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Google ha collaborato con l'esercito israeliano per strumenti di intelligenza artificiale?

Nuove rivelazioni mettono in dubbio le dichiarazioni ufficiali dell'azienda, che avrebbe lavorato direttamente con le Forze di Difesa Israeliane nonostante le smentite pubbliche.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   23/01/2025
Il logo Google

Secondo un'indagine del Washington Post, Google avrebbe lavorato direttamente con l'esercito israeliano per fornire strumenti di intelligenza artificiale durante il conflitto nella Striscia di Gaza, in concorrenza con Amazon per soddisfare le richieste militari.

Documenti aziendali ottenuti dal Washington Post rivelano che, nelle settimane successive all'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, i dipendenti di Google Cloud avrebbero collaborato direttamente con le Forze di Difesa Israeliane (IDF). Questo, nonostante le dichiarazioni pubbliche di Google che negavano qualsiasi coinvolgimento con enti militari. Secondo i documenti, un dipendente avrebbe avvertito che, senza una risposta rapida, Israele si sarebbe rivolto ad Amazon per le sue esigenze di cloud computing e intelligenza artificiale.

Proteste e licenziamenti

In uno dei documenti interni di novembre 2023, un dipendente ringraziava un collega per aver gestito le richieste dell'IDF. Nei mesi successivi, sono emerse ulteriori richieste di accesso a strumenti di intelligenza artificiale da parte dell'esercito israeliano.

Google AI
Google AI

La questione è diventata ancora più controversa poiché Google avrebbe licenziato 28 dipendenti che protestavano contro Project Nimbus, un contratto da 1,2 miliardi di dollari tra Google, Amazon e il governo israeliano per i servizi di cloud computing. Le proteste, che includevano sit-in negli uffici di New York e California, hanno portato anche all'arresto di alcuni dipendenti.

Un tema ancora aperto

Google ha più volte negato che Project Nimbus fosse legato a carichi di lavoro militari, affermando che il contratto riguardava solo ministeri civili e che qualsiasi utilizzo delle sue tecnologie doveva rispettare le politiche di utilizzo accettabile. Tuttavia, i documenti trapelati mettono in dubbio queste affermazioni.

Il logo di Google Gemini
Il logo di Google Gemini

Google non ha ancora risposto ufficialmente alle nuove accuse riportate dal Washington Post. La questione solleva interrogativi sul ruolo delle grandi aziende tecnologiche nei conflitti globali e sull'equilibrio tra etica aziendale e profitti.