Le licenze di competizioni prestigiose alla stregua della FIFA World Cup, della Formula 1, della MotoGP o delle Olimpiadi sono indubbiamente tra le più ambite (e costose) nell'industria videoludica, e la pubblicazione di un prodotto ufficiale senza richiami diretti nel titolo parrebbe del tutto priva di senso; eppure è ciò che è realmente accaduto quest'anno col nuovo capitolo di MotoGP, serie da alcuni anni curata dalla software italiana Milestone. Una scelta del genere, dal punto di vista del marketing, potrebbe dunque sembrare quantomeno azzardata, tuttavia quando sviluppi un titolo plasmato attorno alla carriera del pluricampione mondiale Valentino Rossi, puoi sicuramente permetterti questo lusso. Valentino Rossi: The Game è fondamentalmente MotoGP 16 esaltato dalla collaborazione col centauro di Tavullia, la cui carismatica presenza amplia i confini della produzione classica abbracciando altre discipline su due e quattro ruote, una rinnovata modalità carriera nel segno della VR46 Riders Academy (la "palestra" per giovani promesse del motociclismo), sfide inedite e una panoramica sui venti anni di successi del Vale nazionale. Insomma, un piatto ben più gustoso e abbondante rispetto a quello che ci si aspetterebbe da una serie sportiva a cadenza annuale.
Tantissimi contenuti e diverse novità in Valentino Rossi: The Game, il nuovo MotoGP dedicato al Dottore
La fiera dell'abbondanza
Uno degli aspetti più interessanti e impressionanti di Valentino Rossi: The Game sono i numeri coinvolti nel progetto: centinaia di piloti ufficiali suddivisi fra le varie classi del motomondiale presenti e passate, una cinquantina di tracciati (varianti comprese) e quindici modalità di gioco differenti, che, come già anticipato in sede di premessa, sfociano anche nel mondo dell'automobilismo con prove di rally e derapata, senza dimenticare la disciplina del Flat Track in sella a moto da sterrato, amatissime da Valentino Rossi. Prima di analizzare il cuore del gioco è tuttavia doveroso spendere qualche parole sull'impegno profuso da Milestone nel rinnovare (finalmente) i vari menù, decisamente più usabili e piacevoli che in passato grazie a una disposizione delle varie voci più moderna e accattivante, con un'interfaccia dominata dai toni gialli - il colore prediletto dal Dottore - ed eleganti contrasti tra grigi e nero.
L'anima di Valentino Rossi: The Game è naturalmente rappresentata dalla nuova modalità carriera, che si distingue da quelle passate per l'introduzione di nuove discipline all'interno del calendario col preciso scopo di migliorare le skill di guida.
Ciascuna disciplina, infatti, promuove specifiche abilità del pilota, la cui crescita ricorda quelle di produzioni di stampo ruolistico: al termine di ciascuna gara vengono migliorati attributi come frenata, condizione fisica, agilità o abilità sul bagnato, che rendono più agevole e naturale il controllo dei mezzi col passare delle stagioni. Lo scopo principe è sempre quello di risalire la "catena alimentare" partendo dal campionato Moto3 sino a raggiungere la vittoria nella classe regina MotoGP, un percorso nel quale si è accompagnati dalla simpatica assistente personale Sara e da una chat che scimmiotta WhatsApp, dove interviene lo stesso Valentino Rossi con messaggi audio e testuali. Gli eventi speciali, accessibili singolarmente nella voce VR46 World del menù principale, si suddividono nella già citata Flat Track, presente anche nelle varianti "Americana" con turni ad eliminazione ed "Endurach" a squadre; nelle gare di rally Special Stage, Monza Rally Show e Monza Masters' Show a bordo della Ford Fiesta Rally; nelle gare di Drift con una potente Ford Mustang e nelle prove con la velocissima Yamaha R1M sul circuito di Misano. Di questo tracciato, oltre alla classica versione GP, sono disponibili diverse varianti pensate per le discipline Drift e Flat Track, quest'ultima praticabile anche nel ranch di Tavullia (fedelmente riprodotto nel gioco) dove Valentino Rossi si allena con i ragazzi della VR46 Riders Academy e con alcuni storici amici. Oltre alla modalità carriera e alla VR46 World, nell'etichetta Gara del menù principale è accolta anche la voce MotoGP World, nella quale è possibile organizzare interi campionati o singoli Gran Premi di diverse categorie, che spaziano dalle classi MotoGP 2016 e 2015 fino alle vecchie 125cc e 250cc a due tempi, passando per le 500cc a 2 e 4 tempi e naturalmente le categorie Moto2 e Moto3 del campionato in corso. Una vera propria pletora di mezzi, sponsor, scuderie e piloti su licenza che faranno la gioia di qualunque appassionato di motociclismo. Per i singoli Gran Premi possono essere determinate varie opzioni quali il numero di giri, la tipologia di sessione (gara secca o con prove libere e qualifiche), il meteo (sereno, nuvoloso, pioggia), i danni, le bandiere disciplinari, il consumo gomme e via discorrendo, a tutto vantaggio della personalizzazione dell'esperienza. La seconda etichetta del menù principale, chiamata Rossi Experience, racchiude una selezione di interessantissime modalità secondarie costruite attorno alla leggendaria carriera del pilota di Tavullia.
