Il baseball è uno sport molto amato negli Stati Uniti e in Canada, ma anche in Giappone, Corea del Sud e in parecchi Paesi del centro America. In Europa invece è generalmente poco diffuso, anche se esistono realtà come l'Italia, dove il massimo torneo è denominato Italian Baseball League, e i Paesi Bassi, dove viene praticato a buoni livelli. Non deve quindi meravigliare nessuno il fatto che negli ultimi anni anche le simulazioni elettroniche dedicate a questo sport giungano con una certa frequenza sugli scaffali dei nostri negozi. È il caso di MLB 15: The Show, sviluppato da San Diego Studio per Sony Computer Entertainment, il nuovo capitolo della popolare serie omonima di videogiochi che da quasi dieci anni regala ai fan della Major League, il famoso campionato nord americano, la possibilità di divertirsi nei panni dei propri beniamini. Lo farà anche quest'anno? Scopriamo insieme.È
La Major League Baseball torna su PlayStation 4 con l'edizione 2015 del popolare franchise di Sony
Il grande baseball
Seguendo un po' quello che è il trend di molte simulazioni sportive, MLB 15: The Show non presenta innovazioni sostanziali rispetto alla passata edizione. Sono state apportate alcune modifiche alle meccaniche di gioco, un paio di nuove modalità e quelle già esistenti sono state arricchite con ulteriori opzioni, ma nulla di quanto è stato fatto stravolge in maniera consistente l'esperienza di gioco generale. Le modalità di gioco sono quelle tipiche di ogni simulazione sportiva che si rispetti, e spaziano dalle classiche gare amichevoli da soli o con gli amici, a cui è facile accedere rapidamente grazie al menu Play Now, a interi campionati da vivere con la propria squadra preferita, senza dimenticare tutta una serie di minigiochi abbastanza divertenti.
Ovviamente il fulcro dell'esperienza in MLB 15: The Show restano quelle modalità più complete, in grado cioè di impegnare i videogiocatori decine e decine di ore in estenuanti sfide per la vittoria finale di un torneo, come per esempio Franchise (con le opzioni alternative Stagioni o Online). Questa consente agli utenti di vestire i panni di un general manager impegnato nella gestione di una squadra, dagli allenamenti allo sviluppo delle tattiche, dalla gestione dei contratti allo scouting di giocatori nelle leghe minori. Il tutto sotto l'occhio vigile della proprietà del team e di quella di altre società, con la prima che pretende dei risultati, altrimenti è pronta anche a licenziare il dirigente, e le seconde pronte invece a ingaggiare quest'ultimo, specie nel caso in cui mostrasse un certo talento. Altra modalità molto interessante e coinvolgente è come sempre Road to the Show, dove grazie all'apposito editor, davvero molto completo, è possibile creare un giocatore da zero e guidarlo poi nella sua ascesa verso l'Olimpo della MLB, partendo dai campi minori fino ad arrivare alle World Series, seguendo un percorso di crescita dei parametri che ricorda quello di altri prodotti sportivi con modalità simili, come i vari FIFA e PES.
Questa sezione del titolo targato SCE San Diego Studio è parecchio interessante, e la carriera dell'atleta inventato si svolge in maniera abbastanza credibile, al punto che man mano che diventa famoso può pure ottenere degli sponsor personali e ricevere da loro guanti personalizzati, mazze firmate e perfino scarpini della Nike. A completare l'offerta c'è poi l'ormai classica Diamond Dynasty, che come sempre fa un po' il verso all'Ultimate Team dei giochi sportivi di EA Sports. In questa modalità si può quindi costruire la squadra dei propri sogni attraverso l'uso di apposite carte giocatori, e sfidare l'intelligenza artificiale o altri giocatori tramite la rete internet in svariate situazioni. La sezione è semplice da fruire, tant'è che può risultare estremamente divertente da giocare anche senza acquistare subito le varie carte utili a far progredire la propria squadra. Anche qui si possono infatti comprare o scambiare card, e potenziare quelle in proprio possesso. Inoltre si possono pure utilizzare quelle in esubero per migliorare il giocatore creato da zero con l'editor. Diamond Dynasty sfrutta ovviamente l'online, area alla quale il team di sviluppo sostiene di aver riservato grande importanza. Da questo punto di vista sono state apportate alcune migliorie al comparto per cercare di eliminare in partenza lag e instabilità dei server, ma non tutti questi problemi che avevano già afflitto MLB 14 sono stati eliminati, e in più occasioni durante le nostre prove ci sono capitati dei fastidiosi ritardi e un paio di disconnessioni forzate. Ad ogni modo, online a parte, MLB 15: The Show resta un gioco veramente ricco di contenuti, e difficilmente annoierà i fan se non dopo mesi e mesi di partite e campionati.
Trofei PlayStation 4
MLB 15: The Show propone ventisei trofei, compresi quelli segreti. Nel dettaglio sono 10 di bronzo, nove d'argento, 6 d'oro e 1 di platino. Per ottenerli bisogna impegnarsi nelle varie sfide online e offline, giocando per esempio nella modalità Diamond Dynasty, oppure eliminando tre battitori avversari nel corso di un unico inning, vincendo un campionato e così via fino a racimolarli tutti per ottenere l'agognato platino.
