Bloomberg ha pubblicato un nuovo approfondimento sul famoso caso dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, in base al quale alcune fonti vicine alla questione avrebbero affermato che la causa legale da parte dell'FTC contro la casa di Redmond avrebbe lo scopo di ostacolare l'accordo che la Commissione Europea si preparava a siglare.
Sebbene fosse in qualche modo attesa, la causa legale da parte dell'FTC è giunta molto prima di quanto Microsoft si aspettasse e anche rispetto alle tempistiche standard di questi casi, in cui il processo rappresenta una sorta di ultima risorsa da utilizzare una volta giunti vicini alla deadline per gli accordi, dunque in questo caso era attesa per la primavera.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, invece, la manovra sarebbe stata decisa praticamente poche ore dopo un contatto diretto tra FTC e Commissione Europea, dal momento che quest'ultima dimostrava la volontà di voler accettare un accordo con concessioni per approvare l'acquisizione di Activision Blizzard.
A quel punto l'FTC avrebbe deciso di agire in fretta, citando in giudizio Microsoft nelle fasi ancora preliminari dello studio sull'acquisizione. Secondo quanto riferito dall'esperto di antitrust Barry Nigro di Fried Frank Harris Shriver & Jacobson LLP, questa veloce operazione sarebbe stata imbastita per "superare in velocità l'Europa in un tentativo di modificare la narrativa".
In questo modo, l'accettazione della proposta di Microsoft da parte della Commissione EU sarebbe più difficile, mentre al contrario se questa fosse già avvenuta avrebbe rappresentato un precedente importante che avrebbe potuto screditare la causa dell'FTC. In quest'ultima, l'FTC ha riferito che l'acquisizione consentirebbe a Microsoft di "sopprimere la competizione nei confronti delle console Xbox e del business legato agli abbonamenti sui videogiochi e al cloud gaming".
Nel frattempo, al contrario, abbiamo visto che l'udienza dell'FTC è fissata ad agosto, più tardi del previsto, dunque la questione si trascinerà ancora a lungo. Secondo vari esperti in materia antitrust, l'operato dell'FTC è legato alla volontà di modificare il panorama attualmente vigente nel mercato, con alcuni che sostengono voglia tornare alle regole di 50 anni fa sulle acquisizioni.