Shogun 2: Total War giunse finalmente nei negozi ormai quasi un anno fa, rivelandosi sotto certi aspetti il punto massimo dell'apprezzata serie Creative Assembly, ad esempio come progresso tecnico-teconologico, e un sorprendente volta faccia che ha visto diversi aspetti completamente ripensati da zero. Il risultato di un lavoro mastodontico, volto a ripensare la parte gestionale, ricostruire le complesse dinamiche alla base degli intensi scontri bellici, senza dimenticare la componente online ed un comparto estetico impressionante. Annunciata di recente, comincia a mostrare qualcosa di sé l'espansione stand alone - ovvero giocabile senza bisogno dell'originale - intitolata Il Tramonto del Samurai che nelle intenzioni degli sviluppatori non solo apporterà ulteriori migliorie al collaudato impianto di gioco, ma introdurrà alcune interessanti novità, strettamente legate al periodo storico scelto.
L'alba dell'era moderna
Con Il Tramonto del Samurai faremo un salto in avanti di tre secoli, per approdare nella seconda metà del 1800, periodo nel quale il Giappone si ritrovò ad affrontare il travagliato passaggio dall'epoca medievale a quella moderna, iniziato con l'apertura ai mercati occidentali, i quali portarono nuove tecnologie e ovviamente, nuovi nemici. In particolare si potrà scegliere tra sei diverse fazioni: dalla parte degli imperialisti troveremo i Choshu, i Satsuma e i Tosa mentre il trio rimasto fedele allo Shogunato sarà composto dagli Aizu, i Jozai e i Nagaoka. Una volta fatta la propria scelta, se si vorrà avere qualche chance di sopravvivere sul campo di battaglia sarà necessario mettersi subito all'opera per inseguire il progresso tecnologico e distanziarsi il più possibile dall'era medievale. Armi da taglio, archi e primitive bocche da fuoco verranno così sostituite da meno nobili ma infinitamente più letali cannoni, fucili e MG da 400 giri al minuto. Il trauma del passaggio evolutivo viene abilmente sottolineato dai programmatori che hanno scelto di accorciare la durata di un turno, il cui termine scandirà un passaggio di sole due settimane; una scelta simile a quella fatta al tempo per Napoleon. I rigidi inverni dureranno così ben sei turni, rendendo le invasioni lunghe e difficoltose. L'introduzione delle armi da fuoco pesanti non ha portato novità solamente sul piano tattico degli scontri bellici, ma ha permesso agli sviluppatori di introdurre un'intrigante meccanica di gameplay che vede il giocatore coinvolto in prima persona. Selezionando la propria mitragliatrice Gatling e premendo il pulsante apposito, la telecamera si posizionerà direttamente alle spalle dell'imponente strumento di morte, mentre al centro dello schermo comparirà un mirino. Alla pressione del tasto destro del mouse si scatenerà un inferno di proiettili, fumo e sangue, lasciando al giocatore il controllo diretto della letale arma da fuoco. Creative Assembly, allo scopo di non scontentare i giocatori più esigenti, si è preoccupata di apportare alcuni accorgimenti, frutto di mesi di testing, al fine di rendere questa meccanica lontana dall'immediatezza e semplicità tipica degli shooter tradizionali, così che lo spirito crudo e storicamente accurato della serie non venga snaturato. Vedremo all'atto pratico come si rivelerà.
Un'epoca travagliata
Il lavoro degli sviluppatori si è concentrato anche su un'altra importante variabile, rappresentata dall'intelligenza artificiale, che ha dovuto "apprendere" le nuove dinamiche, nonché la gestione del cambiamento scandito dal progresso tecnologico. I generali ad esempio possono ora contare su una migliorata percezione del territorio e saranno molto più abili nel gestire più compiti contemporaneamente. Allontanandosi dai campi di battaglia, invece, Creative Assembly pare si sia ritrovata a dover ridurre le capacità dell'AI, rivelatasi fin troppo efficiente nelle varie operazioni di gestione delle risorse economiche.
Se però il grado di sfida non dovesse soddisfare l'utente, questo potrà ricorrere alla modalità denominata Battle Realism, dotata di una telecamera limitata nei movimenti, priva della minimappa e di informazioni dettagliate sulle forze nemiche. Come accennato a inizio articolo, Creative Assembly sta lavorando molto al fine di rendere il passaggio all'era moderna apprezzabile sia da un punto di vista storico che da quello più squisitamente videoludico. Così insieme al progresso tecnologico, che si farà tangibile mettendo a disposizione del giocatore nuove risorse ed unità, dettagli estetici come l'interfaccia grafica o la musica cambieranno per sottolineare l'evoluzione. Mentre la mappa di gioco verrà oscurata dal fumo generato dalle nuove installazioni, infatti, l'accompagnamento sonoro abbandonerà le melodie prodotte dagli strumenti tradizionali giapponesi in favore di temi occidentali ottocenteschi. Le fonti che hanno ispirato il lavoro dei ragazzi di Creative Assembly sono molteplici, dalla bibliografia di Stephen Turnbull (il quale ha lavorato come consulente anche per questo progetto) al film When the last Sword is Drawn di Yojiro Takita. Nonostante L'Ultimo Samurai non sia stato preso in considerazione né per infondere venature cinematografiche né tantomeno per proporre momenti storici affascinanti come la ribellione di Satsuma, l'accuratezza storica che contraddistingue questo nuovo Total War non potrà mancare di proporre situazioni similari.
Allo stesso modo, si farà sentire la scontentezza del popolo, restio ad accettare l'occidente che avanza, così che il giocatore dovrà tenere a bada i propri cittadini, tratteggiando un affresco di un'epoca affascinante quanto burrascosa, in una riproduzione storicamente accurata capace di non perdere di vista il compito primario dell'opera: intrattenere il giocatore.
Shogun II - Il Tramonto del Samurai si sta ormai svelando, lasciando intravedere un prodotto che promette di confermare le ottime qualità del precedente episodio, senza però accontentarsi. Molteplici le novità, saggiamente legate a doppio filo con la nuova ambientazione storica, così che il passaggio all'epoca moderna influenzi sia il background che il gioco vero e proprio introducendo nuove meccaniche. A partire dal controllo in prima persona delle mitragliatrici sul campo di battaglia, passando per il rinnovato ruolo tattico della flotta, senza dimenticare la nuova schiera di agenti, un aspetto estetico rivisto e la consueta cura maniacale nel riprodurre unità ed ambientazioni storicamente accurate quanto bellissime da vedere. Un prodotto da tenere senza dubbio d'occhio fino alla data d'uscita, prevista per il mese di marzo.
CERTEZZE
- Evoluzione affascinante del contesto storico di Shogun II
- Buon numero di novità
- Tecnicamente sempre al top
DUBBI
- Aspettiamo di testarlo per verificare ribilanciamenti e migliorie al gameplay
- Aspetti come l'uso dei cannoni in prima persona, potrebbero essere rischiosi