La seconda demo più giocata dell'ultimo Steam Next Fest è stata quella di Supervive, un ibrido tra MOBA, battle royale e hero shooter. Sembra impossibile, ma un gruppo di ex sviluppatori di Riot Games è riuscito, mantenendo la prospettiva dall'alto proprio di League of Legends, a creare un'esperienza che, tra alti e bassi, riesce a combinare questi tre generi in modo abbastanza organico.
Che ci crediate a no, questo gioco riesce a prendere alcuni elementi anche dai platform fighter come Super Smash Bros. visto che le uccisioni ambientali (e la loro prevenzione) sono una parte fondamentale di Supervive. La mappa, infatti, è sospesa su un abisso in cui lanciare i nemici che, a determinate condizioni, non possono reagire, proprio come quando si viene sparati fuori dalla mappa nel picchiaduro con Mario e soci.
L'obiettivo dichiarato degli sviluppatori di Theorycraft Games è quello di creare un gioco capace di intrattenere per 10.000 ore e, in base alla nostra prova e alle prime impressioni della community, le premesse ci sono. Resta da vedere se quelle diecimila ore saranno di divertimento o di frustrazione acida visti i tre generi da cui è formato il gameplay.
MOBA, Battle royale e hero shooter
Il punto di forza di Supervive è il suo miscuglio di generi apparentemente inconciliabili. Un battle royale hero shooter esiste già, è Apex Legends. Nei MOBA si giocano eroi con abilità di partenza predefinite che si evolvono nel corso della partita grazie a oggetti e percorsi interni di progressione. In Supervive, con la prospettiva tipica dei multiplayer online battle arena, i giocatori si lanciano su una mappa divisa in regioni e biomi circondati da un cerchio di nebbia tossica che si restringe col tempo, hanno eroi diversi, ciascuno con le sue abilità, e possono trovare degli oggetti per modificare il comportamento del proprio personaggio e l'andamento della partita.
Come se non bastasse, a tutto questo dobbiamo aggiungere l'abisso al di sotto della mappa nel quale è possibile lanciare i nemici. I kit di abilità di tutti i personaggi ruotano attorno a questa meccanica e, a volte, nascono battaglie aeree di spinte, salvataggi e colate a picco che sembrano prese direttamente da Smash Bros. Sembra proprio che Supervive abbia raggiunto un livello tale di frullatura dei suoi diversi ingredienti che, in qualche modo, non iniziano più a essere distinguibili tra di loro e danno vita a un'esperienza del tutto nuova.
Dai MOBA, poi, Supervive ha preso la miriade di mostri controllati dall'intelligenza artificiale che popolano la mappa. I più grossi, come i draghi o il Barone di LoL, forniscono potenziamenti e modificatori alla squadra a cui appartiene chi ha sferrato il colpo di grazia. Questo crea le invasioni e le soffiate che tanto tengono i giocatori sulle spine nei MOBA. A mescolare ancora di più le carte c'è anche il fatto che la morte del boss di un bioma dà inizio a una nuova nube di gas tossico che restringe la mappa. Questo moltiplica le variabili di evoluzione del terreno di gioco tipiche dei battle royale.
Le modalità di gioco, poi, vengono da tutti i generi sopra menzionati: per sentirsi come in LoL c'è l'arena quattro contro quattro; per un'esperienza battle royale più leggera e dinamica, c'è la modalità duo; infine, ci sono le partite per squadre da quattro giocatori in cui 12 team vengono paracadutati sulla stessa mappa. Questa è dichiaratamente la modalità principale del gioco e quella attorno alla quale ruoterà gran parte del bilanciamento.
Vista la moltitudine di generi da cui Supervive prende ispirazione, potete aspettarvi altrettanti fattori di complicazione, gli stessi dei titoli di riferimento. Per divertirsi, infatti, non solo bisogna imparare a conoscere la mappa come nei battle royale ed essere contenti della propria build (e di quella degli avversari) come nei MOBA, ma anche essere almeno ferrati con il proprio eroe, proprio come negli hero shooter.
