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Activision Blizzard: Microsoft risponde all'appello della FTC e l'accusa di favorire Sony

Microsoft ha inviato la propria risposta contro la mozione di urgenza fatta dalla FTC, l'ultimo tentativo per bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   14/07/2023
Activision Blizzard: Microsoft risponde all'appello della FTC e l'accusa di favorire Sony

Microsoft ha risposto in via ufficiale alla mozione d'emergenza della FTC per appellarsi al verdetto del giudice Jacqueline Scott Corley che ha negato l'ingiunzione preliminare che avrebbe fondamentalmente fatto naufragare l'acquisizione di Activision Blizzard.

I legali della compagnia di Redmond affermano che la "pretesa di emergenza della FTC è interamente una sua creazione", in quanto l'antitrust statunitense non ha fatto richiesta per l'ingiunzione preliminare se non a sole sei settimane dalla chiusura dell'accordo con Activision Blizzard.

"La Corte non dovrebbe scambiare i giochetti della FTC per un'emergenza che meriti la deviazione della Corte dall'ordinario processo d'appello", afferma Microsoft nel suo documento.

La compagnia ha accusato anche la FTC di aver commesso "il peccato capitale dell'antitrust", ovvero "di scambiare uno svantaggio competitivo per un particolare concorrente (Sony) con un danno alla concorrenza e ai consumatori."

Ha aggiunto anche che bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard ora "non è necessario, perché Microsoft potrebbe facilmente cedere Activision se il processo amministrativo della FTC (che dovrebbe iniziare ad agosto) producesse un ordine giudiziario che richiede tale risultato", con l'obiettivo di ridimensionare ulteriormente l'importanza dell'appello dell'FTC.

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La FTC vuole tenere in stallo l'acquisizione di Activision Blizzard

L'obiettivo della FTC con la richiesta di appello è chiaro: ottenere il prima possibile un prolungamento dell'ordine restrittivo attualmente in vigore sull'acquisizione, che terminerà alle 08:59 italiane di sabato 15 luglio. In questo modo teoricamente potrebbe impedire che la manovra venga finalizzata entro il 18 luglio, il termine ultimo concordato tra Microsoft e Activision Blizzard.

Qualora anche quest'ultimo tentativo dovesse fallire è altamente probabile che le due compagnie finalizzino convolino a nozze entro pochi giorni, risolvendo successivamente i problemi legati al Regno Unito e la CMA.