Dopo una relazione durata dieci anni, Akihiko Kondo, un uomo giapponese di 38 anni che si definisce fictosessuale, ha deciso di convolare a nozze con una bambola di Hatsune Miku, noto personaggio dei videogiochi di SEGA, famosa soprattutto in patria. Kondo ha raccontato a lungo la loro storia d'amore sul suo profilo Instagram e infine ha deciso di renderla una bambola onesta sposandola.
Purtroppo al matrimonio, cui hanno partecipato trentanove persone, non c'erano parenti e amici. Anche i colleghi di lavoro si sono rifiutati di presenziare. Chi erano gli invitati? Gente conosciuta in rete. Un matrimonio 2.0 in piena regola, quindi, pieno di bambole e sconosciuti.
Kondo ha raccontato che la relazione con Hatsune Miku lo ha salvato dalla depressione, in seguito ad atti di bullismo subiti sul luogo di lavoro. Naturalmente è perfettamente cosciente di aver sposato un personaggio inventato, ma il suo amore non conosce confini, al punto che è egli stesso ad aver creato la sua sposa nel 2017, dedicandosi poi a darle la compagnia di altre bambole di se stessa di diverse fogge e dimensioni, tutte immortalate nelle foto visibili sul suo profilo Instagram.
Kondo ha raccontato che stare con la dolce Miku offre dei vantaggi rispetto al dover stare con una persona reale: è sempre lì per lui, non lo tradirebbe mai e non dovrà mai vederla malata o morta.
Quello dei fictosessuali è un crescente movimento di persone, particolarmente in Giappone, innamorate di personaggi immaginari, che arrivano a vivere le loro relazioni come se fossero reali. Kondo ha pubblicizzato il suo matrimonio proprio per far sapere al mondo della loro esistenza e che, con il miglioramento della robotica e delle intelligenze artificiale, è probabile che in futuro i fictosessuali saranno sempre di più.
Non si tratta di un movimento politico, ma di persone che chiedono rispetto per il loro stile di vita.