La serie Yars quasi sicuramente non vi dirà nulla. Se la conoscete, vuol dire che come molti di noi in redazione avete più di qualche capello bianco (se qualche capello vi è ancora rimasto). Yars' Revenge fu infatti un popolare gioco per Atari 2600, uscito in un periodo in cui Nintendo non era ancora entrata nel mercato delle console da gioco, figuriamoci Sony, Microsoft o Google. Nel 2011 il marchio è tornato su PC e Xbox 360 con Yar's Revenge, una sorta di rivisitazione in 3D che si allontanava parecchio dell'immaginario dell'originale, ma quantomeno provava a conservarne le meccaniche da shooter.
Sviluppato da WayForward (Shantae, River City Girls) e previsto per il 10 settembre su PC e console di vecchia e nuova generazione, Yars Rising è invece un totale cambio di registro: non solo propone un'ambientazione completamente diversa, ma abbandona la struttura da puro sparatutto per proporre un metroidvania colorato e pieno di omaggi alla storia di Atari.
Il nuovo Yars
Con gli spaventosi alieni insettoidi del primo Yars' Revenge, il nuovo Yars Rising non ha niente in comune. La protagonista è Emi Kimura, una giovanissima hacker che lavora a contratto per delle aziende futuristiche nel 2049, e che un giorno decide di infiltrarsi nel sistema della perfida corporazione Qotech.
Fin dall'inizio, l'avventura di Emi si dipana allo stesso modo di un tipico metroidvania: inizialmente si ha la possibilità di saltare, sgattaiolare in alcuni cunicoli e colpire i nemici con uno debole proiettile dalla distanza, ma andando avanti si ha accesso a nuove zone e, soprattutto, nuovi poteri. Questi si ottengono presso alcuni terminali che vanno hackerati attraverso un minigioco che - questo sì - riprende la grafica e le meccaniche del vecchio Yars, col giocatore che deve distruggere gli scudi che proteggono l'unità centrale e colpire il nucleo.
A dire il vero le pochissime abilità di Emi e i controlli piuttosto rigidi rendono i primi minuti dell'avventura lenti e poco entusiasmanti, ma per dare un'idea di quanto evolverà il gameplay nel gioco gli sviluppatori hanno caricato un salvataggio più avanzato: a quel punto Emi era in grado di fluttuare a mezz'aria, spiccare salti elevati, scattare, sparare raffiche di colpi, attivare scudi e lanciare proiettili teleguidati. Non avrà la fluidità, reattività e coreografia di un Prince of Persia: The Lost Crown, ma rispetto alle prime battute diventa un gioco sicuramente più divertente e sfidante.
Un mare di cameo ed easter egg
Tra la colorata grafica cartoon, la protagonista giovane e vispa, e i dialoghi ricchi di leggero umorismo, è chiaro che l'intenzione di WayForward è arrivare a un pubblico quanto più ampio possibile, fatto anche di giovanissimi.
Tuttavia, chi ha più di qualche anno sulle spalle e ha vissuto l'epoca di Atari in prima persona, potrà cogliere una marea di riferimenti e omaggi. I neon sparsi sullo sfondo strizzano l'occhio a personaggi come Nolan Bushnell o Howard Scott Warshaw (il designer del primo Yars), oppure a giochi storici: un'insegna in giapponese cita Red Baron, mentre un'altra Frostbite.
Anche i boss che abbiamo affrontato nella demo si ispiravano ad alcuni giochi d'epoca, sia nell'aspetto che nel modo in cui andavano affrontati: il primo era un chiaro rimando a Missile Command, con razzi che arrivavano dall'alto e andavano intercettati, mentre il secondo era una vedova nera circondata da una ragnatela, evidente rimando al gioco Black Widow.
Interessante sarà la presenza di un database che racconterà alcuni di questi rimandi e retroscena dei giochi dell'epoca Atari: un'aggiunta gradita, sebbene la speranza è che WayForward riesca ancora una volta a mettere in piedi un gioco divertente e capace di reggersi sulle sue gambe a prescindere dalla nostalgia e il fanservice.
Yars Rising è un'interpretazione spiazzante della serie: da un ritorno di Yars tutto avremmo pensato fuorché a un metroidvania con protagonista una giovane hacker adolescente, un turbine di cameo, musiche J-Pop e animazioni ispirate a Sailor Moon. Il nuovo gioco di WayForward sembra iniziare col freno a mano tirato e migliorare un po' più avanti nell'avventura, ma sarà interessante vedere quanto in là si sono spinti gli sviluppatori nello sfruttare le licenze di Atari, e soprattutto quanto l'esperienza, nel suo complesso, sarà in grado di appassionare sia chi è cresciuto negli anni 80, sia un pubblico nuovo in cerca semplicemente di un buon metroidvania.
CERTEZZE
- Una totale rivoluzione per la serie Yars
- Pieno di easter egg e cameo
DUBBI
- La storia non sembra certo un elemento rilevante
- I riferimenti saranno comprensibili solo da un pubblico ristretto