Completare Ninja Gaiden 2 a un livello di difficoltà avanzato, nell'immaginario dei videogiocatori, si pone quasi come una di quelle "prove di virilità" stupidamente rischiose che tante volte si fanno da bambini. Fin dall'esordio, la serie Tecmo si è infatti distinta per l'approccio tutt'altro che tenero al genere degli action game, tale da costringere il giocatore a imparare a memoria combo e tecniche di difesa o a rassegnarsi a un reiterato game over. Il Team Ninja, nella persona dell'ex leader
Tomonobu Itagaki, non ha mai fatto mistero di voler realizzare un gioco che fosse caratterizzato tanto dalla qualità del gameplay quanto dalla difficoltà dello stesso. Il tutto senza mettere in secondo piano la realizzazione tecnica, anzi dedicando i propri sforzi sempre e comunque nella direzione del sistema da gioco più potente a disposizione. È in quest'ottica che va vista l'uscita di Ninja Gaiden Sigma per PlayStation 3, remake di Ninja Gaiden Black per Xbox che sulla console Sony ha potuto godere di notevolissimi miglioramenti tecnici (fra cui il supporto dei 1080p) nonché di svariate aggiunte di valore. Se ridisegnare un gioco per fargli fare il salto da una generazione di console a un'altra assume un chiaro significato, lo stesso finisce per perdersi quando il passaggio avviene fra sistemi tecnologicamente simili come Xbox 360 e PlayStation 3, con quest'ultima che oggi vede appunto l'uscita di Ninja Gaiden Sigma 2.
Il mio amico ninja
La regina dei demoni maggiori, Elizébet, ordina ai ninja del Ragno Nero di annientare il clan Hayabusa e di impossessarsi della Statua del Demone, un oggetto magico che può permettere la resurrezione dell'Arcidemone. Per impedire che ciò accada, la procace Sonia, agente della CIA, cerca l'aiuto del leggendario Ryu Hayabusa. Quando lo trova, però, sembra ormai troppo tardi: le forze del male hanno fatto la prima mossa, i demoni maggiori hanno conquistato diverse grandi città e il loro potere appare sconfinato. Ryu deve dunque sgominare i propri nemici a partire dal Giappone e seguirne le tracce in giro per il mondo conosciuto... e oltre. A sua disposizione ha la
sacra spada del clan Hayabusa, nonché una serie di potentissime armi che man mano entreranno a far parte del suo arsenale. Ninja Gaiden Sigma 2, in tal senso, aggiunge alle armi già viste nella versione per Xbox 360 la potentissima Enma Fang, uno spadone a due mani che fa impallidire persino la Eclipse Scythe (ovvero la falce gigante che si ottiene dopo aver sconfitto il potente Volf) e che rende gli scontri con i boss molto più semplici, dato il danno che questo terrificante strumenti di morte può arrecare (specie se potenziato al massimo). Per chi ha giocato e finito Ninja Gaiden 2 sulla console Microsoft, la differenza è davvero sostanziale; anche se sembra che non sia questo l'unico elemento del gameplay ad aver subito una "limatura" atta a rendere il gioco più accessibile. La prima cosa che si nota di questo remake non sono infatti le eventuali modifiche al livello di difficoltà, né la sesta di reggiseno sfoggiata da tutti i personaggi femminili, bensì la mancanza del sangue. Elemento caratterizzante della serie, il liquido rosso è stato sostituito da anonimi effluvi violacei che fuoriescono dalle nostre vittime quando le colpiamo, nonché completamente eliminato da tutte le sequenze di intermezzo, in cui le pur affilate lame di Ryu sembrano colpire gli enormi boss né più né meno che come armi da botta. Per fortuna le mutilazioni sono ancora al loro posto: a seconda del colpo sferrato, vedremo i nostri avversari perdere braccia e gambe per poi comportarsi di conseguenza, magari tentando estremi assalti kamikaze. In tale frangente, possiamo eseguire una "fatality" agendo sul tasto Triangolo, che su PS3 corrisponde all'attacco pesante: il nostro personaggio si produce in una violenta esecuzione che in un attimo toglie di mezzo il nemico di turno, quale che sia la sua stazza. Fa sorridere il fatto che il sangue sia comunque rimasto del suo colore originale quando imbratta la spada di Ryu...
