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GTA 3 su Dreamcast? Ai tempi di PS2 Sony attuava politiche molto aggressive, dice uno sviluppatore

Stando a quanto riferito da uno sviluppatore, ai tempi di Dreamcast e PS2 Sony era solita attuare politiche molto aggressive nei confronti degli studi, e anche GTA 3 ha fatto parte di questo approccio.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   04/01/2025
Il Dreamcast di SEGA

La conversione di GTA 3 per Dreamcast realizzata di recente da un gruppo di appassionati ha in qualche modo reso giustizia a una situazione che, all'epoca di PS2, vedeva Sony attuare politiche davvero aggressive nei confronti dei team di sviluppo al fine di annientare la concorrenza.

"Ero uno sviluppatore durante il lancio di PS2 e Dreamcast", si legge in un commento pubblicato sotto un articolo di hackaday.com dedicato all'impresa. "Sony rifiutava di fornire i suoi kit di sviluppo a qualsiasi studio possedesse devkit per Dreamcast e realizzava giochi per la console SEGA."

"Abbiamo dovuto accantonare il nostro gioco per Dreamcast per poter accedere a un kit di sviluppo per PlayStation 2. Tuttavia il Dreamcast era la piattaforma migliore." Si tratta semplicemente delle accuse di un utente in polemica con la casa giapponese? Secondo il leaker Nick Baker, no.

Politiche molto aggressive

Alcuni mesi fa Phil Spencer ha detto che PlayStation è un concorrente "ostile e aggressivo" sulle esclusive, e in effetti le strategie che Sony ha portato avanti nel corso degli anni sono sotto gli occhi di tutti, così com'è evidente che abbiano rivestito un ruolo molto importante nella crescita del brand.

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Ebbene, anche il leaker Nick Baker ha affrontato l'argomento nel commentare la testimonianza di questo sedicente sviluppatore. "Come ho detto molte volte nel mio podcast, Sony faceva cose assolutamentre subdole a quei tempi", ha scritto.

"Probabilmente non ai livelli di Nintendo al suo apice, ma erano comunque strategie davvero deprecabili (lui le ha definite in una maniera un po' più colorita, NdR) e questo tipo di bullismo non si è fermato ai soli sviluppatori, bensì ha riguardato anche i rivenditori."