La fanbase DC è decisamente in fermento da alcune ore, precisamente da quando l'Hollywood Reporter ha pubblicato dei retroscena secondo cui Wonder Woman 3 è stato cancellato e Henry Cavill non tornerà come Superman per la precisa volontà di James Gunn e del suo collega Peter Safran di effettuare un reboot dell'universo cinematografico.
A pochi giorni dalle dichiarazioni secondo cui i prossimi giochi DC faranno parte di un universo condiviso, Gunn è rimasto schiacciato dal peso di report che sembrano puntare su di un completo azzeramento dello Snyderverse e degli attori che ne fanno parte, andando così a bloccare clamorosamente il ritorno di Henry Cavill, pur annunciato ufficialmente dall'attore.
"Per quanto riguarda le informazioni pubblicate ieri dall'Hollywood Reporter, alcune sono vere, altre sono vere per metà, altre ancora sono false e infine ci sono cose che non abbiamo ancora deciso", ha scritto il regista su Twitter nel tentativo di spiegare la propria posizione e placare gli animi.
"Sebbene questo primo mese in DC sia stato fruttuoso, costruire i prossimi dieci anni di storie richiede tempo e siamo appena all'inizio. Peter e io abbiamo scelto di prendere il timone dei DC Studios sapendo che avremmo avuto a che fare con un ambiente frammentario, tanto sul fronte della narrazione quanto degli spettatori stessi, e che sarebbe stato inevitabile un periodo transitorio prima di raggiungere un certo grado di coesione tra film, TV, animazione e gaming."
"Alla fine i risvolti negativi di questo periodo transitorio sono stati compensati dalle possibilità creative e dall'opportunità di costruire su ciò che ha funzionato in DC finora e contribuire a rettificare ciò che invece non ha funzionato."
"Sappiamo che non potremo accontentare tutti durante questo percorso, ma possiamo promettervi che tutto ciò che facciamo è al servizio delle storie e dei personaggi DC a cui sappiamo tenete tanto e a cui siete affezionati da una vita intera."
"Per ulteriori notizie circa il futuro del DC Universe devo purtroppo chiedervi di aspettare: stiamo dando a questi personaggi e alle storie il tempo e l'attenzione che meritano, e noi stessi abbiamo ancora un sacco di domande a cui dovremo dare una risposta."