Sconfiggere il tiranno tu saprai...
Se anche Ninja Gaiden Sigma 2 risulta per certi versi più facile della versione originale per Xbox 360, ciò non significa che affettare ninja malvagi e demoni sia diventata una passeggiata di salute. Avventurarsi all'interno degli stage e affrontare le varie ondate di avversari senza conoscere le basi del sistema di combattimento non porta da nessuna parte, dunque bisogna fare molta attenzione alla parata e alle manovre evasive, cercando di colpire i nemici quando sono vulnerabili e approfittando di ogni occasione per piazzare delle esecuzioni, in modo da diminuire il numero
totale delle minacce che ci circondano. Gli shuriken di Ryu in questo remake sono diventati infiniti, ma c'è stata una netta scrematura in proposito e ora è possibile utilizzare solo il tipo normale (su Xbox c'erano due tipologie di shuriken supplementari). È stata inoltre eliminata la mitragliatrice in favore di un cannone davvero potente ed efficace, che spara proiettili incendiari. L'arco è disponibile anche in questa versione. Per quanto riguarda il sistema di mira, è stata effettuata una netta semplificazione che in alcuni casi, purtroppo, è foriera di qualche problema: nell'originale Ninja Gaiden 2 bisognava mirare manualmente, qui basta premere il dorsale L2 perché il nostro personaggio "agganci" il bersaglio più prossimo. Visto che però la gestione della visuale non è stata in alcun modo migliorata (spesso rappresenta il "nemico in più" con cui bisogna fare i conti), ci sono situazioni in cui, a causa di piccoli bug, centrare i nemici diventa davvero difficile e frustrante (vedi lo stage della foresta pluviale). C'è stata un'ulteriore semplificazione che riguarda la struttura di gioco in sé, ovvero la completa eliminazione delle difficili "sfide" che era possibile affrontare in alcune zone delle location, nonché la rimozione delle "chiavi" necessarie per esplorare determinate sezioni, a cui ora si può accedere dopo aver sconfitto i ninja presenti nei dintorni. Infine, non è più possibile consultare la mappa del livello per capire dove bisogna andare: basta premere un tasto dorsale perché ci venga indicata la direzione verso cui dobbiamo muoverci.
Lavoro di gruppo
Fra le novità di Ninja Gaiden Sigma 2 figurano senz'altro gli stage aggiuntivi in cui controlliamo tre diversi personaggi femminili: Momiji, Rachel e Ayane. Momiji è un'affascinante sacerdotessa che viene coinvolta nello scontro con il clan del Ragno Nero dopo il rapimento di un ragazzino appartenente al clan Hayabusa: dotata di una potente alabarda e di un arco, può tenere testa a qualsiasi avversario. Rachel è una vecchia conoscenza della serie, dispone anch'essa di un'arma lunga molto efficace (una sorta di incrocio fra una lancia e un martello) nonché di una mitragliatrice per gli attacchi a distanza. Ayane, infine, è la ninja dai capelli rosa che così spesso ha costretto l'apprensivo Ryu a partecipare ai tornei di Dead or Alive. Probabilmente si tratta del personaggio extra meno potente ma più agile, con i suoi pugnali e i coltelli da lancio esplosivi. Le missioni che hanno per protagoniste le tre ragazze sono ambientate all'interno di location già viste ma modificate per l'occasione (ad esempio visiteremo Venezia di sera anziché di giorno), appaiono più brevi delle missioni con Ryu e più orientate verso una sfida di tipo "survival", visto il gran numero di avversari con cui ci dovremo confrontare, boss inclusi. Portare a termine questi livelli extra ci permette poi di utilizzare Momiji, Rachel e Ayane anche nelle missioni in cooperativa, modalità che si sblocca dopo aver completato il primo stage e ci permette di giocare un livello a scelta fra quelli disponibili in compagnia di un secondo giocatore umano reclutato online (oppure della semplice CPU). Purtroppo non è possibile giocare l'intero story mode in modalità cooperativa, e gli stessi livelli deputati a questo tipo di esperienza non sono altro che spezzoni di quelli originali, riempiti di nemici ma con pochissima progressione. C'è da dire, infine, che a differenza di Ninja Gaiden 2 per Xbox 360, dopo aver terminato il gioco non potremo ricominciarlo daccapo con le armi e i potenziamenti già sbloccati, magari a un livello di difficoltà superiore, ma dovremo accontentarci di rigiocare i livelli singolarmente.
