Darksiders è stato il brand rivelazione della scorsa generazione che ha rivitalizzato il genere degli action RPG grazie all'estro dei ragazzi di Vigil Games, la società texana capitanata, fra gli altri, dal fumettista Joe "Mad!" Madureira. Col suo stile cartoonesco ed epico al tempo stesso, i combattimenti al fulmicotone e i rompicapi ambientali degni di un The Legend of Zelda, sia il primo Darksiders che il secondo hanno fatto breccia nei cuori di centinaia di migliaia di fan... spaccandoglielo spietatamente quando il publisher THQ è fallito e si è trascinato con sé Vigil Games e tutte le sue terze parti. Sembrava proprio che la saga non avrebbe trovato un epilogo ma poi, quando ogni speranza pareva perduta, Nordic Games ha rilevato quel che restava di Vigil Games e ha deciso di investire ancora sul franchise. In questo senso, la Deathinitive Edition di Darksiders II, oltre ad avere il sottotitolo più brutto di tutti i tempi, è un vero e proprio esperimento: dovesse avere il successo sperato, accenderebbe la tanto agognata luce verde per lo sviluppo del terzo capitolo della saga. Ecco perché il nuovo publisher ha deciso di convertirla per le console di nuova generazione - e per PC, in seguito - includendo in un unico pacchetto, anche piuttosto economico, il gioco e tutti i DLC rilasciati originariamente. Un'operazione coraggiosa ma anche piuttosto controversa.
La Deathinitive Edition di Darksiders II è una conversione modesta ma anche l'ultima speranza del brand
Weekend con il morto
Se avete letto la nostra vecchia recensione di Darksiders II, saprete che l'avventura di Morte, pur non essendo perfetta, ci era piaciuta tantissimo grazie a una direzione artistica straordinaria, a diverse soluzioni di gameplay intelligenti e a un sistema di controllo pressoché perfetto. La trama, invece, ci aveva lasciato interdetti: nonostante sembri un sequel, la storia di Darksiders II effettivamente si svolge in parallelo a quella del primo Darksiders e ne approfondisce alcuni lati oscuri seguendo le gesta di Morte e i suoi tentativi di scagionare il fratello Guerra e scoprire chi ha ordito il complotto che sta mettendo in crisi i cavalieri dell'Apocalisse a scapito del pianeta Terra.
Purtroppo, però, non tutti i nodi vengono al pettine e la sorte dei nostri antieroi e dell'universo intero rimane incerta proprio perché i due archi narrativi collidono nel finale, lasciando la storia in sospeso. Forse è per questo motivo che Nordic Games ha pensato di non rimasterizzare anche la prima avventura, credendo che bastasse giocare la seconda per comprendere a sufficienza il complicato universo narrativo di Darksiders, ma a nostro avviso il suffisso nel titolo potrebbe rappresentare un deterrente importante per chi non è informato sulla saga e sui contenuti dei due giochi, anche perché Darksiders II finisce con un vero e proprio cliffhanger che rimanda a quel terzo episodio che non si è mai fatto e che mai si farà, se questa Deathinitive Edition non dovesse vendere quanto sperato. Sarebbe un vero peccato, perché i personaggi e i mondi concepiti da Joe Madureira e dai suoi ex colleghi sono affascinanti e pieni di carattere, e la storyline apocalittica raccontata, pur soffrendo di qualche incertezza nella seconda metà di Darksiders II, è originale e interessante, merito anche della superba colonna sonora composta da Jesper Kyd e dell'ottimo doppiaggio.
Trofei PlayStation 4
I cacciatori di trofei che hanno sviscerato Darksiders II su PlayStation 3 avranno morte... ehm, vita facile visto che i nuovi trofei sono quasi tutti gli stessi: 40 di bronzo, 6 d'argento, 3 d'oro, più il platino. Alcuni, però, sono nuovi di zecca: per esempio, bisognerà finire il gioco al nuovo livello di difficoltà per sbloccare il trofeo d'oro La fine.