In "Eventi Storici VR46" si può ripercorrere la storia sportiva di Valentino Rossi in venti differenti eventi, a partire da quel celebre 18 agosto 1996 quando il Dottore, all'epoca diciassettenne, ottenne la sua prima vittoria nella 125cc, dopo un duello appassionante con l'esperto Martinez. Ciascun evento, analogamente a quanto avviene su Sebastien Loeb Rally Evo, è accompagnato da brevi filmati nei quali il buon Valentino racconta con passione i propri ricordi e le emozioni vissute. La presenza degli eventi storici si riflette anche sul numero di circuiti disponibili nel gioco, dato che oltre ad esserci tutti quelli ufficiali del campionato attuale sono presenti alcune vecchie glorie, come il sudafricano Phakisa e Assen del 2002. La Sfida "The Doctor" propone ventitré eventi nei quali il giocatore, a bordo delle moto guidate da Rossi, deve riuscire a battere i tempi migliori ottenuti in carriera dal campione, mentre in Sfide, attualmente non accessibili, saranno proposte gare specifiche per un limitato periodo di tempo con moto e circuiti selezionati dallo stesso VR46. Rossipedia, infine, come suggerisce il nome è un vera e propria mini enciclopedia: in questa modalità si potranno scoprire aneddoti e curiosità sulla storia del pilota, oltre che visionare nel dettaglio moto, livree e caschi originali in un apposito showroom da rimpinguare spendendo i VR Points, crediti che si guadagnano al termine di ciascuna gara utili anche per sbloccare i numerosi accessori per personalizzare il pilota. Tra le altre modalità presenti vi sono le prove cronometrate, disponibili anche per Flat Track e Yamaha R1M, il multigiocatore a schermo condiviso e naturalmente in rete, che al momento non abbiamo potuto testare a causa dei server completamente deserti, dato che il gioco verrà lanciato il prossimo 16 giugno.
Tra asfalto e sterrato
Tanta varietà, naturalmente, si riflette anche sullo stratificato gameplay, e benché alcune discipline siano più semplificate di altre possiamo affermare che Milestone ha compiuto complessivamente un buon lavoro, reso possibile anche grazie all'esperienza maturata con MXGP e Sebastien Loeb Rally Evo. Come di consueto è possibile plasmare l'esperienza di guida modificando la fisica secondo i parametri Standard, Semi-Pro e Pro, con una progressiva difficoltà nel controllo del mezzo.
Per le auto non sono presenti le medesime opzioni, ma è possibile regolare il freno automatico, l'aiuto in frenata, l'aiuto in stabilità e l'immancabile traiettoria ideale, utile soprattutto nei rally (simili alla modalità Gymkhana di Dirt) ove è necessario passare per chicane e tornanti strettissimi sulla pista di Monza, rielaborata per l'occasione.
