Perché alcuni giochi di ruolo classici, amati e celebrati dagli appassionati del genere, come Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura e Vampire: the Masquerade - Bloodlines, non hanno mai avuto seguiti? A spiegare il motivo ci ha pensato Tim Cain, tra gli autori di entrambi nonché padre della serie Fallout. In realtà è molto più semplice di quanto possiate pensare: non hanno venduto bene, semplicemente.
Celebrati ma non comprati
Cain è un veterano dell'industria dei videogiochi, attivo nello sviluppo dagli anni '80 e con molte grandi opere nel suo portfolio, tra le quali quelle citate, più Pillars of Eternity, Tyranny e The Outer Worlds, realizzati con Obsidian Entertainment. Quando tentò di diventare indipendente, fondando Troika Games, le cose non andare bene a livello di vendite, nonostante i pochi giochi realizzati allora siano ricordati tra i migliori del genere dai videogiocatori: The Temple of Elemental Evil, Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura e Vampire: The Masquerade - Bloodlines.
È proprio parlando del periodo Troika che Cain si è sbottonato, affermando che il problema di quei giochi è proprio il loro stato di classici di culto: "Alcuni mi dicono: 'hai realizzato un classico di culto,' e io penso, 'il problema è proprio la parte del culto.' Non hanno venduto bene." Insomma, molti giocatori li celebrano, ma Cain ricorda che non vendettero abbastanza da garantire la sopravvivenza di Troika. In realtà Bloodlines sta per ricevere un seguito, ma il team originale non è coinvolto. Inoltre, fu il gioco di Troika a vendere meno in assoluto, tanto che Cain e i suoi non trovarono un editore disposto a finanziarli per un eventuale seguito, portando la compagnia alla chiusura nel 2005.
Come suggerito da Cain, all'epoca un gioco che vendeva 1 milione di copie poteva ricevere un seguito, uno che ne vendeva 50.000 no.