Alzati e cammina
Sul fronte del gameplay, la Deathinitive Edition di Darksiders II non sconvolgerà i fan che hanno già portato a termine l'avventura qualche anno fa: in questo senso, Nordic Games non si è esattamente sprecata quando ha riunito gli ex sviluppatori di Vigil Games - ora capitanati da David Adams nel nuovo team Gunfire Games - perché lavorassero a questa conversione. Il gioco è rimasto pressoché lo stesso: nei panni di Morte dovremo esplorare la Terra, l'aldilà e altri mondi marcatamente fantasy e completare le missioni affidateci di volta in volta dai nostri comprimari. Sebbene la questline principale si riduca quasi sempre a visitare un certo numero di ambientazioni in cerca di un certo numero di manufatti, apparendo talvolta ridondante, la varietà in termini di scenari, nemici e rompicapi è tale da mantenere sempre alto l'interesse del giocatore anche quando alcune situazioni si protraggono un po' troppo a lungo, specie nelle battute finali.
La Deathinitive Edition, tuttavia, comprende tutti i DLC pubblicati all'epoca, che Gunfire Games ha implementato organicamente nella struttura originale del gioco, in modo da proporre un'esperienza più coesa e meno frammentaria. Peccato, quindi, che i suddetti DLC non abbiano mai brillato particolarmente per qualità; in ogni caso, comunque, rappresentano un valore aggiunto e prolungano la già buona longevità dell'avventura principale, completabile in una ventina di ore circa. I maniaci del collezionismo troveranno pane per i loro denti, perché il multiverso di Darksiders II è pieno di segreti, zone da rivisitare dopo aver sbloccato un nuovo potenziamento o gadget e minigiochi da affrontare dopo aver imparato a combattere come un vero cavaliere dell'Apocalisse. A tal proposito, i ragazzi di Gunfire Games hanno bilanciato leggermente meglio la distribuzione dei bottini in modo da rendere ogni nuova arma o pezzo di equipaggiamento più interessante e spingere il giocatore a decidere con maggior attenzione cosa indossare e cosa gettar via. Il sistema di progressione e personalizzazione di Darksiders II resta comunque invariato, col giocatore che può cambiare arma e quindi stile di gioco, scegliendo quale abilità acquistare con i punti guadagnati in battaglia. Il sistema di combattimento, pertanto, resta ancora validissimo, frenetico e divertente, così come i giganteschi boss da affrontare usando il cervello oltre ai muscoli, magari a cavallo del fidato Disperazione. Se a livello contenutistico non c'è molto da criticare, il versante tecnico è quello che invece mostra più il fianco, nonostante si stia parlando di una conversione rimasterizzata: Gunfire Games ha svolto il compitino senza impegnarsi più di tanto, aumentando la risoluzione a 1080p e applicando qualche bel filtro e una bella spazzolata di anti-aliasing. Darksiders II non è mai stato un mostro di grafica ma ha sempre avuto stile da vendere, perciò i miglioramenti apportati hanno esaltato solo in parte il suo aspetto: ad averci lasciato con l'amaro in bocca, semmai, è stato proprio il fatto che il gioco non giri a 60 fotogrammi al secondo e che il frame rate vacilli più frequentemente che nell'originale di qualche anno fa. In più, lo sviluppatore non ha risolto né i problemi della telecamera che avevamo lamentato nel 2012 né gli sporadici casi di tearing.
Conclusioni
Diventa sempre più difficile valutare le rimasterizzazioni, specie quando si parla di giochi abbastanza recenti come Darksiders II: in questo caso, la conversione di Gunfire Games si è rivelata discreta dal punto di vista contenutistico e appena sufficiente sul fronte della grafica, ragion per cui non ce la sentiamo di consigliarla a chi ha già sviscerato l'originale. Chi invece non ha mai giocato un Darksiders potrebbe tranquillamente cominciare da questa Deathinitive Edition, grazie anche al prezzo contenuto e al fatto che non serve aver giocato il primo titolo per tuffarsi nella saga, anche se in questo senso sarebbe stato meglio pubblicare una compilation. Se è vero che lo sviluppo del terzo episodio dipende dal successo di questa conversione, forse sarebbe servito un po' più di impegno da parte dei suoi creatori.
PRO
- Darksiders II resta un ottimo gioco sotto ogni aspetto
- Include tutti i DLC
- La grafica è migliorata...
CONTRO
- ... ma si poteva fare molto di più
- Oltre ai pregi sono rimasti anche i difetti
- Sarebbe stato meglio riproporre anche il primo Darksiders