Malgrado manchino ancora diversi mesi alla sua uscita, già cominciano a susseguirsi da settimane i primi rumor in merito a Google Pixel 9a, il nuovo smartphone entry level della serie recentemente uscita. Nello specifico, le indiscrezioni riguarderebbero alcuni cambiamenti relativi al modulo fotocamere, con un apparente "retrofront": scopriamone insieme i dettagli.
Google Pixel 9a: cambio di fotocamera
Come si evinceva dai render trapelati nel corso delle precedenti settimane, Google Pixel 9a ospiterà un sensore ultrawide da 13 megapixel, così come una fotocamera anteriore da 13 megapixel, con il teleobiettivo che mancherebbe ancora all'appello. Mentre tali sensori rimarranno pressoché inalterati rispetto a quanto visto l'anno scorso con la precedente generazione della serie, il cambiamento principale interesserebbe il sensore principale presente sulla parte posteriore dello smartphone, che passerebbe da 64 megapixel a 48 megapixel, lo stesso già visto su Google Pixel 9 Pro Fold.
Non allarmatevi, però, dal momento che tale specifica potrebbe trarre in inganno: nonostante la risoluzione apparentemente inferiore del sensore, quest'ultimo dovrebbe garantire una qualità migliore dell'immagine, grazie all'implementazione di megapixel più grandi. Oltre a questo sarebbe poi stato confermato l'arrivo di "Aggiungimi", la nuova funzionalità basata sull'intelligenza artificiale di Google (che abbiamo già visto precedentemente sui modelli lanciati lo scorso agosto) che consente ad un soggetto di rientrare, in post-produzione, all'interno di una foto scattata precedentemente.
Google Pixel 9a: il possibile periodo d'uscita
Al momento non conosciamo ancora una data d'uscita ufficiale per il nuovo Google Pixel 9a, che potrebbe però essere verosimilmente presentato dalla compagnia a marzo 2025, con un'uscita successiva sul mercato entro la fine dello stesso mese.
Chiaramente è bene prendere con le dovute pinze tali informazioni, trattandosi di indiscrezioni non ufficiali che dovranno essere necessariamente confermate (o smentite) dalla compagnia californiana. Non ci resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito da parte di Google, che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso dei prossimi mesi.