Un insalata di Cacciatori
Tutti, in un modo o nell'altro abbiamo incontrato i concetti della melting pot e della salad bowl: nel primo i vari ingredienti di un'ipotetica zuppa si mescolano fino a essere irriconoscibili, come nel crogiolo di una fornace; nel secondo, gli elementi che compongono la nostra insalata restano ben distinguibili tra di loro anche se sono parte di un ecosistema comune. Supervive è un gioco che fa un così grosso mischione che è riuscito a incorporare entrambi questi concetti apparentemente antitetici.
Come dicevamo prima, infatti, la modalità di gioco di Supervive, anche se composta da elementi già visti, è così diversa dal resto dei battle royale, dei MOBA o degli hero shooter da assumere un'identità propria. Lo stesso non si può dire dei suoi eroi, chiamati Cacciatori. Le abilità di ciascuno dei 16 personaggi disponibili della demo, infatti, sono così familiari a chi bazzica i videogiochi online che l'esperienza risulta quasi un déjà-vu.
Tutte le abilità che non hanno a che fare con il buttare gli avversari nell'abisso al di sotto della mappa, infatti, sono facilmente rintracciabili in Overwatch, League of Legends, Valorant e DOTA 2. Per fortuna, il cuore di Supervive sta proprio nelle interazioni con la voragine e non c'è nulla di più divertente che buttare i propri nemici fuori dalla mappa quando credono di avere il vantaggio in un combattimento. Ci sono una miriade di modi di lanciare gli avversari in aria, a destra, a sinistra e persino verso il basso, e ogni eroe ha abilità di movimento e di gestione del comportamento in aria.
L'aspetto che più ci è piaciuto, infine, è che il ruolo a cui ciascun Cacciatore è assegnato (supporto, DPS o controller) è quasi irrilevante. Non ci sono scelte obbligate e non sono emerse, almeno al livello a cui l'abbiamo provato, composizioni di squadra nettamente più efficaci di altre. In Supervive sembra davvero esserci quella libera scelta di composizione della propria squadra a cui tutti tanto i MOBA quanto gli hero shooter aspirano da anni.
Supervive è un gioco complicato e non adatto ai principianti dei multigiocatore online: per questo, secondo noi, è destinato ad avere un discreto successo. I suoi sviluppatori, infatti, partono dal presupposto di parlare a chi è già fan di League of Legends, DOTA 2, Apex Legends e Overwatch 2 per offrirgli un'esperienza che mescola molte cose familiari in un frullato che sa di fresco. In quanto battle royale con visuale e meccaniche da MOBA e personaggi di un hero shooter, la barriera all'ingresso è piuttosto alta in termini di leggibilità di ciò che sta accadendo e obiettivi di gioco. La rapidità delle partite e tutti i modi nuovi di combattere legati al fatto che la mappa è sospesa su un abisso, però, rendono il processo di avvicinamento insieme frenetico ed esilarante. Nella demo del Next Fest il bilanciamento aveva bisogno di un altro po' di lavoro e le abilità degli eroi risultano fin troppo simili a quelle dei personaggi dei giochi ispiratori. Il divertimento che Supervive offre, in ogni caso, riesce a nascondere bene i difetti del gioco mettendo in mostra le sue potenzialità competitive e di intrattenimento. Ritagliarsi un posto nella nicchia dei giochi multigiocatore online free to play è notoriamente difficile: solo la versione definitiva, e l'accoglienza da parte del pubblico, potranno dirci se gli sviluppatori siano riusciti a fare breccia.
CERTEZZE
- Mischione incredibile che funziona
- Il combattimento in aria con meccaniche quasi da Smash diverte
- Partite brevi
- Oggetti e build con potenziale
DUBBI
- Eroi poco ispirati sia visivamente sia nelle loro abilità
- Eredita i difetti dei generi che mescola