La conferenza Konami pre-TGS a cui abbiamo assistito, pur non essendo stata esattamente elettrizzante, ha presentato per la prima volta una manciata di titoli tra i quali figurava anche questo Time Hollow per Nintendo DS. Si tratta di un’avventura grafica estremamente testuale, alla stregua a grandi linee di Another Code o Phoenix Wright per intenderci. Ovviamente proprio per questo motivo, ovvero per la grande quantità di testo, siamo riusciti a cogliere ben poco della trama dalla demo interamente in giapponese disponibile sullo showfloor. Il personaggio principale è il diciassettenne Horo Tokio, studente abbastanza normale di una tipica scuola superiore nipponica; ciò che rende però Horo speciale sta nel fatto di possedere la Hollow Pen, una vera e propria penna capace di consentire di vedere nel passato ed eventualmente alterarlo, per modificare quindi tutti gli eventi successivi ad una determinata situazione. La demo iniziava proprio nel cortile della scuola, presentando un dialogo tra Horo e una certa Kanon Junibayashi, ragazza scontrosa e complicata dai capelli viola per la quale il protagonista dimostra di avere un certo debole. Dopo una serie di incomprensibili scambi di battute, che avvengono tramite i classici riquadri di testo, abbiamo iniziato a spostarci all’interno delle ambientazioni.
In realtà il tutto è presentato tramite schermate fisse, e cliccando col pennino sulle zone interagibili è possibile cambiare locazione o raccogliere ed esaminare oggetti. Uscendo dalla zona della scuola siamo poi passati alla mappa con vista dall’alto del quartiere, che ci ha consentito di raggiungere una abitazione. Sul retro di questa, accanto ad una bicicletta, abbiamo quindi assistito ad una scena del passato in cui due studentesse si erano ritrovate in un acceso confronto. Proprio in questo punto abbiamo potuto scoprire il fulcro del prodotto Konami, ovvero l’utilizzo della Hollow Pen. In questa occasione infatti sullo schermo superiore è stata trasportata l’immagine della zona al presente, mentre nell’inferiore la stessa immagine ma in bianco e nero. Disegnando dei cerchi con la penna si potevano creare così dei buchi temporali in cui osservare la scena avvenuta, riprodurla in avanti o indietro a mò di videoregistratore ed esaminarla per scoprire particolari o dettagli importanti. Proprio in occasione della scoperta di questi ultimi, la comparsa di un punto esclamativo suggeriva l’approfondimento per poter risolvere così la scena. Malgrado l’enorme barriera linguistica, Time Hollow ci ha lasciato una buona impressione; certo, è necessario avere un interesse per questo tipo di prodotti, ma Konami sembra avere le carte giuste per realizzare un titolo abbastanza originale e capace di ruotare attorno ad un concept dal grande potenziale. Il coinvolgimento nel progetto dello scrittore Takehito Hata dovrebbe inoltre garantire la qualità dello storyline fondamentale per rendere Time Hollow un prodotto da tenere in considerazione.