In una recente intervista con la piattaforma italiana VGP Play, Shawn Layden, l'ex CEO di Sony Interactive Entertainment, ha parlato delle possibile strade che potrebbe intraprendere l'industria videoludica in futuro, una delle quali vede Xbox sparire dal mercato console in maniera simile a quanto visto con Sega dopo l'insuccesso del Dreamcast.
Nel suo discorso, Layden inquadra tre futuri possibili da uno positivo e ottimista, in cui il settore cresce e si autoalimenta grazie a più persone interessate ai videogiochi e creativi, fino a uno oscuro, che vede l'industria collassare su stessa schiacciata dal proprio peso.
Uno di questi per l'appunto vede l'uscita di Xbox dal mercato console sulla base delle dichiarazioni degli ultimi tempi di Phil Spencer e altri dirigenti Microsoft - che suggeriscono un approccio più simile a un grande publisher che di un produttore hardware. Chiaramente per Layden un'ipotetico scenario dove PlayStation non ha concorrenti, visto che Nintendo fa storia a sé, non è positivo, dato che questa sorta di monopolio rallenterebbe l'innovazione con effetti negativi sul mercato.
Le parole di Layden
"Ci sono tre possibili futuri per i videogiochi. Il primo è quello più ottimista, in cui più persone creano e giocano ai videogiochi, fino a creare un sistema che si autoalimenta e da vita a nuove opportunità", ha detto Layden nell'intervista con VGP.
"C'è un altro possibile futuro in cui tutto funziona come oggi, solo più lentamente. In cui, forse, PlayStation potrebbe diventare l'unica console? Tenenendo a mente che Nintendo ha un mercato a sé... analizzando alcune dichiarazioni di Microsoft. Sentendo alcune dichiarazioni e strategie percepisco le atmosfere dell'era Dreamcast. Non credo che sarebbe una cosa buona avere una singola piattaforma gaming (nell'ambito delle console fisse, ndr). Credo che possa creare compiacenza e rallentare l'innovazione."
Il terzo futuro ipotetico dipinto da Layden è persino peggiore del precedente e vede un'industria che collassa a causa del suo stesso peso e gli utenti si interessano meno ai videogiochi, dando potenzialmente vita a una crisi nera ai livelli di quella del 1983.
"Il terzo futuro possibile è uno molto oscuro, una nuova crisi simile a quella del 1983 in stile Atari, in cui l'industria non riesce più a sostenere il suo stesso peso e finisce per collassare, il pubblico si annoia e trascorre tutto il tempo libero su TikTok", ha detto Layden.
"Questo sarebbe un futuro oscuro, spero non si arrivi a quel punto, ma servono dei cambiamenti fondamentali al modo in cui pensiamo all'industria dei videogiochi. Al modo in cui guardiamo ai fan, alla maniera in cui creiamo dell'intrattenimento per loro, al modo in cui ricompensiamo chi svolge il lavoro. Credo che ci sia troppo valore che viene estratto a livello dei publisher e non ci sia abbastanza valore che viene preservato a livello degli sviluppatori. Questo equilibrio deve essere assolutamente aggiustato nei prossimi tre o cinque anni."