Per quanto concerne le moto, le consulenze di Rossi e dei suoi collaboratori della Academy hanno sicuramente dato i propri frutti: i ragazzi, infatti, sono stati a stretto contatto con gli sviluppatori provando costantemente le nuove build al ranch di Tavullia, suggerendo le modifiche da apportare al comportamento dei mezzi. La fisica Pro risulta di conseguenza ancor più approfondita che in passato, facendo quasi sentire l'esigenza di una qualche periferica ad hoc per domare al meglio la moto, benché il DualShock 4 si comporti egregiamente. Questo è vero soprattutto con le potenti MotoGP o con le vecchie 500, che "sbacchettano" violentemente, si impennano e imbizzarriscono se non si parzializza con oculatezza l'acceleratore e i freni. Appagante anche il comportamento delle moto da sterrato nella modalità Flat Track, dove l'approccio alla guida, fatto di derapate "anticipate" è radicalmente opposto alla precisione richiesta su pista. La modalità Drift a bordo della Ford Mustang è sicuramente la più semplificata del lotto, dato che derapare con successo risulta sin troppo semplice e le penalità sono troppo permissive se paragonate con quelle di prodotti analoghi. Più interessante il controllo della Ford Fiesta nella modalità rally, dove è evidente l'influenza del buon Sebastien Loeb Rally Evo, benché l'approccio sia sicuramente più arcade. La vettura a volte pare un po' troppo leggera e gli urti non sempre sono convincenti, ma nel complesso anche in questo caso si tratta di una disciplina interessante per spezzare il ritmo delle corse su due ruote. Senza particolare fascino o mordente le prove con la Yamaha R1M, utilizzata in allenamento da Valentino dato che i test con le MotoGP non sono liberi. Anche in questo caso si avverte l'influenza del lavoro svolto da Milestone con RIDE.
Tempo di cambiare
Nonostante una maggior cura dedicata agli elementi a bordo pista, alla pulizia degli shader e alla fedeltà dei tracciati, oltre che alla consueta ricercatezza nei modelli delle moto e dei piloti, è indubbio che l'engine proprietario di Milestone abbia fatto il suo tempo, trovandosi col fiato corto se messo a confronto con la qualità offerta dai motori grafici più recenti.
Effetti datati come quello della pioggia, texture imprecise, moto che a volte sembrano levitare, aliasing e particellari poco incisivi quando invece dovrebbero fare la differenza, come nelle gare di Flat Track, tracciano un profilo che, purtroppo, nel 2016 non può essere certamente considerato all'avanguardia, pur svolgendo dignitosamente il proprio compito e meglio che in passato. Rispetto all'iterazione precedente e a RIDE vi è sicuramente un miglioramento nelle animazioni dei piloti, soprattutto durante gli incidenti, con cadute più realistiche ove si avverte con maggiore efficacia il peso dei malcapitati coinvolti, sebbene non manchino tuttora compenetrazioni e situazioni un poco grottesche. Un discorso analogo a quello per la grafica, a 1080p e 30 fotogrammi al secondo su PlayStation 4, può essere fatto per il sonoro, sebbene in questo caso risulti ancor più evidente il gap tra alti e bassi, soprattutto per ciò che concerne il rombo dei motori, che spaziano da incisivi e realistici grazie all'ottimo campionamento ad altri che somigliano vagamente a un fastidioso ronzio. Anche la soundtrack non colpisce nel segno, mentre Guido Meda svolge sempre con entusiasmo il proprio compito nel pre-gara. Sulla solidità del netcode, nel momento in cui stiamo scrivendo, non possiamo sbilanciarci a causa dell'impossibilità di eseguire test contro altri giocatori.
Conclusioni
I notevoli sforzi produttivi di Milestone per realizzare Valentino Rossi: The Game rappresentano una diretta continuazione del buon lavoro già svolto con Sebastien Loeb Rally Evo e RIDE, titoli non perfetti ma che hanno sicuramente rappresentato un concreto passo in avanti per la software house meneghina. Ricchissimo di contenuti, vasto e caratterizzato da un gameplay godibile e stratificato, pur con alcune semplificazioni in determinate discipline, il nuovo capitolo della serie MotoGP è macchiato solo da un comporto tecnico datato e poco incisivo, sebbene sia presente una maggior rifinitura generale rispetto al passato. Se amate il motociclismo potete sicuramente dargli una chance, a maggior ragione se tifate per il Dottore, la cui carismatica presenza vi accompagnerà per tutta la carriera e nelle diverse, interessanti modalità dedicate.
PRO
- Un vero e proprio omaggio al campione di Tavullia
- Tantissimi contenuti e modalità
- Finalmente menù rinnovati ed eleganti
- Gameplay profondo e divertente...
CONTRO
- ...benché alcune discipline siano semplificate
- Comparto tecnico datato a causa del vecchio motore grafico