Apple ha incassato una prima sconfitta in tribunale per il caso che ha sollevato contro Corellium, con il giudice Rodney Smith della Corte Federale della Florida che non ha giudicato ammissibile l'accusa di violazione del diritto d'autore per il software in questione.
La causa è stata intentata da Apple contro Corellium per il suo software che consente la virtualizzazione di iOS su PC e dispositivi desktop. Il software in questione è studiato per consentire una lavorazione da computer su sistemi iOS, soprattutto per la ricerca di eventuali bug e vulnerabilità legate ai software per i dispositivi iOS.
Secondo Apple, tale sistema violerebbe il diritto d'autore sul sistema operativo, perché Corellium effettuerebbe una sorta di replica illegale dell'OS di iPhone e iPad e delle relative app. Non è stato di questo avviso il giudice, a quanto pare, che soppesando i vari elementi non ha ritenuto Corellium colpevole, considerando che il software rientra nella definizione di "fair use", ovvero uso giusto del sistema operativo per scopi positivi.
Il caso di "fair use" è piuttosto particolare nella legislazione USA: si tratta di una situazione nella quale il diritto d'autore può essere sospeso nelle sue forme standard, quando il prodotto originale venga replicato per una giusta causa, come scopi didattici o di ricerca.
Essendo Corellium un software specializzato nella ricerca di eventuali problemi di sicurezza nel sistema operativo e nelle app, secondo il giudice rientra in questa casistica. Anche per quanto riguarda il potenziale pericolo di una replica esatta di iOS, che in mani sbagliate può aprire la porta allo sfruttamento di eventuali vulnerabilità, secondo il giudica la questione verrebbe invalidata dal processo di verifica che Corellium effettua prima di distribuire il software ai clienti.
Tuttavia, il caso non è ancora chiuso: il giudice Smith non si è ancora espresso sul fatto che la società abbia aggirato alcune misure di sicurezza di Apple per poter ricreare iOS, violando eventualmente il DMCA e su questo punto potrebbe incentrarsi una seconda puntata della causa legale.
Non è un periodo positivo per la casa di Cupertino sul fronte della legge, considerando anche che di recente l'AGCM ha multato Apple per 10 milioni di euro per "pratiche ingannevoli". Nel frattempo, tuttavia, cose positive arrivano per gli sviluppatori con l'avvio, a partire da gennaio 2021, della riduzione al 15% della commissione di App Store.