Non una semplice conversione
Purtroppo al momento della presentazione cui è stato possibile assistere, non erano disponibili versioni giocabili del titolo e ci si è quindi dovuti accontentare di alcuni brevi target render, ovvero di spezzoni d'azione che dovrebbero mostrare come apparirà a fine sviluppo questo Rise of the White Wolf. Una scelta che potrebbe inizialmente spiazzare considerando che la versione per PC è oramai vecchia di un anno, ma che diventa immediatamente chiara quando si scopre il passaggio dal vecchio motore grafico a uno totalmente nuovo - il Da Vinci Engine, sviluppato con la collaborazione di Widescreen Games - sul quale verranno passati e rielaborati tutti gli asset utilizzati in precedenza. Difficile quindi esprimersi sul fronte tecnico, si può solo dire che quanto visto dovrebbe rappresentare un risultato credibile, con un miglioramento marcato riguardante gli effetti e una generale maggiore uniformità nella qualità delle superfici; staremo a vedere.
Il gioco in sé resterà lo stesso, chiedendo di impersonare Geralt di Rivia nel suo viaggio alla ricerca della memoria perduta e dei poteri persi, con una sola enorme distinzione: il sistema di combattimento non potrà più contare sul cursore del mouse e per questo si è scelto di ridisegnarlo completamente, legando i singoli colpi, le magie e le combo alla pressione dei differenti pulsanti del pad e studiando uno schema che, unito alla possibilità di schivare gli attacchi eseguendo una capriola, dovrebbe adattare l'esecuzione delle singole mosse alla posizione del nemico o dei nemici. Tutto da verificare ovviamente, ma è palese la volontà di lavorare sodo per sfruttare le peculiarità di Xbox 360 e PlayStation 3, tanto che quest'ultima dovrebbe godere di qualche funzionalità legata al sensore di movimento.
Sul fronte quantitativo l'avventura non è chiaro se sarà forte di nuovi scorci di trama fin dall'inizio, mentre è sicura l'adozione dei contenuti scaricabili per rilasciare, nel tempo e previo pagamento, nuove missioni, armi e oggetti vari ed eventuali, potendo così monetizzare l'investimento in un periodo più lungo e proseguendo i lavori in base alle vendite. Nessuna chance infine, di poter avere un qualche tipo di cooperativa o multiplayer, modalità che costerebbero troppo in termini di tempo speso nella loro realizzazione a fronte di un vantaggio solo marginale, essendo l'anima del gioco la meravigliosa avventura principale. Non resta che attendere la prossima presentazione, per quel tempo sarà probabilmente possibile avere una prima panoramica sul gioco in movimento e dare qualche giudizio preliminare.