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Indiana Jones e l'Antico Cerchio sarebbe stata un'eccellente esclusiva Xbox

In arrivo fra pochi giorni su PC e Xbox, Indiana Jones e l'Antico Cerchio sarebbe stata senza dubbio un'eccellente esclusiva per la piattaforma Microsoft. E invece...

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   02/12/2024
Indiana Jones e l'Antico Cerchio

Non c'è dubbio: Indiana Jones e l'Antico Cerchio sarebbe stata un'eccellente esclusiva Xbox, ma come sappiamo l'avventura in prima persona sviluppata da MachineGames svolgerà alla fine un ruolo ben diverso.

La versione PS5 del gioco è infatti già stata annunciata, prima ancora dell'uscita sulle piattaforme Microsoft, al fine di dimostrare il valore della casa di Redmond come publisher piuttosto che come produttore di console.

Un aspetto, quest'ultimo, passato ormai in secondo piano, dopo due generazioni perse di fila. Sia chiaro: Phil Spencer ci ha provato a rimediare al disastro dell'ultima gestione Mattrick, anche con strategie aggressive come il concetto stesso del Game Pass, ma non ha funzionato.

E così l'enorme investimento effettuato per l'acquisizione di Activision Blizzard, che nella mente degli utenti Xbox avrebbe finalmente consentito alla loro piattaforma di recuperare terreno grazie ai contenuti esclusivi che l'operazione poteva garantire, si è rivelata qualcosa di ben diverso.

A fronte di un impegno così oneroso, infatti, Spencer è stato evidentemente richiamato all'ordine dai vertici dell'azienda, che hanno preteso un piano di rientro molto rapido e concreto piuttosto che un tentativo di crescita sul lungo periodo.

Le concessioni che Xbox ha fatto a Sony (e Nintendo) sul fronte del suo catalogo di esclusive first party rappresentano la conferma di un percorso che non sappiamo esattamente dove porterà la divisione gaming di Microsoft, e da questo punto di vista Indiana Jones e l'Antico Cerchio si pone come il tassello più importante del puzzle costruito finora.

Eppure sarebbe stato perfetto

Un action adventure single player basato su di una licenza importante? Sì, Indiana Jones e l'Antico Cerchio era stato immaginato come lo Spider-Man di Xbox: il primo di una serie di produzioni che potessero finalmente arricchire il catalogo della piattaforma Microsoft in maniera simile a quanto fatto da Sony nel corso degli anni.

Purtroppo il tempo è denaro e PlayStation non ha costruito il suo attuale successo da un giorno all'altro, bensì ha reagito a un momento di grande difficoltà, durante i primi anni di vita di PS3, mettendo a segno una serie di acquisizioni che si sono rivelate fondamentali e gestendo i propri studi in maniera intelligente.

Nel frattempo, però, le tempistiche per lo sviluppo di giochi tripla A si sono enormemente dilatate, la pandemia ha ulteriormente contribuito a rallentare i lavori e così i pur molteplici impegni assunti da Microsoft sotto questo fronte non hanno dato i frutti sperati, o lo hanno fatto con eccessivo ritardo.

Da qui il cambio di strategia, probabilmente imposto, e un accantonamento dell'hardware evidenziato anche da alcune campagne pubblicitarie, che fa venire seri dubbi sull'effettiva possibilità che la casa di Redmond voglia davvero riprovarci nel 2026: se Indiana Jones e l'Antico Cerchio dovesse vendere bene su PS5, del resto, perché rischiare?

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.