Trofei PlayStation 3
Sono cinquantuno i trofei ottenibili giocando con Ninja Gaiden Sigma 2. Buona parte di essi può essere sbloccata semplicemente imparando le varie tecniche segrete non appena ne apprendiamo l'esecuzione, dopodiché ci sono quelli che vanno conquistati eliminando un determinato numero di nemici (solitamente mille) tramite l'uso di una singola arma. I trofei più preziosi, come al solito, si ottengono completando con successo tutte le missioni e ottenendo tutti gli altri trofei.
Realizzazione tecnica
Le differenze tecniche fra Ninja Gaiden Sigma 2 e la versione originale del gioco per Xbox 360 non sono eclatanti, ma ci sono. In primo luogo, sulla console Sony il gioco gira a 720p reali (in luogo di 576p) e 60 fps abbastanza stabili, anche se ciò si traduce in un effetto "tearing" purtroppo molto marcato, specie negli stage contraddistinti da tonalità chiare. Le texture appaiono senz'altro più definite, e la cosa appare evidente in particolare durante le sequenze di intermezzo. La gestione dei colori, in generale, sembra migliore. Sono stati infine aggiunti dei boss enormi e davvero belli da vedere, come la Statua della Libertà (ebbene sì), mentre altri sono
stati cancellati del tutto (vedi il gigantesco verme con cui si doveva fare i conti a metà gioco circa). I dialoghi sono sottotitolati in Italiano ed è possibile ascoltarli in Inglese o in Giapponese. Ottimi sia gli effetti sonori che le musiche, queste ultime decisamente azzeccate per sottolineare le fasi più concitate e spettacolari. La gestione dell'online appare invece sottotono: non c'è un grande controllo sulla partita né sulla selezione del proprio compagno, ma quantomeno non abbiamo sperimentato problemi legati al lag.
Conclusioni
Pur essendo il remake di un gioco uscito più di un anno fa, Ninja Gaiden Sigma 2 regge bene il confronto con la concorrenza attuale per quanto riguarda gli action game e si conferma uno straordinario esponente del genere. Diciamo pure che le differenze rispetto alla versione originale per Xbox 360 non sono così eclatanti da giustificare l'acquisto del titolo Tecmo anche da parte di chi l'ha già finito sulla console Microsoft, e i puristi non potranno che guardare l'assenza del sangue come un qualcosa di assurdo e ingiustificato (vista comunque la presenza delle mutilazioni). Su PS3 dunque c'è molto meno rosso in giro ed è possibile notare una generale diminuzione della difficoltà e dello spessore, elementi compensati dalla presenza di alcuni stage nuovi per tre personaggi extra, nonché dall'interessante modalità a missioni cooperativa. Le differenze nella grafica non si notano moltissimo e più che altro aggiungono al gioco la "lucidata" necessaria per adeguarsi agli attuali standard tecnici.
PRO
- Un action game straordinario
- Modalità cooperativa molto interessante
- Nuovi stage, nuovi boss, nuovi personaggi
CONTRO
- Upgrade grafico non eclatante
- Qualche defezione di troppo, talvolta ingiustificata
- Meno difficile e articolato dell'originale