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ByteDance difende TikTok: appello contro la normativa che vieta l'app negli Stati Uniti

In risposta alla firma del presidente Biden, che implicava la vendita della proprietà cinese, ByteDance ha avviato azioni legali contro il governo americano.

NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   11/05/2024
ByteDance difende TikTok: appello contro la normativa che vieta l'app negli Stati Uniti

La firma del presidente Biden il mese scorso sembra non aver raggiunto gli effetti risolutivi sperati, o almeno così sembrano indicare le reazioni dalla Cina.

Nonostante le restrizioni imposte dalla legislazione negli Stati Uniti, il CEO di TikTok aveva già promesso ferma opposizione. Adesso, la controversia sulla piattaforma si arricchisce di nuovi sviluppi: ByteDance, l'azienda madre, ha avviato azioni legali contro il governo degli Stati Uniti, portando la questione davanti alla giustizia.

Attraverso un appello presentato presso un tribunale statunitense, la difesa di ByteDance ha reagito alla legge che impone la vendita delle sue azioni entro gennaio 2025 minacciando altrimenti il divieto definitivo dell'app.
Il documento legale presentato enfatizza l'importanza cruciale di TikTok come piattaforma per l'espressione e l'interazione sicura di 170 milioni di utenti americani, contestando come discriminatoria e ingiustificata la decisione del Congresso di vietarla.

Impossibile procedere

TikTok risponde con determinazione alla minaccia di proibizione negli Stati Uniti firmata dal presidente Biden
TikTok risponde con determinazione alla minaccia di proibizione negli Stati Uniti firmata dal presidente Biden

Nel documento legale, TikTok accusa il Congresso di oltrepassare i limiti legali, affermando di essere soggetto a un accordo ritenuto "anticonstituzionale".

ByteDance evidenzia che la legge non impone direttamente il divieto dell'app, ma piuttosto pretende di regolare la sua proprietà; l'azienda argomenta che la vendita proposta non è fattibile né commercialmente, né tecnologicamente, né legalmente entro i 270 giorni stabiliti dalla legge, concludendo che non esiste effettivamente alcuna opzione disponibile.

Accuse infondate

TikTok persiste nella sua battaglia legale, sostenendo che la legge degli Stati Uniti sia incostituzionale
TikTok persiste nella sua battaglia legale, sostenendo che la legge degli Stati Uniti sia incostituzionale

Oltre a mettere in discussione la legittimità di un provvedimento che consente al governo degli Stati Uniti di imporre la vendita di un'app specifica, ByteDance sottolinea che il testo legislativo, le dichiarazioni congressuali e il rapporto della commissione suscitano timori riguardo a possibili futuri abusi su TikTok, senza fornire prove concrete.
In sostanza, l'azione legale intrapresa da ByteDance contesta il fatto che il governo USA abbia mosso accuse senza dimostrazioni dell'implicazione della Cina in attività illecite tramite TikTok, e ciò malgrado la piattaforma sia attiva negli Stati Uniti dal 2017.

Un'altra questione che complica ulteriormente la faccenda riguarda la legislazione cinese, che vieta la vendita di algoritmi e codici sorgente senza l'approvazione del Partito Comunista Cinese.

Insomma, sembra che il definitivo epilogo di questa vicenda si faccia ancora attendere per un po'.