Ennesima tegola per Activision Blizzard: gli azionisti hanno intentato una nuova causa legale. Il motivo? L'azienda apparentemente ha tenuto all'oscuro gli investitori di proposito dei casi di discriminazione e molestie sul luogo di lavoro.
Come di certo saprete, l'azienda è tutt'ora sotto accusa da parte del Department of Fair Employment and Housing della California. Dopo due anni di indagini e le numerose testimonianze apparse in rete nei giorni scorsi sembrerebbe proprio che gli studi di Activision Blizzard siano un luogo di lavoro tossico per i dipendenti di sesso femminile.
Ora lo studio legale Rosen Law ha intentato una seconda causa legale, questa volta per conto degli stessi investitori della compagnia. L'accusa è quella di aver ingannato gli azionisti non rivelando i problemi riguardanti le condizioni di lavoro ostili presso l'azienda. Lo studio legale afferma che chiunque sia stato un investitore Activision Blizzard tra il 4 agosto 2016 e il 27 luglio 2021 soddisfa i requisiti per prendere parte alla class action.
Inoltre gli investitori accusano Activision Blizzard di aver nascosto le indagini da parte della DEFH, che come accennato in precedenza sono durate ben due anni. Tutto ciò avrebbe causato danni a livello finanziario, e chiedono quindi di essere risarciti.
Come accennato in apertura questa è l'ennesima tegola per Activision Blizzard. La bufera mediatica ha causato forti ripercussioni per l'azienda, con il presidente di Blizzard J. Allen Brack che ha lasciato l'azienda dopo le recenti accuse, ma anche a livello economico. Basti pensare che Activision Blizzard sta perdendo alcuni sponsor della Overwatch League per colpa della causa legale.