Stando a quanto riportato da Bloomberg, Sony avrebbe voluto portare il prezzo dei giochi per PS5 oltre gli 80€ / 70$ attuali, ma alla fine avrebbe deciso di non eccedere.
A svelarlo ai giornalisti Olga Kharif e Takashi Mochizuki sarebbero state delle fonti interne alla multinazionale giapponese, che non vogliono figurare per via dell'impopolarità dell'argomento. Stando all'articolo, i publisher avrebbero discusso per anni dell'aumento dei prezzi, cercando il momento giusto per farlo. A giustificarlo sarebbero l'inflazione e i costi di produzione dei giochi tripla A.
"A un certo punto Sony avrebbe ragionato di farlo salire ancora di più, prima di fermarsi a 70$ / 80€. Molti dirigenti hanno chiesto l'anonimato, perché sono coscienti dell'impopolarità di questa mossa. In molti casi le compagnie nemmeno ammettono l'aumento, parlando di prezzi variabili a seconda del gioco."
Purtroppo l'aumento dei prezzi di molti videogiochi per sistemi di nuova generazione è nei fatti, come dimostrano Call of Duty: Black Ops Cold War, Demon's Souls, Godfall e NBA 2K21. Ci sono anche publisher che per ora non lo hanno praticato, come Ubisoft, e produttori hardware come Microsoft che sembrano restii verso l'argomento. Del resto non è neanche vero che negli ultimi anni i prezzi dei giochi non siano aumentati, vista l'introduzione di molte forme di monetizzazione alternativa, tanto che un publisher come Activision ha recentemente dichiarato ricavi record proprio grazie alle microtransazioni.