Fuoricampo
Chiusa la parentesi dedicata alle diverse modalità di gioco è tempo di parlare di giocabilità e partite. Prima di scendere sul terreno di gioco, però, è possibile sfruttare un ricco menu da dove si può praticamente modificare il settaggio di ogni cosa, agendo su funzioni quali il livello di difficoltà generale o sui singoli aspetti di un match. Per esempio si può decidere di poter essere assistiti dall'intelligenza artificiale in tutte le fasi di gara e divertirsi quindi senza troppi patemi, oppure essere aiutati solo in alcune occasioni, in modo da potersi concentrare su elementi quali la direzione del lancio, il tempismo di battuta o il recupero difensivo e gli schemi, lasciando al gioco tutto il resto, e così via.
Chiaramente il titolo dà maggiori soddisfazioni se, conoscendo le regole di questo sport e il gameplay del prodotto, si utilizzano i comandi semi assistiti o addirittura manuali, così da avere un controllo totale nel bene o nel male sulle sorti della propria squadra. In ogni caso questa opportunità di intervento sui vari parametri di gioco consente anche ai neofiti di giocare fin da subito e imparare poi con calma, scegliendo la curva di apprendimento che meglio si adatta loro. Una volta in partita, per il videogiocatore diventa piuttosto fondamentale lavorare un po' sugli schemi della propria squadra, analizzando anche i parametri globali del team e quelli dei singoli atleti, per scegliere la strategia più adatta sia ai giocatori in organico che all'avversario di turno. Di fatto riuscire a gestire alla perfezione le proprie azioni sul monte di lancio risulta avere una funzione importantissima sull'economia della partita, come del resto anche il fatto di saper sfruttare a dovere i turni di battuta. Nel primo caso, con la squadra in difesa, se il lanciatore non riesce a eliminare il battitore avversario diventa determinante agire con destrezza con il resto dei propri uomini disposti in copertura nei diversi punti del campo, per cercare di far giungere la palla ad una base prima del battitore stesso. Viceversa quando ci si trova in attacco e dunque in casa base, occorre essere rapidi ma non precipitosi nel colpire adeguatamente la palla con la mazza. In tal senso non bisogna per forza di cose fare una home run, e anzi spesso è più intelligente toccare la piccola sfera il giusto per indirizzare il "tiro" dove più risulta conveniente in relazione al momento o alla strategia adottata, sfruttando adeguatamente la nuova feature implementata quest'anno dagli sviluppatori che concede al videogiocatore un maggior controllo sull'intensità del colpo stesso e sulla direzione da imprimere alla palla.
In fondo lo scopo del battitore è quello di segnare avanzando in senso antiorario sulle quattro basi poste agli angoli del diamante per poi tornare al punto di partenza. Che possa farlo comodamente sfruttando un fuoricampo o in maniera più difficoltosa correndo più veloce di palla e difensori avversari è per certi versi uguale. Ad ogni modo, i movimenti dei giocatori riproducono con estrema fedeltà quelle delle loro controparti reali grazie a una migliorata intelligenza artificiale che sembra tenere meglio conto dei vari parametri fisici e tecnici degli atleti virtuali, e in generale le fasi di lancio, di gestione della difesa, di battuta e di corsa tra le basi offrono quel giusto equilibrio tra realismo e divertimento che da anni contraddistingue ormai questa produzione. Altra novità di rilievo è poi da ricercare nel comparto grafico, che fa registrare una serie di migliorie estetiche ai modelli poligonali, alle texture e alle animazioni degli atleti virtuali, che sembrano più reali rispetto al precedente capitolo, e a quelle del pubblico, molto variegato nella composizione, dinamico e partecipe rispetto a quanto avviene sul diamante. C'è poi un sistema di illuminazione in real-time che sfrutta addirittura un ciclo giorno/notte e tiene conto in maniera credibile del movimento del sole nel corso dei match per generare luci e ombre dinamiche e naturali. Non da meno si comportano la regia in stile televisiva e il sonoro, che contribuisce a sua volta a rendere più realistici i match grazie a una serie di campionamenti effettuati nei vari stadi della Major League, e poi integrati nel gioco in maniera tale da avere anche lì riprodotta tutta l'atmosfera festosa dei tifosi. Solo discreta, infine, la colonna sonora, che non brilla per varietà.
Conclusioni
MLB 15: The Show è un ottimo simulatore di baseball, il gioco ideale per tutti gli appassionati di questo sport che troveranno in esso un'offerta molto valida in termini di giocabilità, quantità e qualità, a parte il comparto online ancora imperfetto. Tuttavia, a parte una realizzazione tecnica superiore a quella dell'edizione 2014, qualche piccolo contenuto inedito e sensibili ritocchi al gameplay, il titolo di San Diego Studio non aggiunge molto altro a quanto già visto lo scorso anno. Resta quindi un titolo fortemente consigliato ai fan di questo sport che non hanno avuto modo di acquistare il predecessore o che vogliono avere le statistiche aggiornate alla nuova stagione.
PRO
- Longevità garantita con la mole di contenuti e tornei
- La giocabilità si mantiene sempre su ottimi livelli
- La funzione per il trasferimento dei salvataggi da MLB 14 e quella dei salvataggi stagione dopo stagione
CONTRO
- Poche novità di rilievo per giustificarne l'acquisto
- Il comparto online ha ancora problemi
- Tutto in inglese