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Gemini avrà più poteri dentro alle app con Android 16 diventando un vero agente IA

Android 16 potrebbe introdurre una nuova funzionalità che permetterà a Gemini, l'assistente Ia di Google, di interagire con le app in modo più profondo, simile a quanto previsto per Siri con iOS 18.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   25/11/2024
Gemini agente IA in Android 16

L'arrivo della prima anteprima per sviluppatori di Android 16 ha portato alla luce diverse novità interessanti, tra cui un indizio su un futuro più "smart" per Gemini, l'assistente IA di Google. Sembra infatti che Android 16 includa una nuova API, chiamata "app functions", che potrebbe consentire a Gemini di eseguire azioni all'interno delle app in modo simile a un agente.

Questa funzionalità, scoperta da Mishaal Rahman su Android Authority, ricorda da vicino l'aggiornamento "app intents" previsto per iOS 18, e rappresenta un passo importante verso assistenti IA realmente utili nella vita quotidiana.

Gemini vero assistente IA?

Ma cosa sono esattamente le "app functions"? La documentazione di Google per gli sviluppatori le descrive come "una specifica funzionalità che un'app offre al sistema", integrabile in diverse funzioni di sistema. Un esempio concreto citato nella documentazione riguarda la possibilità di ordinare cibo direttamente tramite l'assistente, senza dover aprire l'app di delivery.

Uno degli esempi di app functions citati da Google
Uno degli esempi di app functions citati da Google

Anche Apple sta lavorando a un approccio simile per Siri. Con iOS 18, Siri dovrebbe diventare in grado di eseguire azioni all'interno delle app grazie all'aggiornamento del framework "app intents". Tuttavia, secondo le indiscrezioni, questo aggiornamento potrebbe non arrivare prima della primavera del 2025.

L'idea di assistenti IA in grado di "fare cose" per noi è sempre stata al centro della loro promessa, ma solo di recente si sta concretizzando. Attualmente, Gemini può accedere alle informazioni di alcune app con il permesso dell'utente, ma le sue funzioni sono per lo più limitate alla ricerca in Gmail e Google Maps. Siri, invece, ha ricevuto un'estensione ChatGPT con iOS 18 che permette di porre domande più complesse, ma rimane ancora indietro nell'esecuzione di azioni concrete.

Con Android 16 e iOS 18, sia Google che Apple sembrano gettare le basi per assistenti IA più avanzati. Il 2025 potrebbe quindi essere un anno cruciale per l'evoluzione dell'intelligenza artificiale sugli smartphone, con Gemini e Siri pronti a competere per offrire un'esperienza utente sempre più completa e intuitiva.

Voi che cosa ne pensate? Aspettate queste novità con interesse? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.