Game Show 2010. Il gioco è fondamentalmente un hack'n'slash in cui, alla guida del potente Achille, ci troviamo ad affrontare un intero esercito di troiani nonché gli dei che da sempre proteggono la loro città. Nella demo i combattimenti si sprecano, mostrando però una fisicità generalmente superiore a quella vista, ad esempio, in Dynasty Warriors Gundam: i nemici sono sì tantissimi, ma il nostro personaggio non si presenta come un carro armato in grado di spazzarne via dieci alla volta, e quindi la vittoria risulta forse meno scontata che nella serie tradizionale targata Koei.

Ira funesta

Il sistema di controllo ci permette di portare attacchi leggeri o pesanti, ripararci con lo scudo, saltare, scartare di lato ed effettuare il lock-on sugli avversari. Una volta riempita l'apposita barra, poi, agendo su uno dei pulsanti del Dual Shock possiamo entrare in una sorta di "modalità furia" che destabilizza i soldati troiani e li rende particolarmente vulnerabili alle nostre "fatality". Agendo sul pulsante Triangolo, infatti, in molti casi possiamo concludere uno scontro con un sol colpo, in una maniera tanto violenta quanto spettacolare: Achille infilza un nemico alla gola, gli apre il torace prendendolo alle spalle o lo lancia in aria per poi infilzarlo a terra. Combinando i vari attacchi si producono combo discretamente belle da vedere, che peraltro riprendono in modo palese i movimenti di Brad Pitt nel film "Troy" del 2004, pellicola a cui il prodotto Koei si ispira senza sé e senza ma, dando sulle prime addirittura l'impressione di essere un tie-in. Avete presente il colpo volante alla gola che Pitt esegue in più di un'occasione durante il film? Ecco, è stato perfettamente riprodotto insieme a una serie di altre manovre anch'esse viste nella mediocre reinterpretazione dell'Iliade diretta da Wolfgang Petersen.

Scontro tra Titani

Come già accennato, in Warriors: Legends of Troy i combattimenti sono decisamente preponderanti su tutto il resto: si esplora il territorio nemico passando da uno scontro all'altro in modo piuttosto lineare e non ci sono variazioni sul tema, o quantomeno non ce n'erano nella demo. Limitatamente a ogni gruppetto, i nemici sono molto simili fra loro, ma procedendo nel gioco è possibile imbattersi in categorie differenti: si passa dai soldati semplici e sbandati a quelli che usano con una certa abilità lo scudo, per poi arrivare ai comandanti.

Ira funesta

Per avere la meglio sugli avversari che parano i nostri colpi è necessario utilizzare una manovra che possa spezzare la loro difesa, quindi produrre qualche combo efficace per archiviare la pratica. La versione di prova si conclude con un piccolo colpo di scena, il combattimento con una grossa statua di Apollo che sottolinea le intenzioni "fantasy" del prodotto Koei, certamente non in grado di rivaleggiare con un qualsiasi episodio di God of War ma senz'altro interessante per chi ha apprezzato le atmosfere e le sequenze che caratterizzavano la già citata riduzione filmica dell'Iliade con Brad Pitt, Orlando Bloom ed Eric Bana. A livello tecnico, a parte una certa mancanza di varietà (tanto per il design dei nemici quanto per lo scenario, abbastanza ripetitivo) il gioco risulta fluido e dotato di una discreta direzione artistica. Aiutano senz'altro i riferimenti a "Troy" (che all'epoca ebbe comunque una nomination agli Oscar per i costumi) per quanto concerne le corazze e soprattutto per le animazioni di Achille, che come già detto riproduce in modo fedele le manovre eseguite da Pitt. Un titolo per alcuni versi interessante, in conclusione, che speriamo di poter provare presto nella sua edizione italiana per verificare l'eventuale presenza di elementi di stacco rispetto all'azione hack'n'slash, divertente ma inevitabilmente ripetitiva.

CERTEZZE

  • Immediato e divertente
  • Buona sensazione di impatto
  • Qualche mossa spettacolare

DUBBI

  • Inevitabilmente ripetitivo
  • Tecnicamente poco vario